patrizia581958

Membro Attivo
Agente Immobiliare
se l'AI ha l’obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso (art.1759), l'Ai è obbligato o no a presentare tutte le proposte scritte che arrivano in agenzia?

Secondo me se l'AI accetta le proposte, le deve sicuramente presentare, ma siccome ogni proposta quando nasce, deve essere accettata o rifiutata dal venditore e poi l'AI prende in carico un'altra eventuale nuova proposta, quindi neanche l'AI non sa se sara' superiore o inferiore.
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Visto che ci siamo vi racconto una storia di queste recentissima.
Una cliente (Sig.ra Maria) vede ben 2 volte un immobile da me trattato, prima da sola, poi con il figlio e si era convinta all'acquisto. Però, prima di fare la proposta voleva confrontarsi col marito che purtroppo per lavoro è sempre in giro per il mondo. Allora l'ho informata per bene: "Signora, Lei vuole acquistare, da come mi dice farà un'offerta che avrà ottime possibilità di essere accettata, però finchè non mi sottoscrive sta proposta io non posso bloccare l'immobile" - "Si, lo so, la ringrazio, ma sa, per correttezza ne devo parlare con mio marito" - "Va bene".
2 giorni dopo si presenta in agenzia un tizio (Sig. Antonio) che vuole vedere quell'immobile. Lo vede, gli piace, mi fissa direttamente un appuntamento per il giorno dopo con la moglie dicendomi che se la moglie acconsentirà faranno subito l'offerta.
A questo punto per correttezza chiamo la cliente (Sig.ra Maria) e la informo che potrebbe perdere l'appartamento per questioni di ore, ma lei conferma che se non lo vede col marito non se la sente di impegnarsi.
Il giorno dopo il Sig. Antonio torna con la moglie, lei da il benestare.... offerta (stesse condizioni anticipatemi dalla Sig.ra Maria). Poche ore dopo la Sig.ra Maria mi chiama, ma le spiego che solo per pura cortesia visto che il marito è sempre in viaggio posso fargli vedere l'immobile, ma non ritirerò offerta finchè il Sig. Antonio non ha messo fine nel bene o nel male alla sua di trattativa.
E' andata così: il sig. Antonio ha comprato la casa alla stessa identica cifra che la Sig.ra Maria voleva fare offerta. Forse la Sig.ra Maria avrebbe speso 5mila in più, non lo sapremo mai, ma chi prima arriva porta avanti i giochi.
Io non ho costretto il proprietario ad accettare, abbiamo elaborato la proposta del Sig. Antonio, abbiamo preso in considerazione che forse la Maria potesse offrire qualcosa di più, ma non se l'è sentita di rifiutare un'offerta di suo già ottima.

Aggiunto dopo 1 :

La trattativa è conclusa quando decidi di mettere la tua firma, se sei il venditore che accetta, o quando ti perviene l'accettazione, se sei il proponente. Non è che ti rimangi tutto, grazie e arrivederci, o si riparte con la negoziazione del prezzo.

Io acquirente se mi vedo rifiutata l'offerta ho diritto a poter scegliere tra ritirarmi o alzare la cifra. Nessuno farà mai un'offerta a prezzo se può cercare di risparmiare.
 

donatella 75

Membro Attivo
Agente Immobiliare
ma io faccio una domanda, per sintetizzare tutto questo discorso:

se l'AI ha l’obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso (art.1759), l'Ai è obbligato o no a presentare tutte le proposte scritte che arrivano in agenzia?

Risposto negativamente a questo quesito, poi, continuiamo a dire se è etico o no, se è giusto o no, ecc.
Se la risposta è si, invece, mi pare che non abbia neppure senso andare avanti. Mi sbaglio?

Voglio chiarire ancora una volta la mia posizione. Non sono contro la mediazione, anzi, ritengo sia importantissima. Non prendo le parti né del venditore, né dell'acquirente, perché io sono entrambe le cose.
Ritengo sia giusto un libero mercato senza intermediari che possano agevolare una parte, o solo qualcuno dall'altra parte.

PS: all'inizio di questa discussione, con mie valutazioni un po' frettolose, mi era sembrata anche ragionevole la posizione di pensoperme. Poi ho ragionato su diversi altri aspetti, alla luce di giuste osservazioni fatte da Erikon e Valencia, e consultato quanto dice la legge a proposito.

