U

Utente Cancellato 67345

Ospite
Ciao a tutti,
Ho firmato una proposta di affitto 4+4. Ho richiesto all'agente immobiliare che nel contratto di affitto ci siano indicati 3 mesi di preavviso. Lei mi ha detto di si, che nei contratti mette sempre 3 mesi e la cedolare secca.
Su internet c'è scritto però che l'inquilino deve dare un preavviso di almeno 6 mesi al proprietario inviandogli una raccomandata A/R ed una motivazione grave.
I 3 mesi nel contratto sarebbero nulli?
Inoltre tale contratto ha una durata minima? Posso andare via dopo quanto tempo dalla stipula del contratto di locazione?
Perdonate la mia ignoranza in materia, ma poichè è la mia prima casa che prendo in affitto, ho timore che se non mi trovassi bene nel nuovo appartamento sarei "costretto" a non poter andare via.
Grazie
 

mf.gestimm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao, se nel contratto inserisci una clausola che deroga a quella del preavviso di mesi sei per gravi motivi sei tutelata (deroghi aggiungendo un punto al contratto prevedendo tre mesi di preavviso da comunicare con raccomandata senza specifica dei gravi motivi). Significa che in qualunque momento, senza addurre spiegazioni ma solo inviando la raccomandata col preavviso di tre mesi sei a posto. Quindi paradossalmente anche subito, non avresti così una durata minima da rispettare.
A meno che il locatore non ti chieda di inserire un punto specifico che lo preveda.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ciao, se nel contratto inserisci una clausola che deroga a quella del preavviso di mesi sei per gravi motivi sei tutelata (deroghi aggiungendo un punto al contratto prevedendo tre mesi di preavviso da comunicare con raccomandata senza specifica dei gravi motivi). Significa che in qualunque momento, senza addurre spiegazioni ma solo inviando la raccomandata col preavviso di tre mesi sei a posto. Quindi paradossalmente anche subito, non avresti così una durata minima da rispettare.
A meno che il locatore non ti chieda di inserire un punto specifico che lo preveda.
A parte la maleducazione imperante tale per cui molti inquilini se ne vanno quando a loro piace, il suggerimento di cui sopra non mi sembra adeguato e sufficiente.

La possibilità di risoluzione anticipata è un aspetto diverso dal periodo di preavviso, anche se ovviamente collegati.

Ritengo sia opportuno un articolo che espliciti chiaramente se sia concessa da parte del locatore la risoluzione anticipata, dietro preavviso, o no.
Ricordo comunque che il conduttore, per gravi motivi, può sempre per legge risolvere anticipatamente il contratto: e non ha solitamente difficoltà a indicarne qualcuno.
 

mf.gestimm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma è la stessa cosa che ho detto io Bastimento, mi sfugge il senso del tuo piccato intervento. Sono invece d'accordo con Bagudi, trovo che il 4+4 non risponda più alla domanda di un mercato che è ora più dinamico, non credo sia maleducazione quella degli inquilini che non rispettano le tempistiche di legge ma l'adeguarsi ad esigenze di lavoro e di vita meno stabili e più in movimento di quelle esistenti di quando la legge è stata pensata.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ma è la stessa cosa che ho detto io Bastimento, mi sfugge il senso del tuo piccato intervento.
Se è parsa una risposta piccata, me ne scuso: era sicuramente non nelle mie intenzioni.

