aggiornamento: siamo in una situazione kafkiana: qui a trento gli archivi sono tre, ma il certificato di agibilità non c'è in nessuno dei tre. Nell'archivio storico è stato trovato un certificato di agibilità del 1957, usato per un altro atto di compravendita ma che si riferisce ad una palazzo diverso dalla nostro! (16 appartamenti). Il nostro certificato non risulta. Ma questo sarebbe il meno: sia la banca, che eroga il mutuo all'acquirente, che il servizio casa provinciale che eroga il contributo per ristrutturare, pretendono il certificato di agibilità! Senza il quale, niente contributo provinciale e niente mutuo dalla banca (perché sostiene che l'app si deprezza notevolmente senza certificato). Ci siamo rivolti allora all'aministratore del condominio, che però ribatte che da parte sua e dei condomini non c'è nessuna intenzione di farlo. Dovremmo fare noi la certificazione di tutto lo stabile a spese nostre! Ma questo è assurdo. Ci troviamo legittimi proprietari di uno appartamento edificato dall'ente pubblico (a suo tempo riscattato), di cui non si trova il certificato di agibilità ed è perciò pressoché invendibile se non con gravi difficoltà, sia per chi vende ma soprattutto per chi compra e non ha ovviamente i soldi pronta cassa! Come se ne esce? Siamo molto demoralizzati...