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Studi di settore 2008
<div class="testoesteso_sottotitolo">L'amico Luciano Passuti, mi segnala questo articolo estremamente interessante e haimè attuale per tutti noi...</div>
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<div class="testoesteso_sottotitolo">Ve lo riporto integralmente...</div>
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<div class="testoesteso_sottotitolo">Studi di settore 2008, Befera incontra le associazioni di categoria</div>
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<div class="testoesteso_sottotitolo">La loro applicazione avverrà con la massima attenzione per garantirne l'affidabilità e assicurare maggiore serenità nel contraddittorio</div>
<div class="testoesteso_testoarticolo">L'agenzia delle Entrate porrà la massima attenzione nell'applicazione degli studi di settore 2008 così da garantire la piena affidabilità dello strumento di accertamento e una maggiore serenità nel contraddittorio. E' quanto scaturito dall'incontro del 12 febbraio avvenuto a Roma tra il direttore dell'Agenzia, Attilio Befera, e i rappresentanti delle organizzazioni dell'artigianato, del commercio e dei servizi.
Gli studi di settore - considerati comunque un valido strumento di equità e trasparenza fiscale - devono tenere conto che la normalità economica fotografata dagli stessi studi su dati del 2006 potrebbe divergere, anche in modo significativo, dal risultato economico atteso per via degli effetti della congiuntura economica.

A conclusione dell'incontro, l'agenzia delle Entrate ha preso atto di quanto indicato dalle organizzazioni di categoria e ha ribadito che gli studi di settore non costituiscono in alcun modo una sorta di catastizzazione dei ricavi, bensì uno strumento - valido sia per l'Amministrazione che per il contribuente - necessario per valutare le singole posizioni rispetto a imprese operanti in condizioni simili di normalità economica.
In breve, i passaggi che caratterizzeranno l'applicazione degli studi sul periodo d'imposta 2008 convenuti dall'agenzia delle Entrate e dalle organizzazioni di categoria:
  1. entro i primi di marzo, dovranno essere acquisiti i dati dalle fonti informative già attivate che consentiranno di intervenire sulla generalità degli studi per tenere conto dell'impatto della crisi in modo mirato e selettivo sia sui settori singolarmente considerati sia sulle diverse aree territoriali
  2. le informazioni che si otterranno attraverso le fonti sopra individuate saranno integrate con i dati che saranno raccolti attraverso appositi questionari, soprattutto con l'apporto delle associazioni. Questi dati saranno utili  per consentire agli interventi sugli studi di essere i più selettivi e corretti possibili
  3. un primo intervento, realizzato, entro fine marzo, sulla base dei dati raccolti consentirà di mettere a disposizione dei contribuenti gli studi integrati con i correttivi necessari per tener conto della crisi e permettere, a chi lo ritenga opportuno, di adeguarsi nella prossima dichiarazione dei redditi. I soggetti congrui, naturalmente ovvero a seguito di adeguamento, che hanno indicato correttamente i dati sul modello, non potranno essere successivamente accertati a mezzo studi di settore
  4. ai fini dell'attività di controllo, ulteriori interventi sul sistema degli studi saranno realizzati entro il 2010, sulla base di una più ampia e precisa disponibilità di dati e delle stesse dichiarazioni acquisite per il 2008
  5. tutte le attività di revisione ed aggiornamento saranno effettuate nel rispetto delle normali procedure previste per gli studi di settore e, quindi, dovranno consentire la partecipazione attiva degli esperti delle organizzazioni di categoria a cui saranno forniti adeguati elementi di valutazione per consentire di poter esprimere un parere in sede di Commissione degli esperti.
Inoltre, l'Agenzia ha confermato che il contraddittorio, in occasione dell'accertamento con adesione, è la sede in cui possano essere fatte valere le eccezioni e le ragioni da parte del contribuente degli scostamenti rispetto alle risultanze degli studi che gli uffici sono tenuti a considerare.
L'incontro è stato utile anche per convenire:
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[*]che siano meglio e ulteriormente definite le caratteristiche dei soggetti che rientrano nel concetto di marginalità, per fornire elementi di chiarezza sia agli uffici locali delle entrate, sia ai contribuenti. E' evidente, infatti, che specialmente in periodi di crisi economica saranno più numerosi i soggetti che pur rimanendo in attività entreranno nella "marginalità" economica
[*]di procedere, con celerità, alla realizzazione e alla diffusione presso le associazioni di categoria dei prodotti di auditcompetitivo frutto dell'analisi della mole di informazioni contenute nella banca dati degli studi di settore.
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<div class="field-field-nome-autore">Paolo Tenaglia</div>
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<div class="field-field-nome-autore">Link all'articolo: http://www.nuovofiscooggi.it/attualita/articolo/studi-di-settore-2008-befera-incontra-le-associazioni-di-categoria</div>
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Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il commercialista mi ha già avvisato che mi chiameranno, per il 2007 e ancor più per il 2008 .... ho già preparato il fazzoletto umido di lacrime! :risata:

Taita ;)
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Secondo me gli studi di settore, anche se li ha ideati un uomo che apprezzo moltissimo che è il ministro Tremonti, sono una grandissima [rimosso dallo staff] . Tutto ciò che è procedurizzato in maniera pedissequa, tutto ciò che è standardizzato non mi ha mai trovato d'accordo. e poi pensateci bene, Ma è il fisco che mi deve dimostrare che io ho evaso le tasse, non sono io a dover dimostrare che non le ho evase. Ergo siete tutti colpevoli sino a prova contraria, forse i signori dell'agenzia delle entrate in questo caso dovrebbero lavorare di più, è più facile far lavorare chi già lavora, e lavora in gran parte per pagare i loro stipendi, ed aspettare che si dimostrino innocenti.
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Il problema più grave relativo a questo tipo di strumento è che è basato su dati vecchi (in questo caso del 2006) e qualsiasi correttivo è inappropriato.
 

Alessandro Frisoli

Fondatore
Agente Immobiliare
Roberto mi sembra che sia in discussione una rivisitazione degli studi proprio per gli effetti della crisi. Già lo scorso anno il 70% delle imprese non rispettavano i parametri, ossia non erano "congrui" , e quasi tutti non erano "coerenti" con gli studi. Stiamo a vedere
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ma è il fisco che mi deve dimostrare che io ho evaso le tasse, non sono io a dover dimostrare che non le ho evase.

... è il solito discorso! Qui siamo sudditi, non cittadini ... e ce ne fosse una di formazione politica che lavorasse per far cessare questo stato di cose che si perpetua da secoli! :rabbia:

Taita ;)
 

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