LUCIANOTADDEI

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ho necessità di vendere un magazzino/cantina ad un prezzo molto al di sotto del valore catastale che è di circa 15.000 €. acquistato 2 anni fa insieme ad altro immobile,il proprietario pur di vendere ha inserito nella vendita anche questo magazzino all'interno di un vecchio palazzo,il locale è spazioso ed è scavato tutto nella roccia ma non è fornito di accesso diretto dalla strada,bisogna entrare nel portone fare quattro scalini e poi scendere per accedere,quindi fa parte del condominio e rientra nei millesimi anche se la spesa è irrisoria, superfice di 65mq alto 4 metri, c'è acqua comunale (chiusa) ma non scarico (è sotto il livello stradale) a me non serve (ci pago solo l'IMU 180€ all'anno (altro immobile cat.c2) credo che il valore effettivo di mercato attualmente non sia superiore a 3.000 € posso venderlo a questo prezzo senza incorrere in controlli dall'agenzia delle entrate?
 

pippo63

Membro Attivo
Agente Immobiliare
L'unica soluzione (anche se non regala la certezza che l'ADE non contesti il valore) è quella di allegare al rogito una perizia asseverata in tribunale di un tecnico abilitato che dichiari che l'attuale valore di mercato del bene corrisponde a quanto andrete a dichiarare come valore di compravendita; naturalmente anche l'acquirente deve essere consapevole che la partita potrebbe non essere chiusa al momento del rogito notarile.
 

Miciogatto

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E decidere di pagare le imposte sul valore catastale?
Inserendo nell'atto tutte le considerazioni: pago al venditore il valore di mercato, decido di pagare le imposte sul valore catastale. In una discussione simile si suggeriva questo, se non erro.
 

angelo14

Membro Attivo
Privato Cittadino
E' incredibile, ma sembra che con gli ultimi regali del Governo Monti le rendite catastali siano aumentate al di sopra del valore reale degli immobili. Non solo: stagnano le vendite di appartamenti con prezzi di molto inferiori a due anni fa. Fare ricorso al catasto per fare abbassare le rendite catastali, si può?
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
L'unica soluzione (anche se non regala la certezza che l'ADE non contesti il valore) è quella di allegare al rogito una perizia asseverata in tribunale di un tecnico abilitato che dichiari che l'attuale valore di mercato del bene corrisponde a quanto andrete a dichiarare come valore di compravendita

a mio avviso dovresti dichiarare in atto a quanto lo vendi effettivamente e l'acquirente dovrà ( :confuso: ) pagare le tasse sul valore medio ricavato tra i valori minimo e massimo dichiarati dall'agenzia delle entrate in questo database:

http://wwwt.agenziaentrate.gov.it/servizi/Consultazione/ricerca.htm?level=0


è proprio da questo database che nasce il valore di contestazione dell'AdE, quindi sarebbe meglio pagarlo sin da subito, oppure quantomeno farlo conoscere all'acquirente.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
E decidere di pagare le imposte sul valore catastale?
Inserendo nell'atto tutte le considerazioni: pago al venditore il valore di mercato, decido di pagare le imposte sul valore catastale. In una discussione simile si suggeriva questo, se non erro.

In una discussione simile di parlava di locale commerciale... Nel caso di locale commerciale si parlava di pagare le tasse non sul valore catastale, ma su quello indicato dall'OMI (osservatorio del mercato immobiliare), in cui sono registrati i prezzi medi di compravendita (non so se reali o fittizi)... Lo paghi quanto ti pare ma le tasse le paghi su quel valore ricavato dall'OMI (il tutto deve essere approvato dal Notaio). Per una cantina/magazzino non so come funziona.
 

Tobia

Membro Senior
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