Daniele Rossi

Membro Attivo
Professionista
Inutile forse cercare ciò che non esite, quindi mettere sulla bilancia i pro e i contro e adattarsi a quello che il mercato offre valutando la soluzione che più si avvicina.
Certamente è ciò che farò. Non è il mio problema che volevo risolvere ma cercare un nuovo modello di business (così si dice ora).
Il taglio degli appartamenti è un taglio standard. Si può certo modificare ampliare accorpando altre stanze se possibile, dall'appartamento attiguo, ma tutto questo si tramuta in un costo maggiore, non solo dovuto ai metri in più ma anche per il fatto che l'appartamento modificato potrebbe rimanere invenduto, quindi quel prezzo qualcuno lo deve pagare per far quadrare i conti.
All'inizio della mia carriera ho appunto progettato la distribuzione degli spazi negli immobili (ho studiato questo) ed il punto di partenza per il progettista sono le esigenze della clientela. Importantissime perchè il costruttore non vuole costruire ma vendere
Non avendole ci si basa su ipotesi.
Forse al posto delle ipotesi si potrebbero usare le esigenze reali.
Il caso dei 9 mq è una mia esigenza qualcun'altro potrebbe volere stanze da 5-6 mq come in Giappone
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Esigenza della clientela ok, ma su quale base? Stiamo parlando di ipotesi, come si fa a fare un progetto di una palazzina su delle ipotesi. Business su costruire la casa su misura per i clienti? Forse lo si può pensare sulle ville ma non sugli appartamenti o forse scusa ma non ho capito
 

Daniele Rossi

Membro Attivo
Professionista
Provo ad entrare più nel dettaglio. Considera comunque che l'idea la vorrei approfondire con voi.
  1. Fase preliminare: accordi con un costruttore per la scelta del sito e la volumetria generale dell'immobile
  2. Fase di accoglienza: tamite un sito web, una location fisica (cantiere) o una agenzia pubblicizzo la cosa e chiedo ai possibili clienti di dirmi quale taglio vorrebbero, con che distribuzione, con quale esposizione a che piano, con quali rifiniture/impianti, ecc. (ovviamente avrò un prezzo base al mq perchè il cliente vuole sapere quanto gli costerà)
  3. Fase di progetto: tutte le esigenze raccolte si danno in pasto al progettista dell'immobile
  4. Fase di conferma: se un numero sufficiente di clienti conferma l'acquisto si procede con la richiesta dei permessi. Gli appartamenti restanti invenduti si progettano con criteri simili o con i c.d. criteri standard per una vendita tradizionale
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Qunado il nuovo si vendeva tutto sulla carta (senza andare troppo lontano, fino a 5 anni fa...) era possibile ottimizzare i progetti (i costruttori intelligenti e lungimiranti l'hanno sempre fatto) cercando di personalizzare gli immobili in generale.

Cioè non solo fare la classica variante di personalizzazione ad hoc per l'acquirente, ma un lavoro precedente che già ottimizzasse gli spazi e la disposizione interna al meglio.
Spesso infatti i progettisti non si curano troppo della possibilità di arredare al massimo della potenzialità, si dimenticano la lavatrice, lavorano più adeguandosi alla struttura che al particolare di dove mettere i mobili...

Oggi chi vuole il nuovo, in genere, aspetta a comprare quando il prodotto è già finito, perchè vuole vederlo e perchè non si fida della fine lavori presunta, ma questo ha, dall'altro lato, lo svantaggio di non poter personalizzare...
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Si potrebbe essere ambizioso .... per l'acquirente.
Non posso non dire che la cosa la vedo di difficile applicazione. Attendere con delle pronotazioni che il progetto definitivo venga approvato non è certezza di vendita per il costruttore, è ad alto rischio, così come rimane l'incognita dell'eventuale volumetria che deve tramurarsi in tagli di appartamenti che tu definisci invenduti.
Tanto vale fare un progetto con appartamenti modulari, allora si, ci sta, ma studiare un progetto con già delle richieste specifiche questo potrebbe compromettere il progetto stesso.
 
M

marcellogall

Ospite
Nel corso delle assemblee condominiali è già estremamente difficile raggiungere un accordo su argomenti di poco conto e poco prezzo, figuriamoci cosa potrebbe accadere se un costruttore volesse esaudire i desideri di 15/20 famiglie elaborando i progetti che tengano conto di tutte le richieste: caos totale e tempi biblici, cioè mai. Già 2 futuri proprietari sono troppi.
La soluzione è una sola: acquistare una unità immobiliare completamente da ristrutturare e realizzarla secondo le proprie esigenze, sempre che la somma a disposizione sia sufficiente.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Anche comprarsi un vestito in negozio necessita di intermediari anche se non si vede.
Dal sarto la scelta diventa più costosa, come un marchio di alta moda...:occhi_al_cielo:
 

Daniele Rossi

Membro Attivo
Professionista
Si potrebbe essere ambizioso .... per l'acquirente.
Potrebbe essere ambizioso anche per l'AI.
Intendiamoci, certamente è un ruolo diverso e che sappia io mai percorso. Ma potrebbe dare una svolta al mercato.
C'è certamente una fetta di clienti, non saprei dire quanto grande ma ritengo sensibile, che ne usufruirebbe.
C'è un ruolo ed un business diverso per l'AI.
L'AI sarebbe colui che pilota il processo e non colui che viene chiamato (e spesso preso per il collo) alla fine del processo dal costruttore per vendergli gli appartamenti (praticamente il commesso del negozio di vestiti).
Sarebbe colui che sceglie quali e quanti vestiti comprare e di questi quanti su misura.
Il ruolo del costruttore sarebbe quello del sarto.
Certamente ci sono problemi grossi e tutti nuovi da districare per l'AI, che poi sono gli stessi che adesso districa il costruttore, ma anche proventi coerenti.
Il processo nel complesso assicurerebbe una migliore possibilità di vendita e quindi guadagni più certi o maggiori sia per l'AI che per il costruttore
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Parliamo di responsabilità ...... del buon fine dell'operazione in relazione ai tempi. Chi si assume la responsabilità del buon esito di un progetto. Il costruttore può assumersi oneri ed onori, rischio di impresa, l'agente immobiliare non può, almeno io non lo farei. Io mi limito a fare la mediazione, che è il mio ruolo, già oneroso in termini di promozione pubblicitaria e organizzazione.
 

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