s_bear

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ok grazie mille,
per fortuna il notaio a cui mi sono rivolto ha evidenziato subito questa anomalia (che a me sarebbe sfuggita), tuttavia non capisco il suo voler procedere con il compromesso in mancanza di questa informazione fondamentale (ripeto, vuole inserire la clausola risolutiva, ma sarebbe comunque un bel problema se si scoprisse che hanno mentito sull'estinzione della prelazione).

Secondo me finchè non è chiaro il quadro non si dovrebbe nemmeno procedere con il compromesso, considerato anche il fatto che ci sono delle tempistiche così lunghe che potrebbero impattare sulla data del rogito (che per ora è fissato tra 6 mesi).
Senza contare che dovrei pagare caparra e provvigione dell'agenzia.

Ora chiamo il notaio e gli faccio presente i miei dubbi.
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Allora, io inserirei una clausola sospensiva, ma tieni conto che hai già una offerta firmata e accettata senza alcuna clausola. Ora, se il venditore è ragionevole e furbo non farebbe storie perchè altrimenti si potrebbe trovare in una condizione devastante: dover cercare il vecchio proprietario per rifare l'atto, farsi pagare i danni e poi restituire i soldi a te... mammamia, un incubo. L'agenzia la paghi comunque perchè non vende case, ma mette d'accordo le persone.
 

s_bear

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Nella proposta accettata c'è la seguente dicitura che penso (??) mi tuteli in questo caso:

A tutela dell’acquirente il venditore dovrà garantire la libertà dell’immobile da iscrizioni e trascrizioni sfavorevoli, ipoteche, da qualsiasi onere o peso, da qualsiasi privilegio fiscale, nonchè la sua conformità alla normativa edilizia ed urbanistica con garanzia per vizi ed evizioni.

Quindi (correggetemi se sbaglio) se io verificassi che non è stata estinta la prelazione prima del compromesso, non potrei chiedere l'annullamento della proposta e quindi non pagare nemmeno la provvigione di agenzia (che fa riferimento alla proposta stessa nel modulino che ho firmato)?
D'altra parte ciò sarebbe anche giustificato dalla malafede / superficialità dell'AI che mi ha detto che la prelazione è stata estinta senza averne ragione.
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Considera che avere l'immobile "pulito" al momento dell'offerta serve a poco: il venditore deve regolarizzare tutto entro il rogito, sempre che tutto sia regolarizzabile, altrimenti tanti saluti e danni. Io direi al venditore che il notaio per preparare il preliminare ha necessità di vedere tali carte vista la stranezza del caso.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
Corretto pretendere chiarezza prima della stipula del preliminare.
Le parti potrebbero quindi sottoscrivere una integrazione per posticipare il termine di stipula del preliminare con espresso impegno del venditore a chiarire la bontà della provenienza.
Stipulare il preliminare inserendo quale clausola (risolutiva o sospensiva) l'estinzione del diritto di prelazione Ater può essere invece un contro senso: si tratta infatti di una clausola inserita per tutelare il compratore il cui avveramento, però, è rimesso alla volontà del venditore.
 

s_bear

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao di nuovo,

alla fine siamo andati avanti mettendo nel compromesso una clausola esplicita in cui il venditore deve dimostrare l'avvenuta estinzione della prelazione Ater.

Ieri il mediatore mi ha detto che ha controllato e che in realtà non c'era a suo tempo bisogno di fare alcun pagamento, dato che la legge relativa è entrata in vigore nel '77 e l'immobile è stato riscattato dall'Ater nel '75 (quindi c'era solo il vincolo dei 10 anni)... ha senso una cosa del genere?

Grazie e un saluto
 

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