Il senso provo a rispiegarlo:
1) Non c'è bisogno di specificare sul contratto che il conduttore può anticipare la disdetta, se ricorrono gravi motivi: ne ha diritto per legge.
2) Specificare un preavviso di 3 mesi invece di 6, significa solo accorciare la durata del preavviso, ma non implica che lo possa fare in qualunque momento senza gravi motivi: vuole dire solo che se vuole interrompere il rapporto alla scadenza naturale, deve dare il preavviso.
3) La possibilità di concedere la risoluzione anticipata mi pare sia un aspetto supplementare: e sono così cosciente delle mutate condizioni del mercato e della vita della gente, che non l'ho mai negata, comprese le locazioni commerciali. Al massimo pongo il vincolo di un limite minimo di permanenza di 12 mesi, per evitare opportunisti di passaggio.
4) Condivido il fatto della inattualità dei 6 mesi di @Bagudi: continuo a specificarla, nel pio tentativo di avere un deterrente che mi permetta di negoziare un compromesso accordandoci almeno sui tre mesi. Purtroppo con scarsi risultati, visto che il vezzo è spesso quello di interrompere pure il pagamento dei canoni, contando sulla cauzione.
5) A proposito di inattualità, pure la cauzione di 3 mesi oggi è una chimera: grazia chiederne 2; ed anche così spesso qualcuno se li riprende anzitempo interrompendo i canoni, alla faccia dei preavvisi, divieto di conteggiare cauzione in conto canoni.

Se una punta di irritazione traspariva, è appunto dovuta all'ormai consueta "ignoranza" di quanto si sottoscrive.
 

brina82

Oggi è il mio Compleanno!
Professionista
Se è parsa una risposta piccata, me ne scuso: era sicuramente non nelle mie intenzioni.

Il senso provo a rispiegarlo:
1) Non c'è bisogno di specificare sul contratto che il conduttore può anticipare la disdetta, se ricorrono gravi motivi: ne ha diritto per legge.
2) Specificare un preavviso di 3 mesi invece di 6, significa solo accorciare la durata del preavviso, ma non implica che lo possa fare in qualunque momento senza gravi motivi: vuole dire solo che se vuole interrompere il rapporto alla scadenza naturale, deve dare il preavviso.
3) La possibilità di concedere la risoluzione anticipata mi pare sia un aspetto supplementare: e sono così cosciente delle mutate condizioni del mercato e della vita della gente, che non l'ho mai negata, comprese le locazioni commerciali. Al massimo pongo il vincolo di un limite minimo di permanenza di 12 mesi, per evitare opportunisti di passaggio.
4) Condivido il fatto della inattualità dei 6 mesi di @Bagudi: continuo a specificarla, nel pio tentativo di avere un deterrente che mi permetta di negoziare un compromesso accordandoci almeno sui tre mesi. Purtroppo con scarsi risultati, visto che il vezzo è spesso quello di interrompere pure il pagamento dei canoni, contando sulla cauzione.
5) A proposito di inattualità, pure la cauzione di 3 mesi oggi è una chimera: grazia chiederne 2; ed anche così spesso qualcuno se li riprende anzitempo interrompendo i canoni, alla faccia dei preavvisi, divieto di conteggiare cauzione in conto canoni.

Se una punta di irritazione traspariva, è appunto dovuta all'ormai consueta "ignoranza" di quanto si sottoscrive.

Essere così "severi" da locatori secondo me non paga... Ho esperienze varie sia come conduttore che come locatore.

Da locatore di norma indico 6 mesi ma se il conduttore vuole meno, acconsento sempre. Se il locatore mi chiama stasera dicendomi che a fine Luglio se ne va, neppure mi incavolo e non pretendo mensilità in più... Ma forse sono troppo permissivo io. Comunque, ciò che interessa a me è che le persone paghino, il resto sono chiacchiere.

Da conduttore una volta stipulai un 4+4 con disdetta anticipata di 15gg senza gravi motivi (poi portati a 30gg)... Ci restai 6 mesi (me ne andai per motivi personali).
 

gabrieledecarlo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
salve vorrei delucidazioni in merito.
Ho acquistato un immobile di famiglia all'asta, era pesente un contratto di fitto intestato a mia mamma, (l'immobile era di mia mamma) siccome lei vive con il fitto di quest'immobile e quindi lo percepisce lei, ho lasciato tutto cosi, in pratica la casa e intestata a me e il contratto di fitto a mia mamma, a quali problemi posso incorrere?
Grazie
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto