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Mutui, le banche dicono no anche a chi ha un lavoro fisso e guadagna 4.000 euro al mese

Mercoledì, 11 settembre, 2013 - 08:10 pubblicato da team@idealista


Hai un reddito di 4mila euro al mese, un posto fisso e vuoi comprare casa? non è detto che la banca ti conceda il mutuo, anzi una su quattro te lo negherà. è questo il risultato di un'inchiesta di altro consumo condotta su 155 agenzie di 10 città. nel momento di chiedere un finanziamento neanche il posto fisso è garanzia di successo

L'avventura di Mario

"mario" quarentenne con lavoro a tempo indeterminato e stipendio da 4mila euro al mese si è recato in 155 agenzie bancarie di 10 città (bari, bologna, brescia, firenze, genova, milano, napoli, roma, torino e verona). la sua richiesta era per un mutuo di 240mila euro per la copertura dell'80% del valore della casa (pari a 300mila euro). la risposta del 26% dei contribuenti è stato un bel no secco

Alcuni isituti hanno considerato la richiesta troppo esosa perché normalmente concedono solo il 60,70% dell'importo. altre banche come la banca del mugello credito cooperativo e chianti banca hanno chiesto un garante, altre ancora non accendono un mutuo superiore ai dieci anni. ma c'è anche chi ha considerato troppo basso il reddito di mario. un caso a parte, l'agenzia di firenze dell'unipol banca che non ha voluto neanche ricevere l'aspirante mutuatario perché gli appuntamenti sono "solo per chi è già cliente"

Spread, polizze e pratiche scorrette

ma non sono solo i rifiuti a rendere difficile la vita di mario. gli istituti bancari applicavano uno spread medio del 3,58%, e si andava dai 2,5% della banca di verona al 6% del creval di milano
e che dire delle pratiche scorrette delle banche? l'80% degli istituti di credito ha messo come condizione per la concessione del mutuo l'apertura di un conto corrente presso la propria filiale, il 24% la sottoscrizione di una polizza vita venduta da loro. nessun rispetto poi per l'obbligo di consegnare due preventivi di operatori diversi per questo tipo di assicurazione. e c'è anche chi invece della polizza vita ha proposto una polizza incendio.

Ssei agenzie su dieci, inoltre, non hanno consegnato il modulo esis che seguendo standard europei consente di confrontare le offerte di mutuo delle diverse banche...
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Questo dato è allarmante perchè lascia intendere che per le banche la garanzia immobiliare (ipoteca) , è poco affidabile e sicura di fronte ad un momento di mercato dove i valori immobiliari prevedono un trend in discesa (colpa di gmp che ha influensato anche loro ) a fronte dell'ipotetico guadagno spread rispetto la durata del finanziamento.

erogare l'80% di mutuo su un valore immobiliare odierno , dove le previsioni ( leggendo i post di gmp :sorrisone: ) prevedono un calo dei prezzi di un ulteriore 25% fà sì che la garanzia immobiliare sia troppo labile e non congrua a fronte del capitale concesso ed erogato di mutuo.

Altro aspetto che le banche reputano negativo è il monoreddito (oggi c'è domani????) da quì può essere comprensibile e ritenuta lecita la richiesta di una polizza integrativa a copertura di perdita del posto di lavoro o premorienza del mutuatario.

Diciamo che in Italia si passa da un eccesso ad un altro.

Quello che è chiaro ed evidente è il fatto il mutuo per le banche attualmente non è un prodotto conveniente, meglio un prestito personale di importi minori ma aperto e proposto ad un pubblico molto più vasto , a tassi d'interesse maggiori rispetto ad un mutuo e con durata più limitata, ma sempre garantito anche se non con ipoteca, ma con fideiussioni personali (più o meno la stessa cosa anchè perche se sei nullatenente il prestito non te lo concedono )

Il problema è che si è dato troppo potere alle banche le quali vedono l'erogazione del credito solo come "vendere un prodotto per loro più conveniente" evitando e scoraggiando le richieste di mutuo immobiliare (prodotto oggi poco interessante anche a fronte dell' insoluto che è cresciuto in maniera esponeziale in questi ultimi anni.

Questa situazione , a mio avviso , non si risolve se non intervengano direttive politiche che obblighino le banche a destinare necessariamente ed obbligatoriamente , parte del loro capitale (teorico) per i mutui .
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Questo dato è allarmante perchè lascia intendere che per le banche la garanzia immobiliare (ipoteca) , è poco affidabile e sicura di fronte ad un momento di mercato dove i valori immobiliari prevedono un trend in discesa (colpa di gmp che ha influensato anche loro ) a fronte dell'ipotetico guadagno spread rispetto la durata del finanziamento.

erogare l'80% di mutuo su un valore immobiliare odierno , dove le previsioni ( leggendo i post di gmp :sorrisone: ) prevedono un calo dei prezzi di un ulteriore 25% fà sì che la garanzia immobiliare sia troppo labile e non congrua a fronte del capitale concesso ed erogato di mutuo.

Altro aspetto che le banche reputano negativo è il monoreddito (oggi c'è domani????) da quì può essere comprensibile e ritenuta lecita la richiesta di una polizza integrativa a copertura di perdita del posto di lavoro o premorienza del mutuatario.

Diciamo che in Italia si passa da un eccesso ad un altro.

Quello che è chiaro ed evidente è il fatto il mutuo per le banche attualmente non è un prodotto conveniente, meglio un prestito personale di importi minori ma aperto e proposto ad un pubblico molto più vasto , a tassi d'interesse maggiori rispetto ad un mutuo e con durata più limitata, ma sempre garantito anche se non con ipoteca, ma con fideiussioni personali (più o meno la stessa cosa anchè perche se sei nulla tenete il prestito non te lo concedono )

Il problema è che si è dato troppo potere alle banche le quali vedono l'erogazione del credito solo come "vendere un prodotto per loro più conveniente" evitando e scoraggiando le richieste di mutuo immobiliare (prodotto oggi poco interessante anche a fronte dell' insoluto che è cresciuto in maniera esponeziale in questi ultimi anni.

Questa situazione , a mio avviso , non si risolve se non intervengano direttive politiche che obblighino le banche a destinare necessariamente ed obbligatoriamente , parte del loro capitale (teorico) per i mutui .

Personalmente non vedo nulla di strano nell'articolo, si tratta di affidare mario per 240.000 euro, magari per 30 anni.
E' possibile che il 26% delle banche possano non accettare di affidare un single 40enne che con risparmi inferiori a 100.000 euro voglia comprare una casa da 300.000 euro.
La garanzia ipotecaria è fatto accessorio perchè se si arriva all'asta la banca ha già perso soldi.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
se chi ha un reddito fisso di 4.000 euro non riesce ad ottenere un mutuo siamo veramente messi male.
Non lamentiamoci della crisi se non vediamo nulla di strano in questo comportamento o meglio atteggiamento delle banche
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
se chi ha un reddito fisso di 4.000 euro non riesce ad ottenere un mutuo siamo veramente messi male.
Non lamentiamoci della crisi se non vediamo nulla di strano in questo comportamento o meglio atteggiamento delle banche

Ho scritto che non vedo nulla di strano che il 26% delle banche non lo finanzi, non che nessuna banca lo finanzia.
Mi sembra sostanziale la differenza.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Che ci sia credit crunch è palese, ma questo articolo è sensazionalistico, volutamente, e tipico di certa comunicazione che cerca traffico a scapito dello stesso tema (e settore) che la mantiene.
 

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