Smin699

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Privato Cittadino
ciao a tutti sono nuovo nel forum e volevo un opinione in merito alla solita storia già discussa e ridiscussa nel forum del bagno ricavato nel sottotetto praticabile non abitabile. La situazione è una villetta pt e sottotetto tutto accatastato a/2 ma con sottotetto rifinito è collegato con scala interna. In questo è stato ricavato un bagno che teoricamente in caso di vendita andrebbe demolito per il perito della banca. Catastalmente e da pdc al comune tutto il sottotetto risulta come 3 locali accessori(2 camere e bagno nella realtà). Sbirciando sul sito del comune mi imbatto nel regolamento edilizio che recita come da immagine allegata: sono definiti locali accessori....servizi igienici, magazzini, lavanderie...
Vuol dire che il comune accetta bagni in sottotetto non abitabile????
Grazie per le risposte
 

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angy2015

Membro Assiduo
non è solo il comune che accetta i servizi nei locali non abitabili ci sono sentenze della Cassazione che lo sanciscono, però magari è meglio se non c'è la Jacuzzi. Il perito non dovrebbe fare storie per il bagno purchè tutti i locali risultino come da progetti approvati e accatastamento
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Per me fanno un po' di confusione definendo "locali abitabili" quelli che normalmente vengono definiti "locali a uso principale". La norma è sempre il D.M. del 5 luglio 1975 e s.m.i. del quale ti riporto l'art. 1 qui sotto:

Articolo 1 - [Altezza minima interna delle abitazioni] L'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata in m. 2,70, riducibili a m. 2,40 per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli. Nei comuni montani al di sopra dei m. 1000 sul livello del mare può essere consentita, tenuto conto delle condizioni climatiche locali e della locale tipologia edilizia, una riduzione dell'altezza minima dei locali abitabili a m. 2,55. Le altezze minime previste nel primo e secondo comma possono essere derogate entro i limiti già esistenti e documentati per i locali di abitazione di edifici situati in ambito di comunità montane sottoposti ad interventi di recupero edilizio e di miglioramento delle caratteristiche igienico-sanitarie quando l'edificio presenti caratteristiche tipologiche specifiche del luogo meritevoli di conservazione ed a condizione che la richiesta di deroga sia accompagnata da un progetto di ristrutturazione con soluzioni alternative atte a garantire, comunque, in relazione al numero degli occupanti, idonee condizioni igienico-sanitarie dell'alloggio, ottenibili prevedendo una maggiore superficie dell'alloggio e dei vani abitabili ovvero la possibilità di una adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre, dai riscontri d'aria trasversali e dall'impiego di mezzi di ventilazione naturale ausiliaria.

Come vedi per i locali "a uso accessorio" l'altezza può essere inferiore ai canonici 2,70 m; quindi per poter dire che il sottotetto non è abitabile (o meglio che non è possibile ricavarci locali ad uso civile abitazione) sarebbe bene verificare le altezze.

Anzi, da quello che scrivi sembra proprio che l'altezza utile dei vani del sottotetto abbia una media almeno di 2,40 m, ed è quindi stato possibile ricavarci locali ad uso accessorio.
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
credo che i riferimenti siano legge regionale e regolamento comunale , se la categoria è c 2 il bagno non può esserci ma solo lavanderia , se invece la soffitta in realta è a2 ha la destinazione e il bagno puo esserci , a Roma cosi funziona . O forse ho male interpretato?
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Funziona così in tutta Italia, non solo a Roma (o almeno così dovrebbe essere). I requisiti igienico-sanitari sono considerati dei principi generali e quindi prerogativa dello Stato, a differenza del Governo del Territorio, passato alle Regioni.
Spesso comunque vengono riportati e integrati anche localmente (verificare sempre il regolamento d'igiene comunale, se esistente, che spesso va in contraddizione col regolamento edilizio!!!), sebbene non possano derogare alle norme statali.

La situazione è una villetta pt e sottotetto tutto accatastato a/2 ma con sottotetto rifinito è collegato con scala interna
Qui @Smin699 scrive che si tratta di un unica U.I. accatastata in categoria A/2.
 

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