Edoardo Sorvillo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve,

da circa un anno cerchiamo casa. Ultimamente è successo che dopo aver visitato una casa di sabato ed avendola trovata interessante abbiamo, seduta stante, informato l'agente immobiliare della nostra volontà di procedere alla proposta di acquisto. Allo scopo, essendo sabato, abbiamo preso un appuntamento per il lunedì successivo nel pomeriggio dopo lavoro. Durante il week end abbiamo anche inviato una mail nella quale chiedevamo di avere una copia del modulo per effettuare la nostra proposta.
Ad un'ora dal nostro appuntamento in agenzia, quest'ultima ci chiama per informaci che l'appuntamento era saltato perchè nel frattempo un altro compratore aveva fatto una proposta di acquisto che l'agenzia aveva preso in carico.
La spiegazione da parte dell'agente immobiliare è stata che, per legge, loro non possono rifiutare una proposta di acquista e che, in sostanza, vale la regola del chi prima arriva meglio alloggia.
Quindi se io entro nell'agenzia e faccio una proposta l'agenzia, legalmente, non può rifiutarsi di accettarla anche se hanno un appuntamento fissato per lo stesso scopo qualche ora dopo.
La nostra volontà di effettuare la proposta era stata chiaramente espresse verbalmente.
La domanda è: è vero che legalmente l'agente immobiliare è tenuto a prendere la prima offerta anche se c'è un appuntamento fissato poche ore dopo, oppure è a discrezione dell'agente gestire questo delicato aspetto?

Ringrazio anticipatamente chiunque possa aiutarmi a comprendere questo aspetto.

Saluti
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Salve,

da circa un anno cerchiamo casa. Ultimamente è successo che dopo aver visitato una casa di sabato ed avendola trovata interessante abbiamo, seduta stante, informato l'agente immobiliare della nostra volontà di procedere alla proposta di acquisto. Allo scopo, essendo sabato, abbiamo preso un appuntamento per il lunedì successivo nel pomeriggio dopo lavoro. Durante il week end abbiamo anche inviato una mail nella quale chiedevamo di avere una copia del modulo per effettuare la nostra proposta.
Ad un'ora dal nostro appuntamento in agenzia, quest'ultima ci chiama per informaci che l'appuntamento era saltato perchè nel frattempo un altro compratore aveva fatto una proposta di acquisto che l'agenzia aveva preso in carico.
La spiegazione da parte dell'agente immobiliare è stata che, per legge, loro non possono rifiutare una proposta di acquista e che, in sostanza, vale la regola del chi prima arriva meglio alloggia.
Quindi se io entro nell'agenzia e faccio una proposta l'agenzia, legalmente, non può rifiutarsi di accettarla anche se hanno un appuntamento fissato per lo stesso scopo qualche ora dopo.
La nostra volontà di effettuare la proposta era stata chiaramente espresse verbalmente.
La domanda è: è vero che legalmente l'agente immobiliare è tenuto a prendere la prima offerta anche se c'è un appuntamento fissato poche ore dopo, oppure è a discrezione dell'agente gestire questo delicato aspetto?

Ringrazio anticipatamente chiunque possa aiutarmi a comprendere questo aspetto.

Saluti

Probabilmente, la proposta che ha sorpassato la vostra in termini di rapidita', non e' gestita da questa agenzia.
Bensi' da un 'altra.

L'agente immobiliare, puo' si' gestire la trattativa, prendere o non prendere proposte.
Tuttavia nel vostro caso, considerando le tempistiche cosi' rapide, appare inverosimile che non si sia accolta una seconda proposta.
Quantomeno per prendere atto dell'entita' della vostra offerta.
Atteso che in tempi cosi' rapidi, difficilmente si riesce, a sottoporrla al venditore.

Evidentemente, quella prima proposta, aveva tempi di decorso pregressi.

