A
Adricharlie
Ospite
Salve a tutti ,
intanto grazie a chi vorrà leggere questa mia domanda e potrà altresì darmi alcune delucidazioni al riguardo; questa è la prima volta che scrivo a questo forum, dopo averne letto di tutti i colori preferisco scrivere il mio quesito, soprattutto per orientarmi su cosa fare per risolverlo.
Il problema è questo, nel 2004 acquisto da una cooperativa un alloggio costruito in edilizia agevolata con contributo della regione lazio. Questo immobile a luglio 2004 mi viene assegnato in "affitto per 8 anni" e mi è stato rogitato a mio nome il luglio 2012 dove tra le altre coseviene indicato che il terreno dove sorge l'abitazione è di proprietà della cooperativa, il valore massimo dell'immobile da convenzione con il comune era di 137.000€.
Ora per problemi economici dovuti al divorzio, (avvenuto lo scorso agosto 2012 con la moglie e la figlia che sono andati in altro appartamento e c'è separazione dei beni e casa rimasta quindi a me),devo venderlo prima dei fatidici 5 anni dall'acquisto (ma non contano gli 8 anni precedenti?) e qui iniziano i problemi e le mie domande.
Nella richiesta alla regione Lazio "autorizzazione alla vendita o alla locazione di alloggi di edilizia residenziale agevolata (L 179/92 art. 20 e ss. mm. e ii.)", c'è scritto come già voi professionisti sapete
"Gli alloggi di edilizia residenziale, finanziati comunque con contributo pubblico, non
possono essere venduti o locati prima di cinque anni decorrenti dalla data di acquisto o
assegnazione.
Tuttavia, la vendita o la locazione può essere autorizzata dalla Regione qualora
sussistano gravi, sopravvenuti e documentati motivi. Per “gravi” motivi sono da
considerarsi quelli costituenti un grave disagio per la famiglia, per “sopravvenuti” quelli non
sussistenti al momento dell’acquisto o dell’assegnazione e per “documentati” quelli
comprovati con la certificazione richiesta dalla Regione".
Ma il punto che mi fa impazzire è questo!
Per quanto concerne la definizione di quinquennio si fa riferimento:
-per gli alloggi di cooperative edilizie e loro consorzi alla data del verbale di consegna-assegnazione di cui all'art.98 del T.U. di cui al R.D.1165/38. E in via subordinata, qualora manche il suddetto atto, alla data dell'atto pubblico di assegnazione dell'alloggio.
Ora questi due atti, che ho entrambi, differiscono tra loro di 8 ANNI!
Il primo mi è stato consegnato all'entrata nell'alloggio nel giugno 2004 il secondo è il rogito del luglio 2012!
Secondo questo documento, in teoria non dovrei chiedere nessun autorizzazione perchè i 5 anni sono belli che scaduti... giusto?
Il notaio quando ha visto questo è rimasto basito, ma mi ha consigliato di fare comunuqe la domanda alla regione Lazio per l'autorizzazione alla vendita secondo una delle condizioni previste:
"Stato di divorzio tra i coniugi e/o ricongiungimento di quota di diritto reale dell’alloggio
a favore del coniuge a cui è attribuito, per sentenza, il pieno godimento dell’alloggio a
seguito di sentenza definitiva di divorzio. Da documentare con provvedimenti
giurisdizionali"
Questo sarà poi solo il primo problema da affrontare, il prossimo sarà quello della convenzione del comune e del prezzo imposto...cosa che al momento dell'acquisto non mi avevo fatto sapere, no comment...solo al momento del rogito ne sono venuto a conoscenza
Grazie e scusate per la lunghezza del post
intanto grazie a chi vorrà leggere questa mia domanda e potrà altresì darmi alcune delucidazioni al riguardo; questa è la prima volta che scrivo a questo forum, dopo averne letto di tutti i colori preferisco scrivere il mio quesito, soprattutto per orientarmi su cosa fare per risolverlo.
Il problema è questo, nel 2004 acquisto da una cooperativa un alloggio costruito in edilizia agevolata con contributo della regione lazio. Questo immobile a luglio 2004 mi viene assegnato in "affitto per 8 anni" e mi è stato rogitato a mio nome il luglio 2012 dove tra le altre coseviene indicato che il terreno dove sorge l'abitazione è di proprietà della cooperativa, il valore massimo dell'immobile da convenzione con il comune era di 137.000€.
Ora per problemi economici dovuti al divorzio, (avvenuto lo scorso agosto 2012 con la moglie e la figlia che sono andati in altro appartamento e c'è separazione dei beni e casa rimasta quindi a me),devo venderlo prima dei fatidici 5 anni dall'acquisto (ma non contano gli 8 anni precedenti?) e qui iniziano i problemi e le mie domande.
Nella richiesta alla regione Lazio "autorizzazione alla vendita o alla locazione di alloggi di edilizia residenziale agevolata (L 179/92 art. 20 e ss. mm. e ii.)", c'è scritto come già voi professionisti sapete
"Gli alloggi di edilizia residenziale, finanziati comunque con contributo pubblico, non
possono essere venduti o locati prima di cinque anni decorrenti dalla data di acquisto o
assegnazione.
Tuttavia, la vendita o la locazione può essere autorizzata dalla Regione qualora
sussistano gravi, sopravvenuti e documentati motivi. Per “gravi” motivi sono da
considerarsi quelli costituenti un grave disagio per la famiglia, per “sopravvenuti” quelli non
sussistenti al momento dell’acquisto o dell’assegnazione e per “documentati” quelli
comprovati con la certificazione richiesta dalla Regione".
Ma il punto che mi fa impazzire è questo!
Per quanto concerne la definizione di quinquennio si fa riferimento:
-per gli alloggi di cooperative edilizie e loro consorzi alla data del verbale di consegna-assegnazione di cui all'art.98 del T.U. di cui al R.D.1165/38. E in via subordinata, qualora manche il suddetto atto, alla data dell'atto pubblico di assegnazione dell'alloggio.
Ora questi due atti, che ho entrambi, differiscono tra loro di 8 ANNI!
Secondo questo documento, in teoria non dovrei chiedere nessun autorizzazione perchè i 5 anni sono belli che scaduti... giusto?
Il notaio quando ha visto questo è rimasto basito, ma mi ha consigliato di fare comunuqe la domanda alla regione Lazio per l'autorizzazione alla vendita secondo una delle condizioni previste:
"Stato di divorzio tra i coniugi e/o ricongiungimento di quota di diritto reale dell’alloggio
a favore del coniuge a cui è attribuito, per sentenza, il pieno godimento dell’alloggio a
seguito di sentenza definitiva di divorzio. Da documentare con provvedimenti
giurisdizionali"
Questo sarà poi solo il primo problema da affrontare, il prossimo sarà quello della convenzione del comune e del prezzo imposto...cosa che al momento dell'acquisto non mi avevo fatto sapere, no comment...solo al momento del rogito ne sono venuto a conoscenza
Grazie e scusate per la lunghezza del post