Fabioinnet

Nuovo Iscritto
Buonasera,
sono nuovo del forum (che peraltro sembra un servizio veramente utile..) e sono qui a porvi il mio quesito:
Io e mia moglia siamo cointestatari al 50% di un immobile acquistato nel 2005 con le agevolazioni prima casa (IVA al 4%) e sul quale è ancora presente un mutuo cointestato per un valore capitale residuo di 120.000 eur; siamo inoltre in regime di separazione dei beni.

Adesso vorremmo acquistare un nuovo immobile nelle vicinanza in cui trasferire anche la nostra residenza (è in un comune diverso da quello dell'attuale immobile) cercando di usufruire delle agevolazioni prima casa.

E' possibile? se si cosa dovrei fare esattamente per regolarizzare la situazione del nostro attuale immobile? venderlo o donarlo a mia moglie? in caso di vendita deve essere fatta ad un valore di mercato? oppure possiamo liberamente definirlo noi?

Vi ringrazio fin d'ora per le risposte
Fabio
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
E' possibile? se si cosa dovrei fare esattamente per regolarizzare la situazione del nostro attuale immobile? venderlo o donarlo a mia moglie?
Certo che è possibile, ma escluderei la donazione dato che comporta grossi problemi in caso di rivendita.
Potete vendervelo fra di voi ma cosiderate anche che chi vende rimane comunque garante per il mutuo a meno di non estinguere anche quello.

in caso di vendita deve essere fatta ad un valore di mercato? oppure possiamo liberamente definirlo noi?
Questo dipende dal tipo di alloggio che avete acquistato, se si tratta di un alloggio PEEP e la convenzione parla di prezzo imposto dal Comune dovreste venderlo a quel prezzo, a è un alloggio libero ma acquistato con agevolazioni prima casa potete venderlo ad un prezzo libero.
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Penso che il mutuo sia cointestato, quindi se tu vendi la casa a tua moglie ma non estingui il mutuo resti comunque garante in caso di mancato pagamento delle rate.
 

leonard

Membro Senior
Agente Immobiliare
Professionista
Penso che il mutuo sia cointestato, quindi se tu vendi la casa a tua moglie ma non estingui il mutuo resti comunque garante in caso di mancato pagamento delle rate.

...e se fà un nuovo mutuo estingendo quello vecchio???........e poi il marito scappa con la vicina pagano tutti e 2 i cognugi????..................:shock::shock::shock:
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Leonard, se leggi il commento io ho scritto se vendi la casa ma NON estingui il mutuo resti garante.
E' ovvio che se stipuli un nuovo mutuo lo stipulerà solamente la moglie (sempre che abbia necessaria capacità reddituale)

Si se il marito scappa con la vicina e la moglie non paga la banca lo va a cercare in quanto garante.
 

Fabioinnet

Nuovo Iscritto
Grazie mille per le risposte. Ancora 3 domande:
1) Relativamente alla vendita a mia moglie, dovrei quindi stipulare un atto davanti al notaio con tanto di versamento assegni a me intestati e accredito su c/c separati?
2) Se poi decideremo di rivendere l'appartamento (e formalmente rivenderà mia moglie..) il computo del tempo di permanenza nell'immobile per definire se dovremo o meno pagare le tasse sulla plusvlaenza si effettuerà dal giorno in cui le sarà proprietaria al 100% oppure sarà retroattivo da quando abbiamo insieme stabilito lì la ns residenza?
3) quale sarà più o meno l'onorario del notaio per l'atto?

grazie
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
1) Relativamente alla vendita a mia moglie, dovrei quindi stipulare un atto davanti al notaio con tanto di versamento assegni a me intestati e accredito su c/c separati?

Non è detto che debbano essere versati su conti separati, potete anche versarli sul conto cointestato.

2) Se poi decideremo di rivendere l'appartamento (e formalmente rivenderà mia moglie..) il computo del tempo di permanenza nell'immobile per definire se dovremo o meno pagare le tasse sulla plusvlaenza si effettuerà dal giorno in cui le sarà proprietaria al 100% oppure sarà retroattivo da quando abbiamo insieme stabilito lì la ns residenza?

Penso da quando avete stabilito la residenza, inoltre se vende una prima casa e riacquista prima casa la plusvalenza non esiste a condizione che abbia stabilito la residenza per il 50% + 1 giorno del periodo che intercorre fra l'acquisto e la rivendita.

3) quale sarà più o meno l'onorario del notaio per l'atto?

Questo chiedilo al notaio io potrei farti un preventivo per le imposte, in base alla rendita catastale, ma l'onorario lo stabilisce lui
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
2) Se poi decideremo di rivendere l'appartamento (e formalmente rivenderà mia moglie..) il computo del tempo di permanenza nell'immobile per definire se dovremo o meno pagare le tasse sulla plusvlaenza si effettuerà dal giorno in cui le sarà proprietaria al 100% oppure sarà retroattivo da quando abbiamo insieme stabilito lì la ns residenza?


Se tua moglie ha sempre avuto la residenza NON c'è plusvalenza in ogni caso...
Se vendi e non ricompri entro 1 anno ti arrivano le sanzioni, ma è un altro discorso...
 

Fabioinnet

Nuovo Iscritto
Grazie mille ragazzi, allora non dovrebbe esserci problema perchè io ricomprerei subito. Il tema è che volgiamo comprare una casa che ci piace e che rischiamo di perdere se non ci sbrighiamo ma vorrei evitare di pagarci il 10% di IVA... quindi per avere più tempo per vendere il ns appartamento (o meglio per non svenderlo..) avevamo pensato a questa operazione.

ultima domanda.. spero...
nel ricomprare il nuovo immobile io dovrei dichiarare a quel punto che è prima casa (per me) e quindi semplicemente pagare l'IVA al 4%.. non si deve applicare il discorso del recupero del credito di imposta, vero?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto