beatrice.90

Nuovo Iscritto
Buongiorno nella casa che sto vendendo hanno iniziato i lavori di ristrutturazione dopo l'assemblea deliberata a fine luglio, il problema è che ai primi di luglio ho firmato il compromesso con l'acquirente (i lavori di ristrutturazione non erano previsti). Quello che vorrei sapere è se le spese di ristruttuazione devo pagarle io o la parte acquirente e se è possibile modificare il preliminare dato che l'assemblea è stata fatta dopo la firma ed era straordinaria. Grazie
 

studiopci

Membro Storico
Salve, situazione un pò incresciosa ma nella normalità, diciamo che è da prevedere un accordo da integrare ( firmato da tutti e due ) al compromesso nel quale si specificherà che le rate condominiali fino al rogito sono a carico del venditore. Fabrizio
 

beatrice.90

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta, ma l'acquirente e' un avvocato ed ha affermato che secondo la legge le spese sono tutte a carico della parte venditrice quindi dubito che volontariamente firmi un ulteriore accordo per accollarsi le spese, per quello volevo sapere se si poteva fare altro anche senza il consenso della parte acquirente
 

studiopci

Membro Storico
In effetti l'avvocato non ha tutti i torti, anche se la vicenda è ( a mio parere ) da valutarsi, perchè ... se è vero che la legge dice che le spese straordinarie deliberate prima della vendita dell'immobile sono da imputarsi al vecchio proprietario, è anche vero che dette spese ... nel tuo caso sono state deliberate nel periodo in cui avevi firmato il compromesso di vendita, quindi legalmente parlando sono sorti impegni in capo aia a te che al compratore... per comprenderci la vicenda è un pò sul filo ... è anche vero che sei stata poco attenta , perchè potevi chiedere all'assemblea di spostare la decisione a dopo la vendita e/o comunque informare il compratore e delegarlo alla partecipazione in assemblea. Credo che la cosa migliore sia a questo punto di rivolgerti ad un buon avvocato per iniziare una sorta di incontro a fil di fioretto, vedere cioè a quale cavilli ti puoi aggrappare per arrivare alla ripartizione delle spese... tieni presente che l'amministratore, una volta venduta la casa, è tenuto per legge a richiedere le rate di pagamento delle spese straordinarie al nuovo proprietario il quale dovrà a sua volta richiedere il rimborso a te, ora tre sono le possibilità :
1 - tu rimborsi le rate
2 - non rimborsi le rate ed inizi un procedimento legale che durrerà chissà quanto.
3 - il nuovo propietario non paga le rate per le spese straordinarie e l'amministratore dovrà iniziare un procedimento legale nei tuoi confronti che durerà anche'esso chissà quanto tempo.
Mi sento di consigliarti di fare un passaggio con un buon avvocato per cavillare... e di invitare il copratore ad un accordo. Fabrizio
 
E

enzo6

Ospite
Grazie per la risposta, ma l'acquirente e' un avvocato ed ha affermato che secondo la legge le spese sono tutte a carico della parte venditrice quindi dubito che volontariamente firmi un ulteriore accordo per accollarsi le spese, per quello volevo sapere se si poteva fare altro anche senza il consenso della parte acquirente

Non c'è nulla da fare ha ragione l'acquirente.
Le spese straordinarie sono atuo carico poichè deliberate prima del rogito (sentenza cassazione).
Peraltro era un argomento da chiarire in fase di trattativa poichè tu come proprietario eri nella condizione di prevedere questo rischio.
 
E

enzo6

Ospite
In effetti l'avvocato non ha tutti i torti, anche se la vicenda è ( a mio parere ) da valutarsi, perchè ... se è vero che la legge dice che le spese straordinarie deliberate prima della vendita dell'immobile sono da imputarsi al vecchio proprietario, è anche vero che dette spese ... nel tuo caso sono state deliberate nel periodo in cui avevi firmato il compromesso di vendita, quindi legalmente parlando sono sorti impegni in capo aia a te che al compratore... per comprenderci la vicenda è un pò sul filo ... è anche vero che sei stata poco attenta , perchè potevi chiedere all'assemblea di spostare la decisione a dopo la vendita e/o comunque informare il compratore e delegarlo alla partecipazione in assemblea. Credo che la cosa migliore sia a questo punto di rivolgerti ad un buon avvocato per iniziare una sorta di incontro a fil di fioretto, vedere cioè a quale cavilli ti puoi aggrappare per arrivare alla ripartizione delle spese... tieni presente che l'amministratore, una volta venduta la casa, è tenuto per legge a richiedere le rate di pagamento delle spese straordinarie al nuovo proprietario il quale dovrà a sua volta richiedere il rimborso a te, ora tre sono le possibilità :
1 - tu rimborsi le rate
2 - non rimborsi le rate ed inizi un procedimento legale che durrerà chissà quanto.
3 - il nuovo propietario non paga le rate per le spese straordinarie e l'amministratore dovrà iniziare un procedimento legale nei tuoi confronti che durerà anche'esso chissà quanto tempo.
Mi sento di consigliarti di fare un passaggio con un buon avvocato per cavillare... e di invitare il copratore ad un accordo. Fabrizio

