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marcellogall

Ospite
Se l'appartamento è stato acquistato dai tuoi genitori da più di cinque anni ( hai scritto vent' anni), non ci sono plusvalenze da pagare. E' sufficiente la revoca della donazione e tutti i problemi spariranno. Chiedi ad un notaio e te ne convincerai.
 

Maurizio Zucchetti

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se l Acquirente e interessato, troverà certamente altra banca che gli finanzi l acquisto.

A me non risulta che sia così facile trovarle! :triste: :occhi_al_cielo:
Dalle informazioni che ho preso, infatti, è emerso che le poche banche disposte ad assumersi "il rischio" della donazione, oltre al applicare uno spread più alto, pretendevano obbligatoriamente delle polizze assicurative molto onerose! :? :disappunto:

;)
 

elio lucarini

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
assolutamente no,la plusvalenza è dovuta solo se rivendi entro 5 anni dall'acquisto, altrimenti non paghi nulla, non paghi nulla nemmeno se il venditore vi ha portato subito la residenza per almeno un anno,
 

ImmobiliareDonna

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao,
oltre ad essere agente immobiliare sono anche mediatore del credito. Confermo quanto detto dai colleghi la banca non eroga un mutuo se l'immobile oggetto della garanzia è stato donato, anche perchè chi ha donato potrebbe avere dei figli illeggittimi ed entro 20 anni potrebbe chiedere il bene.ù
Quindi il mio consiglio è quello di annullare la donazione visto che i donanti sono in vita.
Per la plusvalenze: queste nascono se si vende prima dei 5 anni ma se si dimostra che hai adibito l'immobile come abitazione principale (residenza, utenze) per la metà del tempo più un giorno, queste non ci sono.
 

schena81

Nuovo Iscritto
Grazie a tutti per le spiegazioni che mi avete fornito.
Venerdì sera ho incotrato il mio notaio che mi ha confermato quanto dettoa da alcuni di voi ovvero che bisogna fare la risoluzione della donazione e non c'è nessuna plusvalenza da pagare...meno male!!!!!
Quindi pagando la sola risoluzione dovremmo aver risolto con il problemino della plusvalenza per me e con il mutuo per la banca dell'acquirente.
Grazie ancora a tutti, se avete altri consigli da darmi li accetto voelntieri.
 

csanto73

Nuovo Iscritto
Meno male che vi siete chiariti alla fine sulla differenza tra risoluzione e revoca della donazione... la revoca non è un istituto utilizzabile a piacimento, ma è prevista solo nei casi tassativamente indicati dalla legge (ingratitudine e sopravvenienza di figli), e la revoca per ingratitudine si ottiene con sentenza a fronte di azione legale

In ogni caso, la stessa risoluzione è ritenuta dai più come una sorta di "retrodonazione" e quindi non risolve (semmai, in linea teorica raddoppia) il problema della possibile azione di riduzione da parte di potenziali legittimari.

Più fattibile, se la banca accetta, è farsi rilasciare una fidejussione sulla vendita immobiliare da parte dei donanti (i genitori), in modo da tutelare l'acquirente contro possibili azioni legali degli eventuali altri eredi legittimi che in caso di successo, in virtù della fidejussione prestata, genererebbero effetti compensati (da un lato il diritto a ricevere il valore del bene, dall'altro l'obbligo a risarcire l'acquirente che chiederebbe l'escussione della garanzia agli stessi eredi dei donanti).
 

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