eva2008

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
ciao a tutti,
a febbraio una cliente mi contatta per vendere il suo immobile in quanto interessata ad acquistare altro immobile in altra città visionato tramite altra agenzia,me ne consegna le chiavi e da quel momento inizio le visite con i possibili acquirenti.La cliente notte e giorno mi assilla di telefonate per conoscere l'esito di ogni appuntamento.Dopo qualche mese mi comunica la sua intenzione di proporre al proprietario della casa di suo interesse una permuta.Dopo qualche giorno mi contatta la collega (mai vista nè conosciuta!) per chiedermi una valutazione scritta dell'immobile e mi fa presente che di lì a breve sarebbe venuta con il cliente (il signore al quale sarebbe stata proposta la permuta) e che le sarebbero servite le chiavi dell'appartament:shock:vviamente il giorno dopo invio la valutazione richiesta e do la mia disponibilità a consegnarle le chiavi.Passa qualche giorno e la collega mi contatta nuovamente per chiedermi se poteva dare il mio numero di telefono al cliente cosicchè avrebbe potuto mettersi in contatto direttamente con me per venire a visionare l'immobile (le nostre città distano 100 km).Il giorno seguente mi chiama il cliente e mi chiede di poter visionare l'immobile nella stessa giornata...disdico i miei appuntamenti e vado.Nel frattempo mi chiama la mia cliente (proprietaria dell'immobile oggetto di permuta) e mi implora di fare tutto il possibile per convincere il signore ad accettare la sua proposta.L'appuntamento dura quasi 2 ore...
Due settimane dopo mi contatta nuovamente la collega per dirmi che di lì a breve il cliente sarebbe voluto tornare a visionare l'immobile per prendere una decisione.Ecco che il giorno dopo torna con la famiglia...dopo più di un ora e mezzo mi comunica di accettare la permuta.Chiamo immediatamente la mia cliente per riferirle la buona notizia ed ella mi ringrazia.Da quel momento sono cessate le chiamate della mia cliente ed anche della collega.Passa un mesetto e decido di chiedere spiegazioni alla cliente circa l'andamento della trattiva...tutta entusiasta la cliente mi comunica che il giorno seguente presso l'ufficio della collega ci sarebbe stato il compromesso...alla mia richiesta di riconoscimento della parte di mediazione a me spettante la signora cade dalle nuvole dicendo che aveva già pattuito il costo con la collega e che a me avrebbe mandato un piccolo presente per ringraziarmi della mia gentilezza.A quel punto il giorno seguente mi presento nell'ufficio della collega e questa inizialmente non vuole riconoscere il mio diritto alla mediazione per poi invece chiedermi di trovare un accordo bonario...ecco che a questo punto entra la mia cliente che inizia ad offendermi dicendomi che sono una persona avida,da vomito...
Esco dall'ufficio contando nell'accordo pattuito.Il giorno seguente invio mail per chiedere tempi di pagamento della mia spettanza alla collega,ma non ricevo risposta alcuna.
Dopo una settimana invio lettera raccomandata A/R alla cliente e alla collega dove elenco i fatti e chiedo il pagamento della mia provvigione...la cliente l'ha ritirata ma non mi ha nè risposto nè mi ha contattata,la collega invece non ha neppure ritirato la raccomandata!
Cosa mi consigliate di fare a questo punto?Vado da un avvocato?
Siete d'accordo con me che mi spetti la mia provvigione?
Ps:ho dimenticato di sottolineare che agli appuntamenti fatti con il signore non si sono mai presentate nè la cliente nè la collega e che il tutto è dimostrabile da testi!
Grazie tante a chi mi vorrà rispondere!!!
Buon lavoro a tutti
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
........

Cosa mi consigliate di fare a questo punto?Vado da un avvocato?
Siete d'accordo con me che mi spetti la mia provvigione?
Ps:ho dimenticato di sottolineare che agli appuntamenti fatti con il signore non si sono mai presentate nè la cliente nè la collega e che il tutto è dimostrabile da testi!
Stai ancora aspettando ad andare da un bravo avvovato ?
Battere il ferro finchè è caldo, altrimenti tribunale subito. Almeno io la penso così.
Gli agenti immobiliari del forum sono i veri esperti della materia e non mancheranno di consigliarti bene.