Una cosa è certa, e qui credo che nessuno possa avere dubbi: si parte, come principio, dalla buona fede di tutti e dal fatto che il mediatore deve essere (il più possibile) imparziale.

ma mettere al corrente non vuole dire ritirare più proposte contemporaneamente! questo è il mio punto di vista e per me chi lo fa... non è un mediatore... il mediatore deve cercare di mettere in accordo le parti.. quindi partendo da una trattativa cercare la conclusione... e non a rialzo... ripeto, poi sentita una proposta verbale, posso comunincala questo si! ma posso anche cercare di modificare la proposta a piacimento del venditore ... dando delle certezze comunque. Poi francamente, ma quante volte vi è successo?! così tante? non credo!
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Ripeto, il problema è semplice: se presenti più di una proposta mi precludi la trattativa e apri un'asta, anche non volendo è così. Se mi precludi al trattativa la tua "mediazione" non mi è gradita, se lo sapevo prima non entravo nemmeno nel tuo ufficio, anzi, nemmeno ti telefonavo. Se vendi, fai il mandatario, sii coerente. Se vuoi che io ti paghi, devi lavorare anche per me. Una trattativa con più fronti aperti la ammetto solo da agenzie differenti, la mia, quella alla quale io mi sono rivolto e che pagherò se concludo, deve lavorare anche per me, per le mie esigenze, tenendo conto di quelle della controparte ma nell'ambito della trattativa che ci comprende, escludendo terze parti. Equidistanza tra acquirente e venditore, questo è l'unico modo, non è perfetto, ma è l'unico. Se ci saranno altri interessati il mediatore informerà le parti, in trattativa. Facendo così sarà davvero un mediatore, senza alcun dubbio.
 

soreli

Membro Ordinario
Donatella 75 - E' vero che ci si sente spiazzati. Io non so con che animo pormi di fronte al prossimo AI.
Tu giustamente parli di scegliere l'agente, ma a volte ci si deve per forza rivolgere a chi ha in carico il bene che ci interessa. Il mio caso non è certo quello descritto da Sim di Antonio e Maria. La proposta che volevo presentare era SCRITTA e CON ASSEGNO ma soprattutto, vorrei che non venisse perso di vista, non esisteva nessuna proposta SCRITTA precedente al mia e vi assicuro che, visto l'interesse che avevo, era assolutamente congrua.
Aggiungo solo quale provocazione (non vogliatemene): che faccio, al prossimo AI offro una provvigione più alta così tiene buona e presenta al venditore solo la mia Proposta di Acquisto indipendentemente da tutto?
 

patrizia581958

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Donatella 75 - E' vero che ci si sente spiazzati. Io non so con che animo pormi di fronte al prossimo AI.
Tu giustamente parli di scegliere l'agente, ma a volte ci si deve per forza rivolgere a chi ha in carico il bene che ci interessa. Il mio caso non è certo quello descritto da Sim di Antonio e Maria. La proposta che volevo presentare era SCRITTA e CON ASSEGNO ma soprattutto, vorrei che non venisse perso di vista, non esisteva nessuna proposta SCRITTA precedente al mia e vi assicuro che, visto l'interesse che avevo, era assolutamente congrua.
Aggiungo solo quale provocazione (non vogliatemene): che faccio, al prossimo AI offro una provvigione più alta così tiene buona e presenta al venditore solo la mia Proposta di Acquisto indipendentemente da tutto?
Se trovi uno che "lavora" cosi' , certo, fallo, ma poi non ti puoi più lamentare della disonesta' degli AI.....;)
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Donatella 75 - E' vero che ci si sente spiazzati. Io non so con che animo pormi di fronte al prossimo AI.
Tu giustamente parli di scegliere l'agente, ma a volte ci si deve per forza rivolgere a chi ha in carico il bene che ci interessa. Il mio caso non è certo quello descritto da Sim di Antonio e Maria. La proposta che volevo presentare era SCRITTA e CON ASSEGNO ma soprattutto, vorrei che non venisse perso di vista, non esisteva nessuna proposta SCRITTA precedente al mia e vi assicuro che, visto l'interesse che avevo, era assolutamente congrua.
Aggiungo solo quale provocazione (non vogliatemene): che faccio, al prossimo AI offro una provvigione più alta così tiene buona e presenta al venditore solo la mia Proposta di Acquisto indipendentemente da tutto?

