F

Franca56

Ospite
Rispetto al tecnico è logico che andrò da un altro e non da quello dell'agenzia. Ora che non incrociamo più i messaggi. Se no si creava confusione. grazie di tutto.
 
M

mata

Ospite
Lo so che è colpa mia. lo so, lo so. Nessuno ha responsabilità in questo? Non volevo risparmiare qualche soldo, solo che mi sono fidata di un'agenzia e quando ho detto che avrei preso io un tecnico hanno detto che ci avevano pensato loro dopo che avevo rifiutato di contribuire al il venditore. Mi sono fidata di gente che credevo facesse l'interesse di entrambe le parti. Se loro si fossero ritirati invece di accompagnare persino al Rogito forse avrei chiesto maggiori informazioni. Per quanto riguarda i 5 mq la modifica è rispetto al progetto depositato in comune e non alla planimetria precedente. Sì credo che la consistenza rimane invariata.

Certo che non hanno voluto che tu prendessi un tecnico di tua fiducia, sennò avrebbe mandato a monte tutto, oppure complicato le cose, dovendo garantirti.

Il problema, cara Franca è che -come dicevo prima- non è detto che tutto quanto da te spiegato non sia stato fatto nell'ambito della Legge. Con ragionevole certezza, nel contratto notarile non ci sarà traccia della conformità urbanistica.
Il consiglio che posso darti è quello di leggere per bene l'atto, e vedere se c'è scritto niente a proposito dell'abitabilità. Esiste questo certificato?
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Il problema, cara Franca è che -come dicevo prima- non è detto che tutto quanto da te spiegato non sia stato fatto nell'ambito della Legge. Con ragionevole certezza, nel contratto notarile non ci sarà traccia della conformità urbanistica.
Il consiglio che posso darti è quello di leggere per bene l'atto, e vedere se c'è scritto niente a proposito dell'abitabilità. Esiste questo certificato?
Sono sicuro che un tecnico ( o un agente immobiliare esperto e non condizionato ) esaminando tutto il percorso che ha attraversato questa compravendita può trovare se vi sono quanto pesano le "irregolarità".

Noi stiamo facendo del nostro meglio ad avanzare spunti di esame per Franca56, ma con il rischio di aumentare la sua tensione.

A me dispiace che Franca56 hanno visto una casa che è aloro piaciuta e se ne sono innamorati al punto di acquistarla, per poi scoprire problematiche ( che allo stato attuale ) sembrano gravi. L'innamoramento iniziale si è ora trasformato in comprensibile repulsione verso la casa.

Poichè tutto questi toglie serenità a Franca56, la razionalità del buon consulente può essere inevitabile.

Consiglio amichevolmente a Franca56 di prendere ogni decisione solo dopo le indagini.

Ritengo che Franca56 dovrebbe fare inviare dal suo avvocato una raccomandata A.R. al venditore, e per conoscenza ad agenzia, geometra e notaio, dicendo che in seguito ad incongruenze emerse dopo il rogito si ritiene che ci siano vizi occulti e patologie dell'atto di compravendita. E che ci si riserva l'approfondimento di quanto sopra per le azioni che si riterranno più opportune......

Una lettera generica, solo per fare emergere che esistono contestazioni.
L'avvocato sarà più bravo di me .

La presenza di questa lettera consente poi di intraprendere ufficialmente sia l'inoltro ad altri (es. Consiglio del Notariato) sia richiesta di documentazione alle parti avversarie etc.....

Per scirvere questa lettera l'avvocato , a mio parere, non ha bisogno di perizie.
Ma lancia così un segnale che le cosa è "sotto lente di ingrandimento) e mette punto fermo nell'inizio di una contestazione che può o meno portare lontano.

Forse l'avvocato non sarà d'accordo, ma ritengo che sbaglierebbe a fare un passo che per Franca56 sarebbe innocuo, potendo fermarsi lì oppure svilupparsi.

Le controparti smetterebbero di dire che è "noiosa, pignola, etc..".

Tutto rientrebbe in una controversia su compravendita che va comunque approfondita.

Mi sembra dal racconto di Franca56 che comunque i 5 mq siano un abuso edilizio.
Ma non posso entrare nel dettaglio per mancanza di elementi.

Riguardo la tua contestazione che nell'atto non si parli di conformità urbanistica, trovo normale che il legislatore non ha potuto considerare uffcialmente nella legge 122/2010 l'evento, illegale, di mancanza di conformità urbanistica e difformità dalla situazione catastale.

Che ci sia difformità tra le due situazioni urbanistica e catastale, è come sappiamo cosa diffusa ma illegale.

E come tale le leggi tengono conto sole delle situazioni legali, per le quali al catasto si dichiara ciò che è legale, cioè corrispondente alla posizione urbanistica.

