MsOceanic815

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Difatti é assurdo...pensa peró che il possesso é assolutamente tutelato dal ns ordinamento giuridico...se arriva il proprietario é lui a dover dimostrare di esserlo, citando in giudizio il possessore...e comunque il problema si poneva anche prima dell'ipotetico contratto. Non avrebbe potuto occuparlo, ma ai fini dell'usucapione se il possesso é ininterrotto ( anche in mala fede!) dopo 20 anni si diventa anche proprietari!
 

proge2001

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Io lo caccerei fuori a pedate nel chiulo! Con tanti saluti al nostro ordinamento giuridico! V FOR VENDETTA. JUSTICE IS COMING!!:rabbia:
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La domanda che vi pongo è la seguente, potrebbe locare l'immobile?


Difficile rispondere senza conoscere a fondo e nel dettaglio l'intera vicenda.

Quello che ti posso dire è che la giurisprudenza ritiene che per la stipulazione di un valido contratto di locazione è sufficiente che il locatore abbia la disponibilità dell'immobile e che sia in grado di assicurarne il godimento al conduttore, senza che debba necessariamente rivestire anche la qualità di proprietario dell'immobile stesso (principio richiamato più volte dalla Cassazione).

Il contratto di locazione rimane efficace nel rapporto interno tra il locatore che abbia eventualmente affittato l'immobile (seppure detenuto senza titolo) ed il conduttore che, in forza del contratto, lo abbia di fatto utilizzato. Il contratto, in quanto di natura personale, non richiede la titolarità in capo al locatore, del diritto di proprietà sul bene, ma solo la disponibilità del bene (acquisita, però, legittimamente, e non di mero fatto); occorre, quindi, che la disponibilità dell'immobile derivi da un rapporto o titolo giuridico che comprenda poi il potere di trasferire all'inquilino la detenzione o il godimento di cui si è detto, affinché si possa opporre il contratto al terzo (e legittimo) proprietario.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
...pensa peró che il possesso é assolutamente tutelato dal ns ordinamento giuridico...se arriva il proprietario é lui a dover dimostrare di esserlo, citando in giudizio il possessore...

Bè insomma...non è proprio così.
Se il proprietario si facesse vivo oggi, avrebbe problemi e dovrebbe rivolgersi al giudice per riottenere il possesso, ma non per dimostrare di essere il proprietario.

Una volta compiuti i termini dell'usucapione il discorso può in qualche senso capovolgersi , ma giusto in qualche senso , perchè il possesso ininterrotto e tutti gli altri presupposti devono essere comunque provati da chi intende avvalersene , ove la sua pretesa sia contrastata.
 

MsOceanic815

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Bè insomma...non è proprio così.
Se il proprietario si facesse vivo oggi, avrebbe problemi e dovrebbe rivolgersi al giudice per riottenere il possesso, ma non per dimostrare di essere il proprietario.


L'azione di rivendicazione (dall'antica rei vindicatio), regolata dall'art. 948 del codice civile, è l'azione fondamentale a difesa della proprietà. Ha diritto di esercitarla chiunque si pretenda proprietario, e non sia in possesso del bene. Si esercita contro chiunque sia in possesso o nella detenzione attuale della cosa. Se si tratta di un bene immobile, la trascrizione della citazione renderà la sentenza efficace anche contro chi avesse acquistato diritti dal convenuto successivamente. L'azione è imprescrittibile, cioè chi ne ha diritto non può mai perdere la facoltà di esercitarla, salvi gli effetti dell'usucapione.
Perché l'azione abbia effetto favorevole, l'attore deve provare il suo diritto di proprietà, e per farlo non è sufficiente esibire un titolo d'acquisto, ma è necessario dimostrare che il dante causa aveva a sua volta un valido diritto, e così via, risalendo di proprietario in proprietario fino a giungere al primo titolo d'acquisto, che sarà di regola originario (l'usucapione il più frequente); è un tipico esempio di probatio diabolica. Da Wikipedia.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
@ MsOceanic : attenzione perchè rischiamo di spargere assurdi timori....anche fra coloro che affittano transitorio!!!!!!! ;)

La continuità ventennale delle trascrizioni (=ordinario adempimento propedeutico ad ogni rogito) è più che sufficiente a dimostrare che il proprietario ...è il proprietario.
 

MsOceanic815

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Certamente, peró qui parliamo dell'azione specifica che fa il proprietario spogliato del possesso...spero nessuno si sia allarmato ma siamo su pianeti diversi! ;) naturalmente al raggiungimento del ventennio tutto si risolve! :)
 

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