ssimone75

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Intanto, come prima cosa, le puoi dare il diritto di abitazione, che non è nemmeno pignorabile ed è quindi sicuro per la sua tutela.

Non mi sembra una grande idea.
Se ho ben capito lui gli vuole dare il giusto, il diritto di abitazione (e l'usufrutto) sono diritti il quale valore quasi sicuramente adesso è nettamente superiore al prestito, poi questo valore (stimato) muta nel tempo (decresce).
Per restituire il giusto bisognerebbe che se si lasciassero avvenisse nel momento in cui il valore di questo diritto coincide con il prestito, fermo restando che se poi la signora non vuole restituire il diritto acquisito...
 

Rosa1968

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Agente Immobiliare
si certo ma avevo risposto ad una frase "dichiarare in atto la cifra x che provvederà a restituire nei termini seguenti e fare la scrittura privata".così facendo si mette un debito in atto che la banca non prende bene.
 

Avv Luigi Polidoro

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Ciao,
immagino che il mutuo non coprirà il 100% del valore dell'immobile, quindi volevo chiede a Hooded: come dividerete fra di voi le somme che corrisponderete senza mutuo? 50 e 50?
 

Hooded

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si certo ma avevo risposto ad una frase "dichiarare in atto la cifra x che provvederà a restituire nei termini seguenti e fare la scrittura privata".così facendo si mette un debito in atto che la banca non prende bene.

Oh scusa, avevo letto in fretta! :)
La mia idea era la scrittura privata[DOUBLEPOST=1405070953,1405070789][/DOUBLEPOST]
Ciao,
immagino che il mutuo non coprirà il 100% del valore dell'immobile, quindi volevo chiede a Hooded: come dividerete fra di voi le somme che corrisponderete senza mutuo? 50 e 50?

Dunque, il mutuo copre il 70% della casa.
La differenza la metterà lei, così come i soldi per le spese vive e la parziale ristrutturazione di cui la casa ha bisogno.
Poi ci saranno le rate del mutuo che graveranno su entrambi. Saranno appoggiate sul mio stipendio ma quando vivi insieme e tutti contribuiscono i soldi sono in comune e da quelli si provvede per il cibo, l'affitto, le spese eccetera; per questo ho pensato che 50/50 fosse giusto
 

Avv Luigi Polidoro

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Benissimo,
allora penso che la soluzione sia quella di una scrittura privata ove dichiariate che l'immobile è intestato a te soltanto fiduciariamente e che viene, in realtà, acquistato con denaro di entrambi e che entrambi ne sopporterete i futuri oneri relativi l'acquisto ed il mantenimento (pagamento del mutuo, tasse ed imposte). Nella stessa scrittura converrete che tu le trasferirai la quota del 50% di sua spettanza non appena lei te lo richiederà, previo rendiconto ed esecuzione dei conguagli per le spese sostenute. Sia la richiesta di ritrasferimento, sia quella di provvedere al rendiconto ed ai conguagli, dovranno essere inoltrate tramite raccomandata.
In poche parole, tu ti impegni a riconoscerle quel che è suo, entrambi vi impegnate a pagare il 50% di tutto e, attraverso il rendiconto, chi di voi ha speso di più potrà pretendere di fare i conguagli prima del passaggio di quota.
Naturalmente il tenore letterale specifico della dichiarazione dovrà essere redatto da un professionista (avvocato o notaio) cui dovrete rivolgervi.
La dichiarazione la firmerete in doppio originale ed ognuno di voi ne terrà uno.
Non dovrà essere nè registrata nè trascritta.
Con tale dichiarazione avrete una elevata forma di tutela, perché la tua compagna, in virtù di essa e dando prova di aver assolto agli oneri in essa indicati (richiesta di ritrasferimento e offerta di conguaglio), potrà ricorrere ad un giudice ed ottenere il trasferimento coattivo della quota di sua spettanza (sentenza ex art. 2932 cod. civ., quella che si usa per dare esecuzione ai contratti preliminari).
Nello stesso tempo, entrambi assumete obblighi reciproci (pagamento mutuo, in particolare, nonostante esso sia intestato solo a te).
Il limite di questa scrittura è che essa ha effetto soltanto fra voi e non nei confronti dei terzi: quindi la banca chiederà sempre e solo a te il pagamento del mutuo (per la banca questa scrittura è irrilevante) e tu, unico intestatario dell'immobile, potresti trasferirlo ad un terzo che acquisterà in buona fede (e quindi la tua compagna potrà chiederti il risarcimento per l'inadempimento, ma non potrà mai chiedere pretendere dal terzo il 50% dell'immobile acquistato).
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Buonasera a tutti,
sto per acquistare casa con la mia compagna, che ha una figlia, con cui vivo da otto anni (in una casa in affitto di cui ci siamo stancati di pagare inutilmente).
Abbiamo fatto domanda di mutuo ma per ragioni di reddito (lei lavora troppo saltuariamente per le banche) non è stato possibile cointestare il mutuo e abbiamo capito che cointestare la casa, al momento, è cosa improponibile per la banca, nonostante si possa teoricamente cointestare la casa e lei figurare come terza datrice di ipoteca..
In realtà alla banca non fa piacere avere una seconda intestataria di casa senza reddito ufficiale a cui non si possa cointestare il mutuo, quindi per avere la disponibilità della banca siamo "costretti" ad intestare la casa soltanto a me.
Io però vorrei tutelarla e garantirle la serenità che non perderà (in caso la vita vada diversamente da come siamo ora) la sua parte di casa, anche perchè la parte contante di differenza fra il mutuo e la compravendita la metterà lei e contribuirà sicuramente al pagamento delle rate del mutuo.

Come possiamo fare?

Vorremmo sposarci, dopo l'acquisto, ma la casa non rientrerebbe nella comunione dei beni essendo stata comprata prima del matrimonio.

Una scrittura privata?

Una donazione dopo l'acquisto?

Vi sarei grato se aveste dei consigli, grazie infinite.

Non riesco a capire quali problemi tu ti faccia, se ti sposi la casa coniugale è soggetta al diritto di abitazione per te e tua moglie oltre al fatto che Lei sarà tua erede.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
ma se si sposa dopo aver comprato la casa non cade in comunione! deve prima sposarsi e poi comprare.

Non è una questione di comunione dei beni ma di diritto abitazione che spetta al coniuge del de cuius[DOUBLEPOST=1405417849,1405417682][/DOUBLEPOST]Comunque puo' sposarsi e comprare
Il medico non dice che sia necessario prima comprare e dopo sposarsi[DOUBLEPOST=1405418013][/DOUBLEPOST]Oltre al fatto che il coniuge con figlio comunque vanta diritti patrimoniali ereditari ed in caso di separazione[DOUBLEPOST=1405418246][/DOUBLEPOST]sarò pessimista ma ho la sensazione che quello si debba tutelare è hooded
 

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