Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
ma perchè eliminare abitabilità e conformità impianti?

Perche' non sono indispensabili per rogitare. Se ci sono bene.
L'abitabilita' vedi Roma per esempio.

Ma soprattutto la conformita' impianti e' un'assurdita'. Gli impianti sono conformi quando realizzo il nuovo. Poi le normative cambiano: tu rifai l'impianto elettrico solo perche' adesso non e' piu' conforme alle leggi di oggi?

tu acquisteresti senza questi requisiti?

Certamente.
 

brizio75

Membro Attivo
Privato Cittadino
Perché lavoro in una zona di Roma dove le case sono del XIX secolo per primo, per secondo non è obbligatorio per legge e terzo la casa è completamente da ristrutturare
si ma infatti lo so benissimo che non è obbligatorio ma in linea teorica una casa senza subisce anche un deprezzamento...è teoria eh però sinceramente su questo discorso non ci vedo niente di male magari se è da ristrutturare la certificazione impianti mi sembra alquanto difficile reperirla e sopratutto non mi sembra una cosa molto intelligente chiederla....
 

alexbgd

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Avv.Polidoro , il notaio ha chiesto minimo 20 gg . Non si tratta di 20 o 40 o 60 gg. Si tratta che la proposta come l'hanno formulata loro non ha senso. Facciamo prima di andare al compromesso direttamente senza scrivere niente. Tutti liberi. Solo che io non lavoro così, troppe volte ho sentito dire " mi dispiace " o ancora peggio sparire senza nemmeno rispondere al telefono. Invece di fare brutte figure e lavorare gratuitamente preferisco leggere i libri o fare un bel viaggetto.
 

brizio75

Membro Attivo
Privato Cittadino
Perche' non sono indispensabili per rogitare. Se ci sono bene.
L'abitabilita' vedi Roma per esempio.

Ma soprattutto la conformita' impianti e' un'assurdita'. Gli impianti sono conformi quando realizzo il nuovo. Poi le normative cambiano: tu rifai l'impianto elettrico solo perche' adesso non e' piu' conforme alle leggi di oggi?



Certamente.

ovvio che non sono indispensabili però se uno la richiede ripeto può anche decidere di non rogitare senza.....
 

Capricorn

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ciao,
vista così mi dà l'idea di quelle trattative con clienti non del tutto convinti di comprare.
Ho il sentore che, prima della scadenza dei 20 gg, ti chiamino e ti dicano che la casa non la vogliono più... e senza rimetterci nulla.
Mi sa di quelle cose tipo: dimmi fino a quanto scendi di prezzo, che poi decido io se comprare...
Il notaio fa (giustamente) il loro interesse, perchè se comprano, saranno loro a pagarlo, ma tu (come mediatore) devi far andare bene sia loro, sia il venditore che a te si è affidato per la vendita.
Fermo restando sui punti relativi l'agibilità ecc., io al tuo posto farei così:

1) parlare con il loro notaio, spiegandogli (anche se lo sa già), che un assegno a titolo di "deposito cauzionale" che non può essere incassato se non al compromesso è tanto come un pugno di mosche.

2) se il notaio non vuole modificare la scrittura, cercare di fissare direttamente una data dal notaio stesso per la stesura del compromesso vero e proprio.
Così facendo, se gli acquirenti avessero dei ripensamenti, se la faranno loro la figuraccia.

3) e ultima ipotesi, parlarne con il venditore e sottoporre la cosa.

Ti auguro che vada tutto nel migliore dei modi, ma, si sa, quando i clienti cercano scappatoie dalla prassi normale per comprare casa, vuol dire che non sono pronti al 100% all'acquisto.
 

Capricorn

Membro Junior
Agente Immobiliare
2) se il notaio non vuole modificare la scrittura, cercare di fissare direttamente una data dal notaio stesso per la stesura del compromesso vero e proprio.
Così facendo, se gli acquirenti avessero dei ripensamenti, se la faranno loro la figuraccia.
dimenticavo: questo ovviamente dopo averne parlato con il venditore e dopo avere avuto la certezza che il venditore accetti il prezzo offerto e le condizioni.
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Nella pratica lavorativa esistono 2 forme contrattuali relative alla proposta d'acquisto.

Esiste la proposta d'acquisto propedeutica alla sottoscrizione di un successivo preliminare vero e proprio che vincola le parti in modo estremamente limitato, potrebbe non avere un grandissimo valore legale (per la questione del preliminare di preliminare) ed ha come utilità più che altro quella di stabilire le condizioni conclusive di una trattativa prima di sottoscrivere un vero e proprio impegno formale.

Esiste la proposta d'acquisto che assume valore di preliminare contestualmente alla comunicazione di avvenuta accettazione e che, a mio modo di vedere le cose, dovrebbe contenere tutti i patti che saranno pure presenti nella firma del contratto definitivo.

Aspetti positivi sono presenti nella sottoscrizione della prima come pure nella sottoscrizione della seconda. Come ha specificato l'avvocato, se non passa troppo tempo (una settimana max quindici giorni) tra la sottoscrizione della proposta e quella del preliminare e le parti non sono particolarmente qualificate nella stesura di un contratto, la proposta senza valore di preliminare evita di sottoscrivere un pessimo contratto vincolante in grado di favorire solo la proliferazione del contenzioso.

Tuttavia il modulo presentato non incontra il mio favore. Mi sembra grossolano ed impreciso sin dall'identificazione (pericolosa) delle parti definite "acquirente" e "venditore" in luogo di proponente e venditore....
 

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