Quel mediatore sicuramente aveva già il cliente sicuro per l'acquisto e non ha voluto rischiare con te. Non avrebbe dovuto fare così.
Comunque, la prossima volta fai le stesse cose: quando sarai convinta farai la proposta. Non farti mettere fretta dall'ansia perchè magari tralasci qualcosa di importante.
 

donatella 75

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Donatella 75 - E' vero che ci si sente spiazzati. Io non so con che animo pormi di fronte al prossimo AI.
Tu giustamente parli di scegliere l'agente, ma a volte ci si deve per forza rivolgere a chi ha in carico il bene che ci interessa. Il mio caso non è certo quello descritto da Sim di Antonio e Maria. La proposta che volevo presentare era SCRITTA e CON ASSEGNO ma soprattutto, vorrei che non venisse perso di vista, non esisteva nessuna proposta SCRITTA precedente al mia e vi assicuro che, visto l'interesse che avevo, era assolutamente congrua.
Aggiungo solo quale provocazione (non vogliatemene): che faccio, al prossimo AI offro una provvigione più alta così tiene buona e presenta al venditore solo la mia Proposta di Acquisto indipendentemente da tutto?

ti do pienamente ragione! io ti avrei fatto fare la proposta!... per me.. il primo che arriva... arriva! in quel momento devo fare gli interessi del venditore! e quindi ritirare una proposta decente e iniziare una trattativa seria! non fare mai lo sbaglio di dire ad un agente ti pago di più! io non li prenderei... quello che è giusto è giusto!
tieni conto che quando ero "verde" mi diceva il titolare... che non ho abbastanza la mentalità da imprenditore! be... ti dico che ne sono contenta! viaggio da sola e a testa alta!!! (quando sono andata via però... quante chiamate!!!)

Purtroppo non c'è un modo scritto per tutti di lavorare, ogniuno fa come crede sia giusto... io guardo più i clienti che il portafoglio... Ma per me il passa parola è più importante... è anche vero che purtroppo se un collega più imprenditore" ha un immobile che ti piace ... ti tocca andare... ma a quel punto forse "pensoperme" ha ragione!
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Io acquirente se mi vedo rifiutata l'offerta ho diritto a poter scegliere tra ritirarmi o alzare la cifra. Nessuno farà mai un'offerta a prezzo se può cercare di risparmiare.

E chi dice il contrario?

Signori, per favore, atteniamoci a quello che scriviamo, senza attribuire ad altri cose non dette e pensate. Se un'offerta scritta viene rifiutata, non c'è nessun contratto. E' l'altra parte che non ha accettato le tue condizioni. Cosa c'entra con quanto mi scrivi?
Poi, ognuno è libero di fare la propria offerta al di sotto del prezzo, ma il proprietario deve poter avere, se c'è ce ne fosse la possibilità, di conoscere se ha più offerte. Nella storia che hai raccontato, infatti, tu hai informato il tuo cliente proprietario, che ha preferito scegliere una cosa certa (proposta scritta) a chiacchiere. Assolutamente in linea con quanto da me detto.

poi sentita una proposta verbale, posso comunincala questo si!

Proposta verbale? Ma di cosa parliamo, del sesso degli angeli? Una proposta esiste ed è valida solo se è scritta, tutto il resto sono chiacchiere da bar.

ma posso anche cercare di modificare la proposta a piacimento del venditore ... dando delle certezze comunque.

Ecco, qui faccio commentare Pensoperme, che vuole l'imparzialità dell'AI.

Secondo me se l'AI accetta le proposte, le deve sicuramente presentare, ma siccome ogni proposta quando nasce, deve essere accettata o rifiutata dal venditore e poi l'AI prende in carico un'altra eventuale nuova proposta, quindi neanche l'AI non sa se sara' superiore o inferiore.

Non mi è molto chiara la tua risposta, soprattutto l'ultima parte. Se l'Ai è obbligato a passare ogni proposta scritta, fa il suo dovere e basta. Se invece non è obbligato, allora, per quanto mi riguarda, possiamo parlare di tutte le considerazioni di Pensoperme.

Una trattativa con più fronti aperti la ammetto solo da agenzie differenti, la mia, quella alla quale io mi sono rivolto e che pagherò se concludo, deve lavorare anche per me, per le mie esigenze, tenendo conto di quelle della controparte ma nell'ambito della trattativa che ci comprende, escludendo terze parti.

Non voglio più convincere nessuno, chi legge si farà la propria idea. Dico solo che se qualche agente immobiliare è d'accordo con te, non deve più chiedere l'esclusiva, perché è evidente che danneggia il venditore. Io, infatti, sono sempre stato contrario all'esclusiva, e dopo queste ulteriori riflessioni, ne ho la certezza.

Poi francamente, ma quante volte vi è successo?! così tante? non credo!

Ovviamente questo è un caso limite. Oggi come oggi, se ne arriva una, di proposta scritta, è pure tanto! E qui il mediatore ha tutto il tempo di dimostrare le sue doti di negoziazione con le parti in causa. Altro che passacarte!
Però è il caso della nostra amica Soreli. L'Ai ha deciso, a suo unico giudizio, di estrometterla da una trattativa, per giunta senza che nemmeno vi fosse una proposta scritta da altro proponente. Fossi stato io il proprietario venditore, non la proponente, dico, il venditore, gli avrei chiesto i danni.
 

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