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31/01/2013

Dal primo gennaio 2012 l'obbligo della certificazione energetica degli edifici in vendita o in affitto è legge anche in Italia, ma secondo un’analisi di Immobiliare.it, a un anno dall’entrata in vigore della norma, solo il 53% degli annunci di vendita e appena il 37% di quelli in affitto è in regola.

L’attestato di classificazione energetica (Ace) è uno strumento di trasparenza importante per il consumatore perché offre la possibilità di conoscere, prima ancora di acquistare l'immobile quanto incideranno i consumi energetici nella sua gestione.

“Quello che emerge dalla nostra indagine, – spiega Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – è che per evitare i costi della perizia, sovente si ricorre ad un’autocertificazione in classe G, pratica peraltro non legalmente valida né consentita, con l’intento di classificare realmente l’immobile solo all’atto del rogito; questo è espressione di una forte resistenza da parte dei proprietari che, scoraggiati dai lunghi tempi di vendita, sono disposti a spendere solo dopo aver trovato l’acquirente”.

Le parole di Giordano trovano conferma nei numeri: sugli oltre 60.000 annunci in mano ai privati presi in considerazione nell’analisi, solo l’11% ha una certificazione valida.

La percentuale sale al 46% per gli annunci gestiti da agenzie immobiliari indipendenti, al 58% per quelli gestiti da intermediari affiliati a grandi gruppi (dotati di sistemi di certificazione dalle sedi centrali) e addirittura al 97% per quelli proposti direttamente dai costruttori per i quali, però, la certificazione energetica è un obbligo fin dalla fase progettuale.

L’Ace viene redatto a seguito dell’analisi degli indici di prestazione energetica del sistema di raffrescamento, di riscaldamento e di produzione di acqua dell’immobile: un edificio classificato in buona classe energetica (A+, A e B) avrà elevata efficienza energetica e consumi più bassi, uno in classe G sarà molto più inquinante e comporterà costi di gestione più alti.

Secondo una stima del ministero dello Sviluppo economico, agli immobili presenti in Italia va imputato all’incirca il 35% dell'inquinamento prodotto nel Paese: questo perché 7 edifici su 10 sono stati realizzati prima del 1976, anno in cui fu firmata la prima legge sull'efficienza energetica.

Il dato, da solo, prova lo stato di arretratezza degli edifici italiani: considerando solamente gli immobili provvisti di Ace, appena il 30% si trova nelle tre migliori classi energetiche.

La percentuale di annunci con certificazione valida è molto diversa da Nord a Sud.

Il Trentino Alto Adige, da sempre molto attento alle tematiche green, può vantare ben l’80% di unità immobiliari certificate; a seguire si trovano il Veneto (62%), la Valle d’Aosta (58%) e la Lombardia (57%); agli ultimi posti di questa classifica la Puglia (24%), la Sicilia (23%) e la Basilicata, dove hanno un documento valido di attestazione dei consumi appena il 19% delle proposte.

“Se guardiamo alla domanda – continua Giordano – si notano alcune incongruenze.

Il 24% di chi cerca un immobile in vendita o affitto lo fa filtrando gli annunci in base alla classe energetica, ma spesso le attese non sono corrispondenti alla realtà italiana.

Il 59% dei potenziali acquirenti limita la sua ricerca agli immobili di classe A o superiore, ma nel nostro Paese la maggior parte delle case hanno una certificazione energetica compresa fra la D e la F”.


Posted by Monitorimmobiliare
 

sfn

Membro Attivo
Agente Immobiliare
eh mi sento in media...
circa la metà dei miei annunci hanno la classe energetica.
nesssuno la G politica però. o ha certificazione o no?
perchè solo meta?
eh perchè c'è chi è senza soldi e se non ha l'acquirente non lo fa, chi ha perso il lavoro, chi se ne frega, chi mi dice lo faccio fare e poi non lo fa mai..........
è la realtà..
in 1 anno credo che siano stati 2 forse 3 i potenziali acquirenti che mi hanno chiesto un immobile in che classe fosse...
 

Francesco Talotta

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
L'arte del risparmio energetico ed ambientale in Italia sulle case e' fermo al 16/18!
A Milano sotto la f non ci va nessun appartamento ed all'acquirente gliene può fregar di meno, tanto sono tutti o G o F.
Se raramente lo chiedono e solo per loro curiosità personale.

Gli ultimi 2 paragrafi dell'intervista sulle percentuali di chi filtra gli annunci per classe energetica e' una ******ate a dir poco colossale!!!!!!!!!!!
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
ulle percentuali di chi filtra gli annunci per classe energetica e' una ******ate a dir poco colossale!!!!!!!!!!!

Credo aumenteranno,... almeno nelle regioni dove è stata resa obbligatoria la contabilizzazione individuale: io ero favorevolissimo al principio. Ho avuto però l'amara sorpresa di constatare che alloggio in classe G, posto all'ultimo piano di condominio anni 60, con solaio sottotetto non isolato, aveva consumato l'70% in più degli appartamenti sottostanti.... Indirettamente quindi la contabilizzazione, oltre a comportamenti virtuosi riguardo ai consumi, forzerà indirettamente interventi di isolamento degli involucri.
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 novembre 2012, all’art. 2, comma 4, ha abrogato il paragrafo 9 dell’allegato A del DM 26 giugno 2009, riguardante l’autodichiarazione del proprietario. Tale provvedimento prevedeva, salva diversa disposizione regionale, che – per il caso di trasferimento a titolo oneroso di edifici realizzati o radicalmente ristrutturati in base a titolo richiesto precedentemente all’08/10/2005 – il proprietario, consapevole della scadente qualità energetica del suo immobile, potesse scegliere di ottemperare agli obblighi di legge in tema di certificazione attraverso un’autodichiarazionein cui affermava che l’edificio era di “classe energetica G” e i che costi per la sua gestione erano molto alti.
 

Francesco Talotta

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Credo aumenteranno,... almeno nelle regioni dove è stata resa obbligatoria la contabilizzazione individuale: io ero favorevolissimo al principio. Ho avuto però l'amara sorpresa di constatare che alloggio in classe G, posto all'ultimo piano di condominio anni 60, con solaio sottotetto non isolato, aveva consumato l'70% in più degli appartamenti sottostanti.... Indirettamente quindi la contabilizzazione, oltre a comportamenti virtuosi riguardo ai consumi, forzerà indirettamente interventi di isolamento degli involucri.
Tutto assolutamente vero e condivisibile, ma l'intervista parlava di statistiche consolidate con percentuali, peccato che ad oggi i portali non danno ancora l'alternativa di scegliere l'immobile per c.energetica, e che l'obbligo di pubblicarla ce da un anno non da 10, direi che e' stata un'intervista futurista ma che crea malainformazione, ad oggi le priorità son ben diverse.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Si, ma sarebbe anche utile, visto che vengono citati sempre (a sproposito) come fonte, sapere il campione e le metodologie usate nello studio, e avere accesso ai dati sintetici usati. Specie per esempio se la'affermazione "per evitare i costi di perizia" si una semplice deduzione dai vari "in attesa di certificazione" (che non copre da sanzioni) o da una intervista alle persone :) al di là del fatto che sia proprio così :D
 

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