paski

Nuovo Iscritto
Grazie per le risposte.
Vado per ordine.
Gli ascendenti sono i genitori.
I discendenti legittimari sono i figli o, in mancanza di questi per decesso, i loro figli.
I figli dei fratelli e sorelle, in presenza di discendenti diretti, figli e nipoti, non hanno diritto a quote di legittima.
Spero di essere stato chiaro ed esauriente.

il sig. che ha donato la casa (lo zio) al nipote (figlio del fratello), è morto nel 2010 e la sua famiglia è composta unicamente dalla moglie (non hanno avuto figli). Gli ascendenti non ci sono +, ma ci sono dei fratelli di entrambi. Visto che lei ha premesso

I figli dei fratelli e sorelle, in presenza di discendenti diretti, figli e nipoti, non hanno diritto a quote di legittima.

in questo caso non essendovi figli del donante, e della moglie , i fratelli e le sorelle diventano leggittimari?
Grazie ancora

Aggiunto dopo 10 minuti :

Grazie della risposta,
vorrei sapere come prendo atto della quota, in base al testamento? ovvero se nella visura della zia risultano 12 fabbricati + 12 terreni (il cui valore è 20 volte quello del fabricatoi donato) che riportano la dicitura = nei passaggi per causa di morte…
questi sono stati acquisiti per successione?
Inoltre per i tempi di successione , la donazione è del 1998 quindi si prescrive nel 2018 e la morte è avvenuta nel 2010 quindi si prescrive nel 2020...
Grazie di nuovo
 
M

marcellogall

Ospite
In mancanza di figli e ascendenti e considerato il valore esiguo della parte donata rispetto al patrimonio esistente, la donazione non può essere impugnata. Come ti ho già detto se ci fosse qualche dubbio la banca non ti concederebbe il mutuo.
 

paski

Nuovo Iscritto
Grazie ancora delle risposte.
Ho visionato la successione (che mi è stata richiesta dalla banca) e risulta (tra immobili, terreni titoli e c/c) un asse ereditario stimato in €. 295.000,00. La donazione in favore del nipote (dell'immobile che voglio acquistare) ha un valore stimato di €. 36.203,63.
Gli eredi risultano essere la moglie del de cuius, il nipote (figlio del fratello morto) e la sorella (sempre figlia del fratello morto). La sorella del venditore rilascia l'atto di acquiescenza alla vendita dell'immobile donato mentre la coniuge del de cuius, anziana e ormai eremita nella sua casa non vuole firmare e non apre la porta ad anima viva (ha paura che venga sfrattata dalla sua casa - altro immobile). Si proprio un caso da esame di avvocato...
Io sono ostinato ad acquistare la casa perchè me ne sono innamorato.
Certo rimangono dei rischi (credo sempre presenti in un acquisto da donazione).
Vorrei per piacere avere un ultimo parere (vista la vostra competenza in materia).
Vi ringrazio ancora.
 
M

marcellogall

Ospite
La parte donata ha un valore esiguo rispetto al patrimonio. Rimango della mia idea. I rischi sono minimi, per non dire nulli.
 

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