Scusa ma la cosa è chiarissima, le spese sono in carico al proprietario.
Dopo il preliminare legalmente gli impegni sono comunque solo in carico al proprietario. E' il Rogito che fa fede.
 

studiopci

Membro Storico
Assolutamente fuori discussione che debba ( purtroppo ) pagare l'attuale proprietario, ho solo consigliato di rivolgersi ad un avvocato per cavillare e trovare un accordo... il mio cavillare è unicamente riferito al fatto che le spese sono state deliberate nel periodo finestra del compromesso, non ad altre possibilità, qualche sentenza di cassazione che ho letto qualche tempo fà, aveva sovvertito ( come solito ) l'indirizzo giuridico in tal senso proprio in virtù del fatto che la delibera era stata fatta durantte il compromesso... è chiaro che l'avvocato ci stà marciando al risparmio sulla cosa... come è anche chiaro che la venditrice avrebbe fatto bene a chiedere al'assemblea di procrastinare la deliberazione a dopo la vendita e meglio ancora avrebbe fatto se avesse messo a verbale il suo rifiuto ai lavori ( oggi le poteva servire ) o avesse fato partecipare il futuro proprietario all'assemblea... il consiglio che ho dato ripeto è una sorta di ultima spiaggia ... in alternativa non le resta che pagare o fare la furba. Fabrizio
 
E

enzo6

Ospite
Assolutamente fuori discussione che debba ( purtroppo ) pagare l'attuale proprietario, ho solo consigliato di rivolgersi ad un avvocato per cavillare e trovare un accordo... il mio cavillare è unicamente riferito al fatto che le spese sono state deliberate nel periodo finestra del compromesso, non ad altre possibilità, qualche sentenza di cassazione che ho letto qualche tempo fà, aveva sovvertito ( come solito ) l'indirizzo giuridico in tal senso proprio in virtù del fatto che la delibera era stata fatta durantte il compromesso... è chiaro che l'avvocato ci stà marciando al risparmio sulla cosa... come è anche chiaro che la venditrice avrebbe fatto bene a chiedere al'assemblea di procrastinare la deliberazione a dopo la vendita e meglio ancora avrebbe fatto se avesse messo a verbale il suo rifiuto ai lavori ( oggi le poteva servire ) o avesse fato partecipare il futuro proprietario all'assemblea... il consiglio che ho dato ripeto è una sorta di ultima spiaggia ... in alternativa non le resta che pagare o fare la furba. Fabrizio

Scusa ma non sono molto d'accordo:
L'avvocato acquirente inizia una trattativa, definisce il prezzo, e come spesso accade saltano fuori le spese straordinarie che il proprietario poteva prevedere oppure paventarne l'eventualità.
Non è l'avvocato che sta marciando al risparmio ma è il venditore ha torto. Purtroppo gli è andata male.
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
del resto............io non credo che il venditore non avesse sentore da tempo di queste spese straordinarie....................
di solito se ne parla da mesi fra condomini, solo la rottura di una caldaia e' un evento urgente ma non e' spesa strordinaria.............
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Purtroppo per beatrice.90 ha ragione enzo. La vedo difficile farsi rimborsare quelle spese. Tempo fa per evitare questi problemi feci accordare le parti che qualora tra compromesso e rogito fosse stato necessario deliberare spese straordinarie, il venditore avrebbe delegato l'acquirente all'assemblea e poi l'acquirente si sarebbe pagato le relative eventuali spese straordinarie. Ma anche per questo accordo ci vogliono persone di buon senso.
 

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