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Utente Cancellato 4239

Ospite
Non so se il notaio abbia l'obbligo di questa dichiarazione. E' evidente che in questo caso non ci poteva essere perché si trattava di genitori e figlio. Il tutto è venuto a galla da qualche giorno, dopo la morte del papà. Ho avuto l'accesso al conto e ho visto la mancanza della riscossione degli assegni. Conoscendo le persone non è stata una sorpresa!
 
M

marcellogall

Ospite
Non so se il notaio abbia l'obbligo di questa dichiarazione. E' evidente che in questo caso non ci poteva essere perché si trattava di genitori e figlio. Il tutto è venuto a galla da qualche giorno, dopo la morte del papà. Ho avuto l'accesso al conto e ho visto la mancanza della riscossione degli assegni. Conoscendo le persone non è stata una sorpresa!
Siamo alle solite. Uno smaccato favoritismo dei genitori a favore di un figlio.
Tutto facilmente riparabile. La legge italiana consente ad un erede che si ritenga leso nei suoi diritti di fare richiesta di collazione del patrimonio del de cuius. In questo caso sarà facile dimostrare che si è trattato di una donazione camuffata da vendita (mancato incasso degli assegni) e non ci saranno difficoltà a far rientrare tale bene nell'asse ereditario.
E sconsolante constatare che esistono molti genitori convinti di vivere ancora nei tempi passati, quando l'eredità veniva trasmessa in toto al 1° figlio maschio.
 

fejolada

Nuovo Iscritto
scusate se mi intrometto in questa discussione, sto per fare una operazione simile a questa, comprerò l'immobile dei miei genitori (ma davvero però) cioè li paghero veramente anche perché con i soldi loro acquisteranno a loro volta un immobile.
Nell' atto è quindi meglio prevedere che il pagamento sia effettuato tramite assegno circolare, premetto che sto chiedendo un mutuo.

Grazie
Fabrizio
 

Gerardo Paterna

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ho un dubbio sulla regolarità di quanto vi racconto.
Il 28.12.2009 una persona compra dai genitori un immobile. Al rogito consegna ai venditori due assegni bancari di euro 60.000 e 120.000 circa. Nell'atto il notaio scrive "Il prezzo è stato pagato dalla parte acquirente alla parte venditrice mediante assegno bancario non trasferibile n.... di Euro...e assegno bancario non trasferibile n..... di Euro....
Io sono la sorella del compatore e so che questi assegni non sono mai stati incassati.
A mio parere emettere un assegno bancario significa emettere un mezzo di pagamento e non pagare.
Sarà valido quel contratto di compravendita? Cosa ne pensate?

Ciao Primavera,

a prescindere da ciò che si può leggere nei comportamenti e le deduzioni che si possono trarre, la vicenda è normata in modo "freddo" dalla legge.

Anche se solitamente il saldo prezzo viene effettuato attraverso assegni circolari o bonifico nulla può impedire che lo stesso sia effettuato anche con assegni bancari. La responsabilità dell'incasso dell'assegno bancario o dell'assegno circolare è a carico del venditore che può, paradossalmente, anche non effettuarlo.

Inoltre le norme citate su eredità e quant'altro (qualcuno ha parlato anche di "De Cuius") non possono applicarsi in quanto i soggetti sono ancora vivi (da quello che pare). Tieni presente che i tuoi genitori possono vendere tutti i beni ed il ricavato darlo in beneficenza o spenderselo in crociere intorno al mondo. E' nel loro diritto.

Tuttavia il sospetto di finta vendita mi pare ampiamente giustificato.
Si è voluto evitare di effettuare una donazione che è un istituto giuridico attaccabile anche dopo la morte di chi dona attraverso la collazione (già citata), che reimmette i beni donati in asse ereditario.

Il consiglio che mi sento di darti è chiedere un parere tecnico ad un buon legale per capire se un'eventuale ricorso al tribunale ordinario è sostenibile, i tempi ed i costi relativi (anche in termini emotivi...ma questo devi valutarlo tu).

In bocca al lupo!
 
M

marcellogall

Ospite
Caro Paterna, ho parlato del "de cuius" perchè, come afferma Primavera il 20/01 alle ore 15,43, il padre è recentemente deceduto ed è stato possibile controllare l'estratto conto bancario.
 
U

Utente Cancellato 4239

Ospite
Caro Paterna, ho parlato del "de cuius" perchè, come afferma Primavera il 20/01 alle ore 15,43, il padre è recentemente deceduto ed è stato possibile controllare l'estratto conto bancario.

E' vero il papà è deceduto il 2.1.2011 e quindi io ho potuto avere l'estratto conto bancario.
Non mi è chiaro cosa c'entri in questa discussione la frase di Paterna "...i tuoi genitori possono vendere tutti i beni ed il ricavato darlo in beneficenza o spenderselo in crociere intorno al mondo. E' nel loro diritto".
Nessun ha pensato di mettere in dubbio questo diritto. Non è un diritto di un genitore invece donare un immobile a un figlio sottraendo la quota di legittima a un altro!
 

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