emala

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti,
allora da luglio il rogito di compravendita deve prevedere che la situazione di fatto (quella che effettivamente si vede) di un immobile sia esattamente uguale a quella che figura in catasto (piantina catastale) pena la nullità dell'atto. Spesso però la situazione all'ufficio tecnico del comune che a suo tempo aveva concesso il permesso di costruire è differente da quella catastale. Che fare quindi? Aggiornare la situazione catastale per conformarla a quella comunale ed a lavori ultimati, stipulare quindi il rogito?
Grazie per l'attenzione
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
se ci sono solo modifiche interne basta una comunicazione in sanatoria con elaborati progettuali asseverati da un tecnico e pagare la somma di 258€ come sanzione.

saluti
 

ma70

Nuovo Iscritto
se ci sono solo modifiche interne basta una comunicazione in sanatoria con elaborati progettuali asseverati da un tecnico e pagare la somma di 258€ come sanzione.

saluti

solo 258 € dipende dal comune, il minimo sapevo 516,00 da testo unico + costo del geometra e diritti segreteria
il comuna da il permesso x i lavori, si fanno, dopo si accatasta e tutto deve corrispondere, solo l'aggiornamento catastale è una buffonata fiscale che solo quattromonti poteva pensare
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Spesso però la situazione all'ufficio tecnico del comune che a suo tempo aveva concesso il permesso di costruire è differente da quella catastale

In realtà la cosa importante da fare è uniformare la planimetria catastale a quella comunale e SOPRATTUTTO allo stato di fatto dato che spesso le tre cose non coincidono.
A questo punto le strade che si aprono sono diverse ed è necessario interpellare un tecnico.
 

dandindon

Membro Attivo
Professionista
Il problema + grosso che sto incontrando è che gli uffici tecnici bocciano la planimetria della DIA/CIL in sanatoria perchè le dimensioni degli ambienti nella realtà sono inferiori a quanto stabilito da regolamento edilizio.
Esempio tipico sono le cucine trasformate in camere ma inferiori a 9 mq o ripostigli con finestra che da regolamento non possono esistere.
In tali casi sono costretto a far fare dei nuovi interventi edilizi per riportare gli appartamenti sebbene già ristrutturati alla conformità edilizia prima ancora che a quella catastale.
A voi succede lo stesso o la situazione è delirante solo a Roma???
 

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