Questo a me sempre un punto non controverso : non si dichiara ( anche se viene fatto comunemente) un abuso edilizio al catasto. Sarebbe ( come è) la confessione autentica e sottoscritta del reato.

Scasatemi per la lunghezza dell'intervento.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ottimo il consiglio di H&F di anticipare tutta l'azione con una raccomandata che avvisi tutte le parti sell'indagine che hai intenzione di fare.

Condivido anche l'invito alla tranquillità, quantomeno al tentativo, perchè i tempi per gli accertamenti non sono immediati e stare sempre sull'esasperato non ti aiuterebbe, se non a farti venire un esaurimento nervoso... che non serve, perchè in queste situazioni bisogna avere i nervi saldi e la mente, se non fredda, almeno fresca...

Fatti fare una perizia giurata: puoi chiedere all' ordine degli ingegneri, come a quello dei Geometri o degli Architetti, oppure rivolgerti al Tribunale...

Quando avrai le idee chiare e non solo dei "forse", o "potrebbe" o "sembra"... potrai iniziare la tua azione.
 
F

Franca56

Ospite
Scusa H&F, ma non ho capito questo tuo passaggio "Riguardo la tua contestazione che nell'atto non si parli di conformità urbanistica, trovo normale che il legislatore non ha potuto considerare uffcialmente nella legge 122/2010 l'evento, illegale, di mancanza di conformità urbanistica e difformità dalla situazione catastale."
Nell'atto ci doveva essere scritto per forza che l'immobile doveva essere conforme sia urbanisticamente che catastalmente oppure è la legge del 2010 che lo prevede?
Non comprendo ancora bene il linguaggio tecnico. Nell'atto c'è la dichiarazione giurata dei venditori che io non ho contestato in quanto credevo che le ristrutturazioni di un appartamento non dovessero essere scritte, ma comunque con planimetria catastale a posto tutto fosse in regola. Questo credevo. E poi si compra una casa da agenzia investendo i risparmi di una vita e se non va è un casino grosso, mentre se compri un bicchiere scheggiato sono pronti a cambiartelo?
Cmq grazie di tutto. Finite le vacanze dove non si trova nessuno, vedrò di mettermi in moto.....con calma e sangue freddo.
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
La legge 122/2010 prevede solo la conformità catastale, cioè che la situazione reale corrisponda alla planimentria catastale.
La conformità urbanistica non espressamente citata nella legge, ma, a mio parere, è richiamata indirettamente dal fatto che non ' lecito che ci sia differenza fra piantina catastale e conformità urbanistica.
La legge non può dare per possibile una disunifomità catastale-urbanistica.
Se la legge avesse richiamato entrambe le conformità avrebbe legalizzato la possibilità che catasto ed urbanistica possano essere "legalmente" in contrasto.

Infatti su immobilio hanno sempre consigliato di controllare anche la conformità catastale.

Quando catasto ed urbanistica sono in contrasto, vuol dire che c'è un abuso edilizio ed il tecnico con il propietario hanno "barato". Hanno, cioè descritto, un immbile con abusi nella sèeranza/certezza che nessuno se ne accorga.

Starà al tuo avvocato sviluppare questi concetti, se crede.

Tu non devi avere rimorsi per errori che non hai scoperto prima, in quanto hai fatto affidamento sulle professionaltà e correttezza dei tuoi interlocutori.

Mi permetto di sottolineare che anche la ristrutturazione con la creazione dell'open space era soggetta a pratica comunale. Mi sembra di capire che non è stata fatto, tant'è che ci sono dubbi sulla situazione igienico-sanitaria.
Ciao
 
F

Franca56

Ospite
Già, è quello che penso anch'io. Ora che sto leggendo tutte queste cose sono riuscita a capire che cucina e bagno dovrebbero essere separate da almeno 2 porte, di cui una potrebbe essere quella del corridoio, che però hanno eliminato. E' così vero? :basito:
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Già, è quello che penso anch'io. Ora che sto leggendo tutte queste cose sono riuscita a capire che cucina e bagno dovrebbero essere separate da almeno 2 porte, di cui una potrebbe essere quella del corridoio, che però hanno eliminato. E' così vero? :basito:
Sì è vero. Il bagno non può immettere direttamente nel locale che ha una cucina.
A parte la questione igienico sanitaria, non è molto elegante e di buon gusto questa comunicazione diretta bagno-cucina.
Resta da vedere se si può rimediare con un "separè" in muratura con anta scorrevole o a soffietto, che crea una sorta di antibagno, se c'è spazio.
Quindi, forse si rimediano i difetti ma certo c'è un costo.
 

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