Buona sera,
nel luglio scorso ho accettato e sottoscritto una proposta di acquisto della mia abitazione e ho ricevuto da parte dell'acquirente un assegno come caparra confirmatoria.
Ho incaricato il mio tecnico di redigere la relazione tecnica, come previsto, sicura che il mio immobile fosse in regola, dato che avevo realizzato importanti opere di ristrutturazione con relativa DIA nel 2003.
E' venuto fuori invece che ci sono delle difformità che risalgono, non al 2003, ma al 1968, anno in cui la casa è stata edificata per la mia famiglia.
Abbiamo quindi fatto richiesta di accertamento di conformità ai fini del rilascio della sanatoria.
L'ufficio tecnico del comune intanto mi ha inviato una comunicazione dove chiede "integrazione da parere" per ulteriore iter procedimentale ai fini dell'eventuale rilascio di provvedimento comunale (cito testualmente).
Visto che si sta avvicinando la data di scadenza entro la quale andare al rogito, 31 maggio, l'agenzia immobiliare e il compratore stanno sollecitando per andare dal notaio per il compromesso.
A questo stato delle cose è opportuno che si faccia questo compromesso, cosa rischio nel caso il Comune mi neghi la sanatoria? L'agenzia immobiliare mi rassicura dicendo che nella lettera ricevuta dal Comune si evidenzia, sia pure, "tra le righe", il parere favorevole. A me invece non sembra proprio. Come si può risolvere questa situazione? L'acquirente tra l'altro deve chiedere un mutuo per l'acquisto di prima casa. sarà opportuno rimandare tutto all'eventuale rilascio della sanatoria? Grazie!
nel luglio scorso ho accettato e sottoscritto una proposta di acquisto della mia abitazione e ho ricevuto da parte dell'acquirente un assegno come caparra confirmatoria.
Ho incaricato il mio tecnico di redigere la relazione tecnica, come previsto, sicura che il mio immobile fosse in regola, dato che avevo realizzato importanti opere di ristrutturazione con relativa DIA nel 2003.
E' venuto fuori invece che ci sono delle difformità che risalgono, non al 2003, ma al 1968, anno in cui la casa è stata edificata per la mia famiglia.
Abbiamo quindi fatto richiesta di accertamento di conformità ai fini del rilascio della sanatoria.
L'ufficio tecnico del comune intanto mi ha inviato una comunicazione dove chiede "integrazione da parere" per ulteriore iter procedimentale ai fini dell'eventuale rilascio di provvedimento comunale (cito testualmente).
Visto che si sta avvicinando la data di scadenza entro la quale andare al rogito, 31 maggio, l'agenzia immobiliare e il compratore stanno sollecitando per andare dal notaio per il compromesso.
A questo stato delle cose è opportuno che si faccia questo compromesso, cosa rischio nel caso il Comune mi neghi la sanatoria? L'agenzia immobiliare mi rassicura dicendo che nella lettera ricevuta dal Comune si evidenzia, sia pure, "tra le righe", il parere favorevole. A me invece non sembra proprio. Come si può risolvere questa situazione? L'acquirente tra l'altro deve chiedere un mutuo per l'acquisto di prima casa. sarà opportuno rimandare tutto all'eventuale rilascio della sanatoria? Grazie!