Mentre la chiusura, cosi' definitiva nei vostri confronti ad avanzare nell'azione di acquisto, presume una lontananza ormai siderale, tra la vostra agenzia ed il venditore.

Che avra' gia' venduto per il tramite di altri.
 

Edoardo Sorvillo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie mille per il suo commento.

A dire dell'agente immobiliare poco prima dell'ora del nostro appuntamento presso l'ufficio dell'agenzia immobiliare un altro acquirente si è presentato, senza appuntamento, ed ha piazzato la sua proposta. L'agente afferma che era suo dovere, dal punto di vista legale, permettere che presentasse la proposta.
Quello che contesto, diciamo così, è la presenza di un dovere di tipo legale a permettere la proposta di acquisto in qualsiasi momento venga presentata e specialmente quando, sin da sabato, era stato fissato un appuntamento con il sottoscritto per darci modo di presentare la nostra proposta. Per intenderci: stavamo andando lì con l'assegno ed il loro fan simile compilato....

Grazie per ogni ulteriore commento.

Cordialmente
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Grazie mille per il suo commento.

A dire dell'agente immobiliare poco prima dell'ora del nostro appuntamento presso l'ufficio dell'agenzia immobiliare un altro acquirente si è presentato, senza appuntamento, ed ha piazzato la sua proposta. L'agente afferma che era suo dovere, dal punto di vista legale, permettere che presentasse la proposta.
Quello che contesto, diciamo così, è la presenza di un dovere di tipo legale a permettere la proposta di acquisto in qualsiasi momento venga presentata e specialmente quando, sin da sabato, era stato fissato un appuntamento con il sottoscritto per darci modo di presentare la nostra proposta. Per intenderci: stavamo andando lì con l'assegno ed il loro fan simile compilato....

Grazie per ogni ulteriore commento.

Cordialmente

Se vuoi avere certezze, su cio' che sta realmente accadendo, l'unica via e' cercare il contatto con il venditore.

Puoi farlo rivolgendoti ad un altro intermediario di zona.

Vedrai che il venditore sara' una vecchia conoscenza di parecchi intermediari.

Bisogna che ti trovi l'intermediario giusto.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Quello che contesto, diciamo così, è la presenza di un dovere di tipo legale a permettere la proposta di acquisto in qualsiasi momento venga presentata e specialmente quando, sin da sabato, era stato fissato un appuntamento con il sottoscritto per darci modo di presentare la nostra proposta.

Premesso che potrebbe anche aver ragione Pyer, a fronte di una persona che si presentasse improvvisamente in ufficio senza appuntamento (diciamo qualcuno che abbia già visto l'appartamento) e volesse fare una proposta ci sarebbe ben poco da fare se non raccoglierla.
Pyer suggerisce che l'agente avrebbe dovuto raccogliere anche la tua, tuttavia molti agenti e anche associazioni di categoria ritengono questo comportamento poco corretto.

In ultima analisi comunque (a maggior ragione considerando anche la possibile contemporaneità di più mediatori sullo stesso immobile, o una eventuale azione diretta del proprietario) il vostro errore è stato di considerare l'appartamento "fermato" solamente per accordi verbali riguardanti l'appuntamento per stilare la proposta.
L'appartamento è bloccato in vostro favore quando, fatta una proposta di acquisto, abbiate conferma dell'accettazione da parte del proprietario.

Il mediatore non ha commesso alcuna scorrettezza nei vostri confronti, né dal punto di vista legale né da quello morale.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non mi è chiaro una cosa in questo sovrapposizione di proposte di acquisto (chi l'avrebbe detto fino a due anni fa?): quando il signor Edoardo Sorvillo ha fatto la sua proposta verbale il sabato, già esisteva l'altra proposta scritta?
Oppure essa e stata presentata nelle ore successive?
Poi: è stata presentata nelle stessa agenzia oppure nella sede di un'altra agenzia, che aveva nel suo carnet lo stesso immobile?
Se fosse esatta la mia seconda ipotesi, questo spiacevole disguido ai danni del signor Sorvillo rafforza la mia convinzione che gli immobili in vendita devono avere il requisito dell'esclusività: la loro alienazione deve essere gestita da una SOLA agenzia e non da venti!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Pyer suggerisce che l'agente avrebbe dovuto raccogliere anche la tua, tuttavia molti agenti e anche associazioni di categoria ritengono questo comportamento poco corretto.

