Marikagio93

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Come già spiegato da @francesca63 , oggi difficilmente le banche concedono mutui per compravendite tra parenti. Per atto di fede, accettiamo questa situazione, e adeguiamoci. Altra cosa che devi evitare, se non te l'ha detto ancora nessuno te lo dico io, è la DONAZIONE. Donazione fa rima con punizione, perché compromette la commerciabilità futura dell'immobile, per vent'anni dalla data di donazione se il donante è vivente, oppure per dieci anni dalla data di morte del donante. Vendere un immobile ricevuto in donazione oggi è possibile ma è richiesta apposita polizza assicurativa, e comunque in situazioni familiari complicate, dove ci possono essere "legittimari pretermessi" (persone che avevano legittimo diritto a una quota, anche piccola, di tale donazione, e alle quali tale quota è stata di fatto negata, semplicemente ignorandole) che compiono azioni legali in futuro per ottenere economicamente ciò che loro spetta.

In sintesi:
- Tuo padre deve restare assegnatario della SOLA casa popolare, e la seconda casa deve tenersela al 100% sul groppone per massimo 30 giorni, dopodiché deve fare una REGOLARE VENDITA al figlio;
- Se non fa come specificato al punto precedente, e si tiene sul groppone due case (quella popolare e quella acquistata al 100% acquisendo a titolo oneroso le quote che gli mancano per arrivare al 100% di proprietà), rischia seriamente di vedersi REVOCARE L'ASSEGNAZIONE DELLA CASA POPOLARE, quindi attenzione.
Grazie mille, mi sembra una giusta soluzione!
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Grazie mille, mi sembra una giusta soluzione!

Prego, occhio a non perdere la casa popolare.
C'è gente a Roma che aveva paura di acquistare un semplice box (*) perché anche così aumenta l'ISEE e compromette l'assegnazione della casa popolare, quindi figurati risultando intestatari di una seconda casa...!
Evitate gli atti notarili di DONAZIONE come evitate la peste: costa come una regolare compravendita, dal punto di vista delle spese per l'atto, ma compromette fortemente la commerciabilità futura dell'immobile oggetto di donazione.

(*) A Roma un box può costare anche 100.000 Euro, a seconda della metratura, della posizione strategica, e del quartiere in cui si trova. Difficile che lascino la casa popolare a uno che ha fatto un rogito di acquisto comprandosi un box e pagandolo 100.000 Euro + IVA + notaio + agenzia.
 

francesca63

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L’unica cosa illogica che io vedo è che la banca concede mutuo per acquisto da persone estranee ma ti fa storie se i venditori sono imparentati con te...
La banca presta soldi per ricavarci un guadagno, non fa beneficenza.
Mi pare il minimo che possa decidere con quali regole prestarli.
Non hai risposto alla mia domanda; il suocero acquisterebbe con soldi suoi ?
 

francesca63

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Quindi la soluzione più saggia è acquistare le quote mancanti per avere il 100% della seconda casa, e nel giro di 30 giorni (giusto il tempo di aggiornare i registri immobiliari) fare una REGOLARE VENDITA con cui tale seconda casa viene venduta al figlio.
Due atti , con relative spese?
Tralasciando la questione “casa popolare”, se vuole che alla fine la casa sia del figlio, gli da direttamente i soldi per comprare le quote dei fratelli, e gli vende la sua a valore catastale.
Ma mi pare tutto molto mal pensato.
 

Marikagio93

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La casa popolare di mio suocero è stata assegnata lui 30 anni fa quando i criteri erano ben diversi da quelli ad oggi esistenti, lei crede che se noi avessimo potuto in qualche modo comprare in contanti come dice lei le quote avremmo chiesto in banca? Di come mio suocero intendi pagare i suoi fratelli non è sicuramente di mia pertinenza... ho semplicemente fatto delle domande e lei è intervenuta in maniera poco cordiale e soprattutto in maniera così arrogante!
 

Marikagio93

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Due atti , con relative spese?
Tralasciando la questione “casa popolare”, se vuole che alla fine la casa sia del figlio, gli da direttamente i soldi per comprare le quote dei fratelli, e gli vende la sua a valore catastale.
Ma mi pare tutto molto mal pensato.
Ah ed aggiungo ci abbiamo pensato all’eventualità di mettere vicino qualche risparmio delle famiglie per comprare casa e chiedere un minimo di mutuo ma la banca non accetta nemmeno il minimo del mutuo poiché L’acquirente vive attualmente insieme ad uno dei venditori
 

