Carmine Romano

Membro Junior
Privato Cittadino
Firmo una promessa di vendita in data 1/07/2014, con versamento della caparra confirmatoria.
Viene regolarmente registrata dall'agente immobiliare in data 21/07/2014.
L'immobile oggetto della vendita risulta da atto notarile interamente intestato alla sig.ra Rossi in regime di separazione di beni.
Da visura catastale, alla data della registrazione del compromesso, risulta iscritta solo un'ipoteca derivante da concessione di mutuo.
La sig.ra Rossi è in fase di separazione dal marito; quest'ultimo venuto a conoscenza della firma del compromesso trascrive contro una domanda giudiziale per accertamento di diritti reali al fine di farsi riconoscere la proprietà dell'immobile, dichiarando di averlo pagato interamente lui.
Se alla data prevista per il rogito la domanda giudiziale risultasse ancora presente (in quanto di fatto marito e moglie non si sono accordati), la parte promissaria risulterebbe inadempiente, corretto?
Se inadampiente mi spetterebbe il doppio della caparra ma lei ha già dichiarato di non disporre della somma di denaro da risarcire, di non avere altri immobili e non ha un reddito da lavoro dipendente.
Quali azioni possono essere attivate per ottenere la somma che mi spetta?
In caso di mancato pagamento delle rate del mutuo la banca creditrice potrebbe arrivare a pignorare l'immobile. In caso dovesse accadere, la mia promessa di vendita pur essendo successiva all'iscrizione dell'ipoteca avrebbe ancora valore? :disappunto:
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Firmo una promessa di vendita in data 1/07/2014, con versamento della caparra confirmatoria.
Viene regolarmente registrata dall'agente immobiliare in data 21/07/2014.
L'immobile oggetto della vendita risulta da atto notarile interamente intestato alla sig.ra Rossi in regime di separazione di beni.
Da visura catastale, alla data della registrazione del compromesso, risulta iscritta solo un'ipoteca derivante da concessione di mutuo.
La sig.ra Rossi è in fase di separazione dal marito; quest'ultimo venuto a conoscenza della firma del compromesso trascrive contro una domanda giudiziale per accertamento di diritti reali al fine di farsi riconoscere la proprietà dell'immobile, dichiarando di averlo pagato interamente lui.
Se alla data prevista per il rogito la domanda giudiziale risultasse ancora presente (in quanto di fatto marito e moglie non si sono accordati), la parte promissaria risulterebbe inadempiente, corretto?
Se inadampiente mi spetterebbe il doppio della caparra ma lei ha già dichiarato di non disporre della somma di denaro da risarcire, di non avere altri immobili e non ha un reddito da lavoro dipendente.
Quali azioni possono essere attivate per ottenere la somma che mi spetta?
In caso di mancato pagamento delle rate del mutuo la banca creditrice potrebbe arrivare a pignorare l'immobile. In caso dovesse accadere, la mia promessa di vendita pur essendo successiva all'iscrizione dell'ipoteca avrebbe ancora valore? :disappunto:

Fai il rogito.
Che problema c'è..?

Se il marito avesse in mano anche una procura di vendita a lui conferita dalla moglie, che ha incassato il saldo non potrebbe farci nulla. Il trasferimento lo deve fare la moglie.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se alla data prevista per il rogito la domanda giudiziale risultasse ancora presente (in quanto di fatto marito e moglie non si sono accordati), la parte promissaria risulterebbe inadempiente, corretto?
si
Se inadampiente mi spetterebbe il doppio della caparra
si
In caso dovesse accadere, la mia promessa di vendita pur essendo successiva all'iscrizione dell'ipoteca avrebbe ancora valore? :disappunto:
Il tuo preliminare è stato registrato, non trascritto.
 

Carmine Romano

Membro Junior
Privato Cittadino
Grazie per i feedback. E' proprio cosi' ovvero una situazione paragonabile alla guerra dei Roses.
Marito e moglie sono in causa per questa domanda giudiziale (e ovviamente anche per altro...) e come correttamente specificato si dovrà attendere la cancellazione ordinata dal giudice.
La cancellazione potrebbe avvenire anche dopo la sentenza di 1° grado ?
La mancata trascrizione del preliminare è attribuibile ad un'inadempienza dell'agente immobiliare?
Considerato che per ottenere il doppio della caparra il mio unico appiglio è l'immobile della Sig.ra Rossi, in caso di pignoramento eseguito dalla banca mi sembra di intuire che perderei questa possibilità (considerato che lei non ha altro o per lo meno cosi' dichiara ).
In questi casi la banca, a fronte di un compromesso registrato, si rivolge in prima battutta alla parte promittente per verificare se ancora interessata all'acquisto o procede direttamente con la vendita all'asta?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Situazione complicata.

Non è detto che il giudice dia ragione al marito, se no tutti gli immobili che sono stati acquistati in separazione dei beni col consenso della legge sarebbero sotto scacco...

La mancata trascrizione del preliminare è attribuibile ad un'inadempienza dell'agente immobiliare?

La trascrizione non è obbligatoria ed è una scelta delle parti: va fatta dal notaio e costa quasi quanto un rogito, ragione per la quale pochi la fanno...
Certo che, nel tuo caso, sarebbe stata una scelta oculata.
Non vedo, però, responsabilità da parte dell'agente immobiliare.

In questi casi la banca, a fronte di un compromesso registrato, si rivolge in prima battutta alla parte promittente per verificare se ancora interessata all'acquisto o procede direttamente con la vendita all'asta?

Credo proprio che si rivolgerebbe al promittente acquirente...ma parliamo di tempi lunghissimi...
Prima la venditrice non dovrebbe pagare il mutuo per un bel pò...quindi ci sarebbero le reazioni della banca... non vedo un breve termine.

Hai parlato con il notaio ?
 

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