Sono :basito: : clienti dalla faccia così tosta non credevo esistessero.
 

eva2008

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
grazie mille per il tuo consiglio...domani mattina contatterò l'avvocato che mi ha suggerito il presidente della fimaa della mia città!!!
faccia tosta del cliente?!?ti assicuro che per educazione e rispetto di tutti quelli che leggeranno il post non ho riportato tutto quello che mi sono sentita dire dalla "signora"!!!
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
grazie mille per il tuo consiglio...domani mattina contatterò l'avvocato che mi ha suggerito il presidente della fimaa della mia città!!!
faccia tosta del cliente?!?ti assicuro che per educazione e rispetto di tutti quelli che leggeranno il post non ho riportato tutto quello che mi sono sentita dire dalla "signora"!!!
Posso immaginare e non meritano pietà.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Sicuramente ti spetta la provvigione dalla tua cliente e faresti bene a seguire il consiglio di H&F.
Per la collega non ho parole, si é intrufolata ma tu però l'hai lasciata molto, ma molto fare.
Per il futuro, se non vuoi mangiare cipolle tutti i giorni, ti consiglio di:
- Scegliere i tuoi colleghi ed essere chiari fin dall'inizio.
- Non inviare valutazioni immobiliari ad altri, semmai lo inviti ad effettuare la sua.
- Non consegnare chiavi di immobili a te affidati.
Credimi.......e non basta mai !:rabbia:
 

Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
......pur condividendo la situazione di disagio e preoccupazione di Eva e censurando sicuramente , stando ai fatti descritti, il comportamento dll'altro collega ,credo che potrebbero esserci delle serie difficoltà a esigere la mediazione. Mi spiego: secondo la descrizione dei fatti Eva afferma che il cliente acquirente e' stato reperito dal collega a cui si era rivolta la sua cliente per l'acquisto della sua nuova casa e da dove poi e' scaturita la proposta di permuta......ecc ecc .La disponibilita' dimostrata da Eva nella e' da intendersi come attività di segreteria professionale o quant'altro....ma no di mediazione.Non e' per intenderci ( anche se così appare ) una pluralità di mediatori art.1758 cc semmai potrà richiedere le sue competenze per il lavoro svolto. Se non c'è stato accordo diverso preventivamente.Ripeto questa e' una mia riflessione e mi auguro che tutto finisca nel migliore dei modi.....
 
A

Abakab

Ospite
Passa qualche giorno e la collega mi contatta nuovamente per chiedermi se poteva dare il mio numero di telefono al cliente cosicchè avrebbe potuto mettersi in contatto direttamente con me per venire a visionare l'immobile (le nostre città distano 100 km).Il giorno seguente mi chiama il cliente e mi chiede di poter visionare l'immobile nella stessa giornata...disdico i miei appuntamenti e vado
A me sembra che quanto sopra sia da imputare ad una richiesta di collaborazione attiva da parte dell'altra collega ad Eva, estromettendola in un secondo tempo.
Mediazione dovuta.
Con le prove in tuo possesso il legale non avrà difficoltà a farti ottenere quanto dovuto.
 

eva2008

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
grazie a tutti per le tempestive risposte!
a silvio luise chiedo un chiarimento:
il diritto alla mediazione non scatta nel momento in cui un agente immobiliare entra in una casa con un cliente?
io sarei stata disponibile a consegnare le chiavi alla collega e ad uscire del tutto dall'affare,ma dal momento che sono stata tirata in ballo pretendo venga riconosciuto il mio lavoro e dato che di Agenti Immobiliari si tratta il riconoscimento del nostro lavaro si chiama mediazione!!!sbaglio?
fermo poi restando che tu abbia ragione ho comunque diritto che mi venga pagato il lavoro svolto...come può essere quantificato?
grazie nuovamente a tutti!
Buon lavoro!!!
 

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