mareluna

Nuovo Iscritto
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Salve a tutti, ho una perplessità sulla seguente questione:

la mia abitazione confina con altri lotti (alcuni edificati, altri no) ai quali si accede mediante una strada privata. Per la creazione di essa ogni frontista ha ceduto parte del suo terreno mediante atto notarile più di 20 anni fa. Il primo proprietario che si è insediato nel suo lotto ha provveduto più di 15 anni fa a realizzare la strada che è stata tracciata discostandosi leggermente dal progetto iniziale affinchè il transito risultasse più agevole per tutti.
Ora un nuovo proprietario intende modificare parte del tracciato (parte che è utilizzata da tutti i residenti) in quanto la strada occupa una porzione di sua proprietà.

Le mie domande sono:
- quel proprietario può avanzare queste richieste o l'attuale tracciato della strada privata è ormai oggetto di usucapione?
- è necessario che ogni proprietario della strada dia il proprio consenso alla modifica?

Vi ringrazio per le vostre risposte!
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ciao mareluna.
Ti faccio una domanda al solo scopo di darti una risposta al quanto più vicina alla tua descrizione.

La strada è stata contrassegnata in mappa catastale mediante la creazione di una particella e quindi con un suo numero, alla quale siete tutti gli aventi diritto comproprietari per essere destinata a strada privata di accesso?
oppure
La strada è stata creata con una servitù di passaggio dove i proprietari dei fondi prospicienti il sito dove avevate deciso che passasse la strada dovevano lasciare libero un tratto di terreno per tale scopo?
 

mareluna

Nuovo Iscritto
Professionista
No, la strada non è comproprietà di tutti. Essa è composta da porzioni di terreno di ogni frontista lasciate a servitù per il transito.

Grazie per l'interessamento.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
In questo caso a parere mio occorreva che all'epoca della realizzazione della strada tutti di comune accordo dovevate far ubicare da un tecnico il sito dove doveva sorgere la strada ogetto di servitù.

L'usucapione di una servitù apparente si esercita dopo l'uso protratto di venti anni, senza opposizione del proprietario interessato.

Poichè a questo ha provveduto uno solo degli aventi diritto e che per una migliore fruibilità della stessa si è discostato da quello pattuito potrebbe essere contestato da chi ha avuto un maggior peso come fondo servente.

C'è anche da dire che questa migliore fruibilità è dettata da cosa? l'esistenza di una scarpata che obbligava il passaggio da tale sito anzicchè da quello pattuito che risultava dispendioso per la collettività? oppure l'esistenza di un canale di scolo naturale dal quale ci si doveva discostare onde evitare danni alla strada e automaticamente di allagamento dei fondi ecc.ecc.?

Se è così il mio consiglio è di persuadere il nuovo proprietario a non modificare l'attuale tracciato che per conformazione morfologica del suolo potrebbe risultare dannosa sia a lui che al tracciato della strada stessa, quindi proponetegli la soluzione di indennizzarlo per la maggior porzione di terreno da lui messa a disposizione per il tracciato della strada, ovviamente il tutto assistiti da un tecnico comune di fiducia e mediante nuova stipula di creazione di servitù.

Inoltre ti anticipo che la superficie dl terreno che contribuisce al calcolo della volumetria realizzabile è quella che risulta dal titolo, la quale è comprensiva sia della superficie che risulta essere usufruita dalla stradella e sia da quella rimasta libera, non so se è questo il motivo per cui il nuovo proprietario vuole modificare parte del tracciato stradale.
Ciao salves:ok:
 

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