PatrickDB

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Ci sono alcuni elementi nel modo in cui il notaio manipola la questione del pagamento.

Quando ho avuto la conversazione con il Membro del Consiglio Direttivo regionale dei Notai mi ha detto due cose:
1. il notaio cercherà di risolvere la questione con la banca in questione - il notaio gestando il mio caso mi ha inviato all' Agenzia immobiliare
2. lei sapeva di un sacco di problemi con gli acquirenti francesi di proprietà italiana

Quando i notai sono, infatti, sapendo che ci sono problemi e un notaio non contatta la banca, la domanda è: perché?

Suppongo è bisogno d'avere un'indagine. Questi notai italiani sanno quando l'acquirente non può pagare, e non hanno nemmeno detto a l'acquirente straniero d'aprire un conto corrente bancario italiano (come il mio notaio non ha fatto), ci sarà dichiarato un inadempimento da quel notaio. Il venditore ha diritto alla caparra e l'Agenzia Immobiliare ha diritto alla sua percentuale della vendita. L'agenzia può vendere la casa di nuovo e riceve un altra volta la sua percentuale...

Questo porta le cose ad un livello completamente nuovo.

Questo non è più il diritto civile.
 

PatrickDB

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E' stato inoltre deciso che, pur in presenza dell'esonero predetto, il notaio comunque è responsabile quando anche avesse avuto il semplice sospetto dell'esistenza di formalità pregiudizievoli (Cass. Civ., Sez. III, 15726/10).

Il notaio sa la proposta d'acquisto non sarà valide.

negligenza o imprudenza, cioè alla violazione del dovere della normale diligenza professionale media esigibile ai sensi del II comma dell'art. 1176 cod. civ., rispetto alla quale rileva anche la colpa lieve, essendo inapplicabile l'art. 2236 cod. civ. (cfr. Cass. Civ. Sez. III, 5946/99).

Inoltre, come statuito dal Supremo Collegio, la funzione del notaio non si esaurisce nella mera registrazione delle dichiarazioni delle parti, ma si estende all'attività di consulenza (ad esempio circa le modalità di perfezionamento di una cessione di credito derivante da un appalto pubblico: Cass. Civ. Sez. III, 14450/06), anche fiscale, nei limiti delle conoscenze che devono far parte del normale bagaglio di un professionista che svolge la sua attività principale nel campo della contrattazione immobiliare. Rientra, dunque, negli obblighi del notaio, ai sensi dell'art. 1176 cod. civ. , prestare alle parti adeguata assistenza fiscale, informandole dell'esistenza in loro favore di eventuali esenzioni fiscali. In assenza di tale informazione, il notaio risponde nei confronti del cliente per il danno da quest'ultimo subito in conseguenza della mancata fruizione dei benefici fiscali, sempre che non sia possibile per il contribuente ottenere la restituzione dell'imposta pagata in eccedenza (cfr. Cass. Civ. Sez. II, 309/03 ). Si pensi anche alle conseguenze afferenti alla richiesta di applicazione, effettuata in un atto di compravendita, dell'imposta di registro in base alla richiesta ex art. art.12 D.l. 70/88 di attribuzione della rendita catastale non ancora attribuita all'unità immobiliare oggetto della negoziazione: è stato deciso al riguardo come il notaio debba occuparsi della relativa istanza o quantomeno rendere edotte le parti della rilevanza del relativo procedimento (Cass. Civ. Sez. II, 7857/08). Addirittura ci si è spinti fino a ritenere responsabile il notaio per non aver avvisato il cliente delle conseguenze relative all'indicazione di dati non veritieri o non plausibili in riferimento al computo dell'INVIM, imposta ormai non più in vigore (Cass. Civ., Sez. II, 26369/2014). V'è tuttavia di più: quand'anche il notaio non avesse tenuto una condotta negligente, come nel caso in cui le parti, debitamente consigliate da commercialisti, avessero instato per l'assoggettamento ad IVA del corrispettivo di una vendita mentre l'Ufficio avesse reputato piuttosto applicabile l'imposta di registro, comunque a di lui carico l'Ufficio potrebbe emettere avviso di liquidazione dell'imposta principale (CTR Firenze, Sez. V, 2455/2014).

i compiti?

continuo?