francesca63

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La casa popolare di mio suocero è stata assegnata lui 30 anni fa quando i criteri erano ben diversi da quelli ad oggi esistenti,
La casa popolare non dovrebbe essere per sempre; quando uno non ne ha più diritto, dovrebbe andare a vivere altrove, e lasciare la casa a chi ne ha il diritto ora.
Questo in generale, a prescindere dalla situazione di tuo suocero, che non conosco.
lei crede che se noi avessimo potuto in qualche modo comprare in contanti come dice lei le quote avremmo chiesto in banca?
Dove avrei scritto questa cosa ?
Come tutti quelli che non hanno risorse proprie, mi pare normale e lecito chiedere un mutuo; ma i criteri per concederlo li decide la banca.
Se non vi finanzia la casa dei parenti, potete sempre accendere un mutuo per comprare una casa diversa.
Se tuo suocero vi vuole aiutare, cosa apprezzabile, può vendere la sua quota della casa che ha con i fratelli, e darvi i soldi, o aiutarvi in altro modo.
Ti pare ?
ho semplicemente fatto delle domande e lei è intervenuta in maniera poco cordiale e soprattutto in maniera così arrogante!
Poco cordiale perché ho espresso la mia opinione, cioè che , se uno ha abbastanza soldi propri per comprarsi una casa, non dovrebbe stare in una casa popolare, destinata a chi ha dei requisiti specifici ?
Arrogante perché ?
Mi spiace se ti senti offesa, ma non sempre le risposte corrispondono a quello che si vuol sentire.
Oltre ai diritti, esistono i doveri, e le regole.
Io apprezzo molto tutte e tre le cose.
 

francesca63

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Ah ed aggiungo ci abbiamo pensato all’eventualità di mettere vicino qualche risparmio delle famiglie per comprare casa e chiedere un minimo di mutuo ma la banca non accetta nemmeno il minimo del mutuo poiché L’acquirente vive attualmente insieme ad uno dei venditori
Questo non è chiaro. Dove viva l’acquirente non dovrebbe contare.
 

Marikagio93

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La casa popolare non dovrebbe essere per sempre; quando uno non ne ha più diritto, dovrebbe andare a vivere altrove, e lasciare la casa a chi ne ha il diritto ora.
Questo in generale, a prescindere dalla situazione di tuo suocero, che non conosco.

Dove avrei scritto questa cosa ?
Come tutti quelli che non hanno risorse proprie, mi pare normale e lecito chiedere un mutuo; ma i criteri per concederlo li decide la banca.
Se non vi finanzia la casa dei parenti, potete sempre accendere un mutuo per comprare una casa diversa.
Se tuo suocero vi vuole aiutare, cosa apprezzabile, può vendere la sua quota della casa che ha con i fratelli, e darvi i soldi, o aiutarvi in altro modo.
Ti pare ?

Poco cordiale perché ho espresso la mia opinione, cioè che , se uno ha abbastanza soldi propri per comprarsi una casa, non dovrebbe stare in una casa popolare, destinata a chi ha dei requisiti specifici ?
Arrogante perché ?
Mi spiace se ti senti offesa, ma non sempre le risposte corrispondono a quello che si vuol sentire.
Oltre ai diritti, esistono i doveri, e le regole.
Io apprezzo molto tutte e tre le cose.
Lui ha il suo diritto della casa, visto che ogni anno presenta L isee e gli viene confermata l’assegnazione!
Sinceramente non so le sue possibilità economiche ne tantomeno L eventuale accordo che ha preso con i fratelli (i quali potrebbero anche chiedere una cifra irrisoria accessibile con un prestito)
Le mie domande sono sorte nel momento in cui stiamo veramente da mesi per risolvere questa situazione e visto il mutuo negato e le difficoltà burocratiche; un consulente di banca ci propose di far acquistarla a mio suocero ma prima di inoltrarmi di nuovo in qualche altra situazione complicata mi sono voluta confrontare con persone che magari avessero potuto aiutarmi
 

francesca63

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Privato Cittadino
Sinceramente non so le sue possibilità economiche ne tantomeno L eventuale accordo che ha preso con i fratelli (i quali potrebbero anche chiedere una cifra irrisoria accessibile con un prestito)
Prima di fare ipotesi , allora sarebbe meglio sedersi a tavolino, e approfondire la questione seriamente.
Quanti soldi vogliono i fratelli di tuo suocero ?
Siete certi che siano interessati a vendere ?
Quanti soldi potrebbe mettere tuo suocero per aiutarvi ?
Sarebbe disposto a mettere lui i soldi, per intestare la casa al figlio ?
Il tuo compagno ha altri fratelli ?
Senza un’analisi seria e completa della situazione, mi pare che vi stiate arrovellando per niente.
Capisco che, se non sei pratica, ti sembra tutto complicato: ma in ogni caso si deve partire dalle informazioni, che devono essere esaustive e chiare.
 

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