eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Visto che @eldic vuole che si trovi una imperfezione, vediamo di accontentarlo....:^^:

... io sarei propenso a dire che che se uno lascia beni mobili ed immobili senza testamento, gli eredi legittimi erediteranno tutto in comunione. Per dividere le proprietà servirà un successivo atto di divisione presso un notaio, pagando ulteriori oneri e parcelle.

ecco questa parte mi interessa di più; fortunatamente per pura accademia.
diciamo che in eredità finisca un tot, variamente diviso tra beni di valore certo e perfettamente ripartibili (contanti o titoli) e altri di valore incerto e/o non facilmente divisibili (case, gioielli, sa dio che altro).
nell'ipotesi che gli eredi trovino un accordo tra loro che non necessariamente rispetti le quote, la successione va fatta comunque dal notaio?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
La successione, che dovrà elencare tutti i beni lasciati, la può compilare e presentare uno qualunque degli eredi. Idem per le volture sugli immobili. (bisogna sapere come compilare la modulistica) Ma tutto cade in comunione.
Il problema è invece la divisione. Perchè senza testamento, ogni erede legittimo partecipa alla comunione ereditaria pro indiviso: quando si vuole poi dividere, si dovranno mettere insieme delle quote che corrispondono al proprio diritto. E' qui che deve intervenire il notaio, alla medesima stregua di una compravendita, con le successive volture ecc se ci dividono degli immobili
Ovviamente non è obbligatorio che le quote siano realmente corrispondenti al diritto: basta che l'assegnatario le dichiari tali e le accetti. Tra l'altro di solito si cerca di dichiarare quote identiche per non dover pagare extra imposte sul plusvalore. Del resto come dicevi il valore degli immobili è un dato abbastanza soggettivo con ampi margini di valutazione. Diverso il caso dei contanti di conto corrente: li non si possono fare artifici.

Nelle divisioni, l'imposta minima si paga quando le quote sono equivalenti; se c'è discrepanza oltre un certo importo, chi prende più dello spettante nella successione , deve versare una imposta di registro maggiore, come se comprasse quella parte eccedente, invece che ereditarla.

p.s.: spiegazione molto alla buona, mi perdoneranno i tecnici del diritto: ma credo sia chiaro il senso.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
La successione, che dovrà elencare tutti i beni lasciati, la può compilare e presentare uno qualunque degli eredi. Idem per le volture sugli immobili. (bisogna sapere come compilare la modulistica) Ma tutto cade in comunione.
Il problema è invece la divisione. Perchè senza testamento, ogni erede legittimo partecipa alla comunione ereditaria pro indiviso: quando si vuole poi dividere, si dovranno mettere insieme delle quote che corrispondono al proprio diritto. E' qui che deve intervenire il notaio, alla medesima stregua di una compravendita, con le successive volture ecc se ci dividono degli immobili
Ovviamente non è obbligatorio che le quote siano realmente corrispondenti al diritto: basta che l'assegnatario le dichiari tali e le accetti. Tra l'altro di solito si cerca di dichiarare quote identiche per non dover pagare extra imposte sul plusvalore. Del resto come dicevi il valore degli immobili è un dato abbastanza soggettivo con ampi margini di valutazione. Diverso il caso dei contanti di conto corrente: li non si possono fare artifici.

Nelle divisioni, l'imposta minima si paga quando le quote sono equivalenti; se c'è discrepanza oltre un certo importo, chi prende più dello spettante nella successione , deve versare una imposta di registro maggiore, come se comprasse quella parte eccedente, invece che ereditarla.

p.s.: spiegazione molto alla buona, mi perdoneranno i tecnici del diritto: ma credo sia chiaro il senso.

Quindi in pratica se ci sono immobili e soldi è possibile accordarsi come meglio si crede tra eredi, basta dichiarare di aver in qualche modo rispettato le quote.

Se invece ci sono SOLO soldi, mettiamo 10k e 3 eredi (con quote mettiamo 50%, 25% e 25%), a quel punto è oggettivo il fatto che ciascuno prenderà rispettivamente 5k, 2,5k e 2,5k!

Perdonami, non ho ben capito come funziona il pagamento delle imposte... Potresti fare un esempio tipo il mio? :D
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Quindi in pratica se ci sono immobili e soldi è possibile accordarsi come meglio si crede tra eredi, basta dichiarare di aver in qualche modo rispettato le quote.

Se invece ci sono SOLO soldi, mettiamo 10k e 3 eredi (con quote mettiamo 50%, 25% e 25%), a quel punto è oggettivo il fatto che ciascuno prenderà rispettivamente 5k, 2,5k e 2,5k!

Perdonami, non ho ben capito come funziona il pagamento delle imposte... Potresti fare un esempio tipo il mio? :D
In caso di successione le imposte principali sono 3:
- la imposta successione vera e propria
- imposta ipotecaria
- imposta catastale.
(cui si devono aggiungere altri piccoli balzelli (bolli, oneri vari ed altre amene diciture, in relazione ai comuni e conservatorie interessate dagli immobili)

Sulla prima c'è una grossa franchigia, ed aliquote variabili in funzione del grado di parentela
Le ipocatastali sono calcolate sul valore catastale degli immobili, pesano per il 3%, salvo l'immobile sia prima casa per uno degli eredi (allora in misura fissa).


Per il dettaglio meglio riferirsi alla guida della AdE: che purtroppo non contempla gli ulteriori oneri richiesti per presentare la denuncia.
 

Allegati

  • Guida_Fisco_e_casa_Successioni_e_donazioni.pdf
    349,7 KB · Visite: 37

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto