Asia20009

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti. Vi scrivo perchè ho bisogno di un Vs parere.
Circa 2 settimane fa siamo diventati proprietari di un immobile, per l'acquisto del quale ci siamo avvalsi dell'intermediazione di un agente immobiliare. La trattativa inizia nel mese di Giugno e da allora abbiamo avuto più incontri con l'agente e i vecchi proprietari.
Nell'annuncio pubblicato dall'agente (di cui abbiamo anche copia cartacea) l'impianto di riscaldamento era descritto come "Autonomo". Alla prima visita all'immobile, i proprietari e l'agente ci comunicano che di fatto, in realtà, l'impianto è centralizzato (per cui le spese condominiali ammontano a ca 100 euro mensili) ma che in casa l'impianto è stato adeguato per diventare autonomo. Il proprietario e l'agente ci rassicurano sul fatto che dopo l'acquisto sarebbe bastato comunicare all'amministratore la nostra volontà di staccarci dal centralizzato, dato che già altri condomini lo avevano fatto. In effetti abbiamo verificato con un tecnico che fossero state fatte le modifiche necessarie. Il proprietario non si era staccato dal centralizzato perchè per lui non era necessario ma aveva fatto questo adeguamento perchè sapeva che prima o poi si sarebbero "staccati" tutti dal centralizzato. Poche settimane prima del rogito, abbiamo chiesto più volte all'agente e al vecchio proprietario di fissarci un appuntamento con l'amministratore, sia per conoscerlo che per comunicargli l'intenzione di staccarci...questo appuntamento non è stato mai preso per impegni dell'amministratore (a detta loro). Andiamo a rogito e dopo qualche giorno incontro un condomino al quale chiedo il numero dell'amministratore spiegandogli la mia necessità...al che la sorpresa! Nessun condomino si è staccato dal centralizzato...3 hanno espresso la volontà di farlo ma l'amministratore non ha ancora indetto l'assemblea per valutarne la fattibilità...oltretutto sembra che gli altri condomini abbiano espresso, in merito, parere negativo.
Ora, quello che vi chiedo è (avendo letto alcune sentenze della Corte di Cassazione): dal momento che se noi fossimo stati a conoscenza di queste spese avremmo fatto una proposta d'acquisto inferiore (visto che spenderemo 100 euro al mese di spese condominiali e non 30 come ci era stato detto), possiamo citare in giudizio l'agente e il proprietario per dichiarazioni diformi dalla realtàf? Perchè a noi sembra proprio che, in questo caso, ci sia stata la mala fede da entrambe le parti...soprattutto mi urta l'atteggiamento dell'agente, al quale abbiamo versato 8000 euro di provvigioni, per fare "anche" i nostri interessi...
Grazie in anticipo a chi risponderà.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Credo che tu sia stata ingenua e abbia sbagliato a non interpellare l'amministratore prima di firmare il rogito o quantomeno a non fare indicare direttamente sul rogito determinati passaggi (quelli riguardanti la faccenda da te solevata).

In mancanza di riscontri certi (autorizzazioni, verbali di assemblee condominiali ecc...) avresti dovuto rimandare la firma del rogito.

Non so fino a che punto l'agente sia stato a ocnoscenza della reale situazione (conoscenze da provare), perciò direi che eventuali danni e/o rimostranze dovrai prersentarle al venditore dell'immobile, avendo tra l'altro già stipulato.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Capisco perfettamente il tuo fastidio,ma credo che a cose fatte sia inutile cercare di chi è la colpa,ma focalizzarsi sulla soluzione del problema,se possibile.

Il distacco dal riscaldamento condominiale non è così facile come la norma sembra suggerire; è necessario che il richiedente prima di porre in essere il distacco, provveda a dare comunicazione agli altri condomini, per il tramite dell’amministratore , corredando l’informativa con la documentazione tecnica redatta da un tecnico abilitato, comprovante o meno l’esistenza dei presupposti che rendono possibile la rinuncia all’impianto di riscaldamento centralizzato.
L'amministratore a quel punto convoca l'assemblea,e i condomini,in quella sede, valutata la documentazione tecnica prodotta, potranno decidere nel merito ed autorizzare o meno il distacco, disporre per una ulteriore perizia come condominio, negare l’autorizzazione al distacco per assenza dei presupposti, condizionare il distacco all’accollo degli “aggravi” da parte del condomino che intende distaccarsi.
Se nessuno ha ancora deliberato in merito la vedo dura,poiché sarà difficilissimo dimostrare che non ci sarà aggravio di spesa per gli altri condomini .
È anche vero che,con l'introduzione del l'obbligo delle valvole termostatiche per la contabilizzazione del calore il riscaldamento condominiale è gestibile meglio dal singolo,che lo potrà usare solo quando ne ha necessità,pagando il giusto secondo il consumo.(rendendo quindi il distacco meno interessante e meno conveniente)
Purtroppo una "leggerezza " da parte vostra è stata quella di non chiedere direttamente all'amministratore,che era l'unico titolato a darti informazioni certe su
eventuali richieste già fatte.
Ora credo sia completamente antieconomico e quasi certamente inutile perseguire agente e venditore per danni.
In fonde se hai fatto controllare da un tecnico , quello che ti hanno detto sulla predisposizione autonoma dell'impianto era corretto.Hanno esagerato a far sembrar facile l'ok del condominio,ma anche quello era facilmente verificabile.
 

Annaluce

Nuovo Iscritto
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Salve a tutti. Vi scrivo perchè ho bisogno di un Vs parere.
Circa 2 settimane fa siamo diventati proprietari di un immobile, per l'acquisto del quale ci siamo avvalsi dell'intermediazione di un agente immobiliare. La trattativa inizia nel mese di Giugno e da allora abbiamo avuto più incontri con l'agente e i vecchi proprietari.
Nell'annuncio pubblicato dall'agente (di cui abbiamo anche copia cartacea) l'impianto di riscaldamento era descritto come "Autonomo". Alla prima visita all'immobile, i proprietari e l'agente ci comunicano che di fatto, in realtà, l'impianto è centralizzato (per cui le spese condominiali ammontano a ca 100 euro mensili) ma che in casa l'impianto è stato adeguato per diventare autonomo. Il proprietario e l'agente ci rassicurano sul fatto che dopo l'acquisto sarebbe bastato comunicare all'amministratore la nostra volontà di staccarci dal centralizzato, dato che già altri condomini lo avevano fatto. In effetti abbiamo verificato con un tecnico che fossero state fatte le modifiche necessarie. Il proprietario non si era staccato dal centralizzato perchè per lui non era necessario ma aveva fatto questo adeguamento perchè sapeva che prima o poi si sarebbero "staccati" tutti dal centralizzato. Poche settimane prima del rogito, abbiamo chiesto più volte all'agente e al vecchio proprietario di fissarci un appuntamento con l'amministratore, sia per conoscerlo che per comunicargli l'intenzione di staccarci...questo appuntamento non è stato mai preso per impegni dell'amministratore (a detta loro). Andiamo a rogito e dopo qualche giorno incontro un condomino al quale chiedo il numero dell'amministratore spiegandogli la mia necessità...al che la sorpresa! Nessun condomino si è staccato dal centralizzato...3 hanno espresso la volontà di farlo ma l'amministratore non ha ancora indetto l'assemblea per valutarne la fattibilità...oltretutto sembra che gli altri condomini abbiano espresso, in merito, parere negativo.
Ora, quello che vi chiedo è (avendo letto alcune sentenze della Corte di Cassazione): dal momento che se noi fossimo stati a conoscenza di queste spese avremmo fatto una proposta d'acquisto inferiore (visto che spenderemo 100 euro al mese di spese condominiali e non 30 come ci era stato detto), possiamo citare in giudizio l'agente e il proprietario per dichiarazioni diformi dalla realtàf? Perchè a noi sembra proprio che, in questo caso, ci sia stata la mala fede da entrambe le parti...soprattutto mi urta l'atteggiamento dell'agente, al quale abbiamo versato 8000 euro di provvigioni, per fare "anche" i nostri interessi...
Grazie in anticipo a chi risponderà.
Se questi accordi risultano sulla atto notarile puoi contestare al venditore le dichiarazioni che non corrispondono al vero e chiedere i danni per mancato rispetto degli accordi contrattuali. ..Ma se non c è scritto nulla dubito che puoi contestare qualcosa. Forse se tu avessi dei testimoni...diversamente non credo potrai fare nulla..
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Se questi accordi risultano sulla atto notarile puoi contestare al venditore le dichiarazioni che non corrispondono al vero e chiedere i danni per mancato rispetto degli accordi contrattuali. ..Ma se non c è scritto nulla dubito che puoi contestare qualcosa. Forse se tu avessi dei testimoni...diversamente non credo potrai fare nulla..

E vai!
Abbiamo un nuovo esperto e consulente!

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Ultima modifica di un moderatore:

Annaluce

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ma tu cosa vuoi? Non ho risposto a te...Mi pare
E vai!
Abbiamo un nuovo esperto e consulente!

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Ringrazio lo staff per aver rimosso le osservazioni scalinate di Emanuele. Le mie informazioni sulle responsabilità notarili vengono dalla lettura della argomento. ..che tutti possono fare!!! Le leggi non le faccio io!!!
 

Annaluce

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Privato Cittadino
Ma tu cosa vuoi? Non ho risposto a te...Mi pare

Ringrazio lo staff per aver rimosso le osservazioni scalinate di Emanuele. Le mie informazioni sulle responsabilità notarili vengono dalla lettura della argomento. ..che tutti possono fare!!! Le leggi non le faccio io!!!
Scalibrate....
 

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