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PatrickDB

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A tal fine occorre fare riferimento ai precetti imposti non già dalle norme di cui al codice civile, bensì a quelle che si ritraggono dal c.d. codice deontologico (approvato dal CNN con deliberazione 2/56 del 5 aprile 2008 pubbl. su G.U. 30 luglio 2008), che viene a disciplinare gli specifici aspetti della professione notarile. La violazione di tali precetti espone il notaio alle sanzioni disciplinari di cui alla legge notarile, sanzioni che possono assumere una pregnanza notevole, giungendo fino alla sospensione dalla professione o alla destituzione nei casi più gravi. Per tale via risulta possibile sanzionare comportamenti che, altrimenti, non potrebbero rinvenire una reazione adeguata per effetto della tutela, comunque concorrente, offerta dall'apparato codicistico. E' stata, ad esempio, reputata come contraria al decoro della classe notarile la condotta del notaio che trattenga senza giustificazione denaro o documenti di terzi (Cass. Civ., Sez. VI, 11791/11). Va peraltro rammentato che l'eliminazione delle tariffe minime come elemento vincolante operata dalla c.d. "legge Bersani" (l.248/2006) non rende passibile di sanzione disciplinare il notaio che pratichi sistematicamente onorari inferiori rispetto a quelli indicati dal Consiglio notarile di appartenenza (Cass. Civ., Sez. II, 3715/13). Il problema, caso mai, è quello della qualità della prestazione notarile, dal momento che la prassi di indiscriminati ribassi della parcella può ben essere l'indice di una frettolosità e superficialità della condotta professionale contraria agli obblighi minimi di diligenza (Cass. Civ., Sez. II, 9793/13).
 

PatrickDB

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Consiglio Nazionale del Notariato del 2008
TITOLO I Della condotta - CAPO I Della vita pubblica e privata - SEZIONE I Dei valori sociali
1. Il notaio deve conformare la propria condotta professionale ai principi della indipendenza e della imparzialità evitando ogni influenza di carattere personale sul suo operare ed ogni interferenza tra professione ed affari. Ugualmente egli deve nella vita privata evitare situazioni che possano pregiudicare il rispetto dei suddetti principi.
 

ludovica83

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Il notaio sa la proposta d'acquisto non sarà valide.





i compiti?

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Hai letto prima di postare? Si parla di fisco italiano, della consulenza sulla parte fiscale... non se il suo cliente ha aperto o non aperto il conto, visto che ha fatto un bonifico prima e ora dice di non poterlo + fare.
Ma anche su questo ti è venuto in contro, trovandoti la soluzione alternativa.
 

ludovica83

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TITOLO I Della condotta - CAPO I Della vita pubblica e privata - SEZIONE I Dei valori sociali
1. Il notaio deve conformare la propria condotta professionale ai principi della indipendenza e della imparzialità evitando ogni influenza di carattere personale sul suo operare ed ogni interferenza tra professione ed affari. Ugualmente egli deve nella vita privata evitare situazioni che possano pregiudicare il rispetto dei suddetti principi.
E dove non è stato indipendente? E in che modo ha interferito la sua vita privata con te?
Lo accusi di non essersi occupato di un futuro testamento, ma il notaio con la frase che va ad inserire già ti tutela perché con la "trascrizione dell'accettazione dell'eredità" il nuovo erede potrà agire solo contro l’erede fittizio.
Quindi il notaio ha fatto il suo lavoro. Poi se tu non capisci, il notaio al rogito legge tutto il documento davanti le parti e apporta anche migliorie dove necessarie
condivise... e spiega e rispiega quanto viene riportato nel documento.

Se hai questo notaio, probabilmente dato dall'agenzia è perché TU non ti sei procurato il notaio, prima dello scadere del contratto.
Quindi per permetterti di onorare il tuo contratto....
 
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ludovica83

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Questo leggilo bene... perché serve a te...
si dice:
.... "che trattenga senza giustificazione denaro o documenti di terzi (Cass. Civ., Sez. VI, 11791/11)"

Se il notaio prendeva i tuoi soldi, allora si che avrebbe avuto un problema.
E sei tu stesso ad averlo postato....
 

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