Robogu

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Nel 1957, con atto notarile, sono state acquistate due fasce di terreno, con due mappali diversi, da dedicare alla costruzione di una strada privata per un totale di 160 mq (40x4). Di queste due fasce una, pari alla metà del totale, in comproprietà tra due delle proprietà, con la destinazione appunto nell'atto notarile della costruzione di una strada. L'altra fascia, pari all'altra metà del totale, è stata acquistata dalla terza proprietà al fine di regolazzare alcune aperture, una porta, una finestra ed un terrazzino, che risultavano ad una distanza dal confine inferiore allo stabilito (allora era di 3 m).
Gli oneri per la costruzione della suddetta strada vennero attribuiti, sempre nell'atto notarile, ad una delle tre proprietà e precisamente a quella posta al termine interno della strada, perchè allora unica interessata al suo utilizzo.
Agli altri due proprietari venne attribuito un eventuale successivo diritto di utilizzo della strada, dietro l'impegno al rimborso della quota spettante proporzionalmente alle rispettive parti di proprietà ed alla sua manutenzione
Nel corso dei successivi 53 anni nessuno degli altri due proprietari ha avanzato richiesta in merito.
Nel 2003 chi aveva fatto costruire la strada ha dovuto provvedere a far sostituire la pavimentazione, ormai deteriorata della strada.
Può oggi questo proprietario acquisire per usucapione l'intera strada, non avendo mai gli altri proprietari richiesto l'utilizzo della stessa nè tantomeno concorso alla sua costruzione e ripavimentazione?
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Non sono un legale, ma non vedo risposte al tuo quesito, piuttosto interessante. Provo a dare una risposta, meglio, il mio modesto parere.

1) Dalla tua descrizione la strada non è di proprietà singola con servitu verso terzi: tutti sono proprietari, quindi non si può ipotizzare la decadenza dlla servitù per scadenza ventennale senza utilizzo.
2) La mancata opzione non fa perdere i diritti di proprietà
3) L'usucapione si può esercitare solo se si ha il possesso ventennale pieno in buona fede: ma qui mi pare chiaro a tutti che ci sono terzi che detengono diritti e pattuizioni tra le parti. Non c'è quindi nemmeno la presunzione di non conoscenza.

Con quanto sopra mi stupirei che fosse concessa l'usucapione, istituto che conosco poco e verso il quale confesso di nutrire una certa allergia. Poi può capitare un giudice che motivi in modo diverso la cosa.
 

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