Si la casa in effetti mi interessa però ho un po' paura di sorprese future quindi voglio muovermi coi piedi di piombo.Non ho ben capito cosa intendi con l'intervento dei donanti all'atto,intendi al rogito?Il donante è morto da meno di 10 anni.
 
Cmq pensavo di parlare con un notaio in modo da avere un consiglio su come procedere:a parte il mutuo,conviene ottenere una rinuncia scritta degli eredi prima ancora di firmare la proposta?O inserire nella proposta una clausola sospensiva riguardo la rinuncia?
 
Nella proposta va inserita oltre alla clausola x la condizione sospensiva al fine di ottenere il mutuo,impegno degli eredi a partecipare al rogito,Tuttavia di solito qualunque impegno non ha valenza per la banca,Il notaio ti dirà le stesse cose, è la banca che devi interpellare prima .
 
A quanto pare il donante è morto da quasi 10 anni (mancano un paio di mesi),leggendo ho trovato che:

Nel caso il donante sia deceduto da più di 10 anni:

in questo caso, secondo l’orientamento prevalente in tema di prescrizione, confermato anche dalle Sezioni Unite della Cassazione, il diritto ad agire in riduzione deve ritenersi prescritto per cui non vi è più alcun rischio per l’acquirente, perché le azioni di riduzione e restituzione non potranno più essere esercitate.
Pertanto se entro 10 anni dalla morte del donante non è stata trascritta la domanda di riduzione l’acquirente potrà acquistare l’immobile senza alcun timore.

Pensate sia sufficiente a fare una proposta in tranquillità o devo cmq tutelarmi in qualche modo?
 
Con i parametri che hai dato per il mutuo io andrei tranquillo, tu sai se sei solvibile e la richiesta è davvero bassa.
Mi preoccupa di più la donazione, io farei l'atto trascorso il termine dei 10 anni.
Le banche sono molto restie dinanzi alle donazioni.
 

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