PyerSilvio

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PyerSilvio...esistono anche le persone leali, poi ci sono quelle commerciali che sanno che oggi si collabora sul mio appartamento e domani su quello dell'altro, poi esistono gli accordi scritti, basta sottoscriverne uno.
Non agitarti.
Del resto l'amico che ha scritto il 3D non ci ha chiesto se in senso assoluto è la cosa migliore, ma solo se è legale farlo.

Agitato io...?
Figuriamoci.

Io poi rispondevo al post di ab. Premettendo la risposta affermativa già per l'amico.
 

francesca7

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Si parla tanto di condivisione e poi se un agente immobiliare si da da fare per trovare al cliente la soluzione giusta, senza fargli fare giri a vuoto, senza fargli perdere tempo, senza fargli cercare decine di agenzie riuscendo a presentare cose di interesse si dice che scarseggia. E anche vero che il suo darsi da fare per accontentare il cliente gli può portare la brutta sorpresa che il secondo agente non appena conosce il cliente fa le scarpe al collega, (a me è successo) ma in questo caso siamo sempre li "onestà professionale" e bisognerebbe firmare un contratto di collaborazione che però sembra non esistere. Vorrei vedere quanti hanno tutto il territorio in vendita, tu Piersilvio hai spiegato perfettamente una realtà riscontrata in tanti che giudicano la collaborazione mancanza di acquisizione e di capacità. Io invece penso che un servizio condiviso e ben fatto possa portare bene a tutti anche se la provvigione ogni tanto è dimezzata, sempre se hai la fortuna di trovare colleghi onesti (cosa rara)
 

CheCasa!

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Può capitare che un'agenzia in una determinata zona disponga di pochi o addirittura di nessun immobile.

Questo non è necessariamente indice di incapacità o mancanza di professionalità.

Anzi, un agente immobiliare che si sia specializzato in una determinata zona, che abbia privilegiato la cura di un determinato territorio nel quale sia ritenuto leader a discapito di zone meno o poco trattate, potrebbe essere ugualmente un ottimo professionista.

Capita spesso inoltre che dopo aver fidelizzato il cliente, magari per avergli gestito la vendita di casa, quest'ultimo abbia piacere di volersi riferire a quel determinato agente per concludere il successivo acquisto.

Non conoscendo minimamente la zona di ricerca, meglio rivolgersi ad un collega fidato e collaborativo.
 

PyerSilvio

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Era una replica proprio a ciò che avevo scritto io, invece. Ma va bene, io del resto non sono un fanatico della collaborazione, ma si può fare senza alcun problema tra le persone giuste

..Ho riletto.
Vero hai ragione.
Io collaboro, o meglio sarebbe dire, collaborano con me, solo alcuni e selezionati colleghi.
Se mi capita, prima di rivolgermi io a loro, le provo tutte per avere il contatto diretto con la proprietà.
Se proprio il cliente vuole vedere quel pezzo che io non tratto e solo ammesso che io abbia già l'assegno del compratore in mano, ( ad esempio quando ti capita che non accettino una proposta e ti rimane in mano il cliente caldo) "mi abbasso" a rivolgermi ad altri.
Diversamente gli propongo quello che ho o in alternativa vado cercandogli quello che richiede.

Magari sbaglio, o pecco di presunzione, ma il mio "personale" codice deontologico mi vieta di rivolgermi ad altri per il reperimento di immobili.
 

PyerSilvio

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Si parla tanto di condivisione e poi se un agente immobiliare si da da fare per trovare al cliente la soluzione giusta, senza fargli fare giri a vuoto, senza fargli perdere tempo, senza fargli cercare decine di agenzie riuscendo a presentare cose di interesse si dice che scarseggia. E anche vero che il suo darsi da fare per accontentare il cliente gli può portare la brutta sorpresa che il secondo agente non appena conosce il cliente fa le scarpe al collega, (a me è successo) ma in questo caso siamo sempre li "onestà professionale" e bisognerebbe firmare un contratto di collaborazione che però sembra non esistere. Vorrei vedere quanti hanno tutto il territorio in vendita, tu Piersilvio hai spiegato perfettamente una realtà riscontrata in tanti che giudicano la collaborazione mancanza di acquisizione e di capacità. Io invece penso che un servizio condiviso e ben fatto possa portare bene a tutti anche se la provvigione ogni tanto è dimezzata, sempre se hai la fortuna di trovare colleghi onesti (cosa rara)

@francesca7 permettimi di darti una imbeccata e nel diffidare nella condivisione e di "pensare con la testa dei clienti".

Per la prima cautela non ho nessun dubbio, quando dici che hai avuto spiacevoli sorprese e cioè che un collega ti abbia fatto le scarpe.
..è un classico!

Sul secondo suggerimento necessita sottolineare il fatto che ciascuna delle parti debba tenere la posizione:

Tu proponi, vendi e tuteli.
Il cliente gira, guarda e sceglie.

Gira diverse agenzie..? Ma è chiaro che sia così!
Uno gira 4 negozi per trovare un maglione figuriamoci per trovare una casa.

Se pensi che, "poverino il cliente perde tempo"..
Prova a pensare al tempo e alle risorse che impieghi tu, inutilmente qualora dopo tutte le "carezze" e cure, che hai prestato al cliente, questo alla fine decide di comprare da altri.
Scommetto che ti è accaduto pure questo nevvero...?

Questo premesso, l'ho detto in diversi altri post e lo ripeto su questo, la provvigione, le commissioni etc.. sono l'ultima cosa a cui devi pensare.

