Marchiuz

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Buongiorno;

vi scrivo per avere chiarimenti in merito a una proposta di locazione tramite agenzia immobiliare.

In breve: per trovare un appartamento in cui vivere, mi sono rivolto a un'agenzia immobiliare. Scelto e visionato l'immobile, ho proceduto con l'agente a fare una proposta ai proprietari allegando alla stessa euro 250 come provvigione e firmando un contratto che in sostanza dice "il proponente lascia in carico euro 250 all'agenzia; tali 250 andranno al proprietario a titolo di caparra in caso di stipula di contratto o restituiti al proponente in caso contrario". Ora, otto giorni dopo dalla proposta ho purtroppo perso il lavoro; ho comunicato all'agente di non avere quindi più i presupposti per affittare una casa e di annullare la proposta. L'agente mi ha risposto, però, che il proprietario terrà i 250 euro perchè per legge (quale?) ne ha diritto nel momento in cui il proponente si tira indietro. Nel caso si fosse tirato indietro il proprietario, io avrei avuto diritto al doppio (?).

Vi chiedo: è vera questa cosa? Sul contratto di proposta che ho firmato non ne accenna minimamente, nè me lo avevano detto a voce. Non ho mai sentito una cosa del genere, nemmeno in precedenti immobili che ho affittato. C'è possibilità di rientrare dei 250 euro?

Ringraziandovi anticipatamente,

Marco.
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Se la proposta risultasse accettata, l'agente immobiliare potrebbe avere ragione.
In tutti i casi sarebbe utile verificare quello che hai effettivamente sottoscritto prima di esprimere un parere.
 

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