Il punto e' proprio questo ab.

Se non e' cattiveria si tratta di ignoranza.

Nell'una e nell'altra opzione versano le motivazioni.

Se davvero quell'agenzia, avesse ricevuto un offerta, non si comprende perche' non metterle al confronto.
Per di piu' aventi la stessa data certa.
A scagionare ogni conflitto di interesse, pure dell'agente piu ortodosso e devoto, ai dettami delle associazioni di categoria.

Se cio' non avviene, significa che il venditore, e' stato intercettato da un altro intermediario, che gli ha strappato la firma o la fiducia.

Giacche' sia da escludere la presenza del trasferimento definitivo.

Chissa' se quell'intermediario ritira offerte migliori.

Dovrebbe essere nella sua natura.
 
Ultima modifica:

Edoardo Sorvillo

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie veramente molto per tutto questo riscontro.
Per rispondere ad alcuni vostri le considerazioni

- nessuno pensava che all'accordo verbale corrispondesse un blocco dell'appartamento. Tuttavia ci aspettavamo di avere comunque la possibilità di proporre per primi in quanto primi a chiedere un appuntamento. Altrimenti, pensavamo erroneamente, qui si tratta di chi corre prima in agenzia, e non me l'aspettavo sinceramente. In altre due occasioni precedenti (è da orecchio che cerchiamo) altri agenti ci avevano inibito la proposta dicendo che ne attendevano una a strettissimo giro. Erroneamente pensavamo che questa fosse buona prassi ed in effetti aveva senso ai nostri occhi.
- dubito che si tratti di un caso di doppia agenzia. La casa è stata messa in vendita da pochissimo.
- il giorno in cui l'abbiamo visitata siamo stati virtualmente i primi a vederla.
Io però continuo a non capire se l'agente immobiliare sia forzato legalmente a prendere la proposta. Quando dico legalmente intendo sulla base del codice civile o altra legislazione.
Altra cosa è dire che se entra una persona in agenzia e fa una proposta c'è poco da fare....
Da profano penso che sarebbe stato più corretto dire al nuovo interessato che proprio nel pomeriggio sarebbe arrivato un altro possibile acquirente che aveva preso appuntamento e che se non avesse fatto la proposta allora si sarebbe potuto certamente fare avanti. È illegale?
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non ci trovo nulla di illegale ma trovo che l'agenzia abbia gestito male la tempistica delle due proposte.
Se la proposta verbale del signor Sorvillo era successiva a quella scritta dell'altro aspirante acquirente mi pare strano che non fosse stato avvisato della proposta precedente; tendo ad escludere questa ipotesi a meno che chi abbia accettato la proposta verbale del signor Sorvillo non sapesse ancora dell'esistenza di quella scritta pregressa; l'inconveniente, in questo caso, mi sembra ancora più grave per conduzione dell'agenzia...
A questo punto immagino che sia successo che, andato via dall'agenzia il signor Sorvillo con la convinzione che la sua proposta verbale si sarebbe concretizzata in una scritta il lunedì successivo, si sia presentato, non so se all'improvviso oppure su appuntamento un altro cliente che, vista la casa si sia precipitato in agenzia a fare una proposta scritta....sorpassando in curva il signor Sorvillo.
Però anche questa ipotesi mi sembra bizzarra...vedi la casa per la prima volta (da pochissimo messa in vendita), e ti precipiti a firmare la proposta d'acquisto, senza rifletterci qualche ora, o qualche giorno, prendendoti una pausa?
Però, d'altronde, anche il signor Sorvillo si e precipitato immediatamente a fare la sua proposta verbale....Qui i casi sono due: o questa casa è davvero fantastica oppure il comportamento del professore di geografia della Sardegna pronto a firmare la proposta d'acquisto, appena dopo aver visitato la casa, va prendendo piede anche in Continente....