L'obbiettivo è reperire la casa gradita al cliente e tutelarlo nelle fasi dell'acquisto.

Fatto ciò la provvigione vien da sè e il cliente, se hai lavorato bene, sarà contento di pagarti.
Quindi bisogna reperire case no pensare alle condivisioni.

Dico ciò perchè queste problematiche appena descritte, sono solo le marginali seccature, che possono accadere durante le condivisioni.

Ti è mai capitato di ritirare una proposta di acquisto e di non eseguire la vendita per negligenza dell'altro collega...?

Non c'è nulla di più odioso.

A me capitò di peggio.

Un mio cliente di quelli "d'oro" si rivolse a me per l'acquisto di una proprietà confinante con la sua.

Conoscevo il soggetto e la sua capacità di acquisto, per via di passati e buoni affari conclusi precedentemente.

Una vendita già fatta.
Molto più facile farla che non farla!

La casa in questione era in vendita da pochissimo, con due agenzie, in assenza di mandato.

Per velocità mi rivolsi ad uno dei colleghi che trattava la casa.

Raccolta la proposta (nota bene formulata senza manco vedere la casa) la portai al collega con l'assegno.
"Ti raccomando" gli dissi. "conto su di te"

Due ore dopo il collega perse l'assegno con tutto il portafoglio, mentre faceva jogging...

Quindi carabinieri e denunce di rito e il mio cliente venne a sapere della mia "manovra di condivisione".

Inoltre nei giorni successivi "le pratiche" di denuncia, la casa venne acquistata dall'altro confinante.

Oltre il danno la beffa..

La volta successiva che ci sentimmo, sua moglie mi riferì che, considerato quello che era successo, il commendatore preferiva concludere lì i nostri rapporti.

A nulla servirono le mie giustificazioni sul fatto che non fosse stata mia la responsabilità di quanto era accaduto.

Fu allora che decisi e promisi a me stesso.
Collaborazioni...?
Forse.
Tuttavia MAI se parte venditrice non la gestisco io.
 

PyerSilvio

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Può capitare che un'agenzia in una determinata zona disponga di pochi o addirittura di nessun immobile.

Questo non è necessariamente indice di incapacità o mancanza di professionalità.

Anzi, un agente immobiliare che si sia specializzato in una determinata zona, che abbia privilegiato la cura di un determinato territorio nel quale sia ritenuto leader a discapito di zone meno o poco trattate, potrebbe essere ugualmente un ottimo professionista.

Capita spesso inoltre che dopo aver fidelizzato il cliente, magari per avergli gestito la vendita di casa, quest'ultimo abbia piacere di volersi riferire a quel determinato agente per concludere il successivo acquisto.

Non conoscendo minimamente la zona di ricerca, meglio rivolgersi ad un collega fidato e collaborativo.


Io resto dell'idea di operare in un bacino preciso e circoscritto.
Ad esempio il bacino ove io opero è di circa 50 - 60 mila abitanti.
Sono composti da due cittadine confinanti e un paio di piccoli paesini anche questi ai loro lati confinanti.

Per me il resto è "fuoripiazza".

Io penso che se lavori a "macchia di leopardo" rischi di passare le giornate intere viaggiando in auto senza nulla concludere.

Inoltre stò alla mie regole :
Se non sei forte a casa tua come puoi esserlo a casa degli altri...?

Se il cliente si è fidelizzato, ma ricerca troppo lontano, e nonostante ciò abbia piacere a volersi riferire a quel determinato agente....

Bè se ha bisogno si arrangi.
 

CheCasa!

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Io resto dell'idea di operare in un bacino preciso e circoscritto.
Ad esempio il bacino ove io opero è di circa 50 - 60 mila abitanti.
Sono composti da due cittadine confinanti e un paio di piccoli paesini anche questi ai loro lati confinanti.

Caro Pyer,
quando io dico:
Anzi, un agente immobiliare che si sia specializzato in una determinata zona, che abbia privilegiato la cura di un determinato territorio nel quale sia ritenuto leader a discapito di zone meno o poco trattate, potrebbe essere ugualmente un ottimo professionista.

Diciamo un po' la stessa cosa.

Il problema è che non sappiamo se il collega collaborativo stia presentando immobili di altre agenzie perchè abbia deciso di dare una mano ad un suo cliente in un fuori-zona o perchè non abbia un immobile in croce... non trovi?

Bè se ha bisogno si arrangi.

Qualche volta ho la sensazione... magari mi sbaglierò... che tu voglia dipingerti peggio di quanto in realtà non sia.

Forse perché allergico ad un certo buonismo...

Pyer, ti auguro una Buona Pasqua, a te ed a tutta la tua famiglia... :ok:
 

francesca7

Membro Attivo
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Grazie piersilvio, le tue risposte sono sempre lucide e sicuramente vissute, dici tante verità, per molti versi hai ragione. Io spero sempre che come categoria si possa cambiare, collaborare e fare bene. Troppo idealista? Forse
 

PyerSilvio

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Grazie piersilvio, le tue risposte sono sempre lucide e sicuramente vissute, dici tante verità, per molti versi hai ragione. Io spero sempre che come categoria si possa cambiare, collaborare e fare bene. Troppo idealista? Forse

Pensa che ho appena messo giù il telefono con il titolare della T.casa...
Aveva chiamato una mia cliente dicendogli di avere il cliente per domani e che poi si sarebbe accordato con me..

Che coraggio.
 

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