Comunque ripeto, non vedo chiari alcuni passaggi dell'agenzia immobiliare nel gestire le due proposte d'acquisto. Io credo che l'agenzia sapesse dell'interessamento nei confronti della casa anche dell'altro pretendete all'acquisto...Però non ha fatto presente della cosa al signor Servillo. Non era obbligata a dire nulla ma un accenno credo fosse doveroso per correttezza...
Però non ci trovo nulla di illegale in tutta la faccenda.
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Non ci trovo nulla di illegale ma trovo che l'agenzia abbia gestito male la tempistica delle due proposte.
Se la proposta verbale del signor Sorvillo era successiva a quella scritta dell'altro aspirante acquirente mi pare strano che non fosse stato avvisato della proposta precedente; tendo ad escludere questa ipotesi a meno che chi abbia accettato la proposta verbale del signor Sorvillo non sapesse ancora dell'esistenza di quella scritta pregressa; l'inconveniente, in questo caso, mi sembra ancora più grave per conduzione dell'agenzia...
A questo punto immagino che sia successo che, andato via dall'agenzia il signor Sorvillo con la convinzione che la sua proposta verbale si sarebbe concretizzata in una scritta il lunedì successivo, si sia presentato, non so se all'improvviso oppure su appuntamento un altro cliente che, vista la casa si sia precipitato in agenzia a fare una proposta scritta....sorpassando in curva il signor Sorvillo.
Però anche questa ipotesi mi sembra bizzarra...vedi la casa per la prima volta (da pochissimo messa in vendita), e ti precipiti a firmare la proposta d'acquisto, senza rifletterci qualche ora, o qualche giorno, prendendoti una pausa?
Però, d'altronde, anche il signor Sorvillo si e precipitato immediatamente a fare la sua proposta verbale....Qui i casi sono due: o questa casa è davvero fantastica oppure il comportamento del professore di geografia della Sardegna pronto a firmare la proposta d'acquisto, appena dopo aver visitato la casa, va prendendo piede anche in Continente....

Comunque ripeto, non vedo chiari alcuni passaggi dell'agenzia immobiliare nel gestire le due proposte d'acquisto. Io credo che l'agenzia sapesse dell'interessamento nei confronti della casa anche dell'altro pretendete all'acquisto...Però non ha fatto presente della cosa al signor Servillo. Non era obbligata a dire nulla ma un accenno credo fosse doveroso per correttezza...
Però non ci trovo nulla di illegale in tutta la faccenda.

La spiegazione piu plausibile, resta quella che l'intermediario, non aveva rapporti saldi con il venditore.

Se li avesse avuti, avrebbe saputo gestire l'alienazione, in ciascun caso.
Sia che si trattasse di attendere il Sorvillo, oppure di avvisarlo, che un altro contendente era intenzionato all'acquisto.

Se la casa fosse stata tanto appettibile e gestita da un intermediario solo, ci sarebbe stata per forza, un'azione di speculazione.

Ritirando, una o piu proposte, per poi vagliare quella migliore e piu efficace disponibile.

A meno che non si voglia affermare, che un mediatore sia li' a svendere al peggio, piuttosto che a vendere al meglio.

Ecco che evidentemente, quello che mancava, era il controllo della pratica da parte dell'intermediario.

Al Sorvillo, va' detto pure che evidentemente, fino ad ora ne ha incontrati dei piu brocchi.

Non ha nessun senso, proporre ad un cliente una casa e poi se questi la vuole comperare, farlo attendere perche' e' gia' in corso una trattativa.

Tanto valeva non proporla neppure.
 

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