Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
scelta 2)
ci costruisco sopra, sempre a costo totale di 1.000, 16 appartamenti "onesti" che cercherò di vendere a 100 cadauno: alla fine avrò una perdita di 200, ma sempre inferiore alla minusvalenza di 300 causata dal terreno; sopratutto avrò finalmente svincolato gli 800 male investiti.
L'aritmetica è corretta: il ragionamento discutibile: Perchè è certo che così facendo ti esponi per ulteriori 1000, che nella realtà sono ben più di mille. (Una volta si diceva che il terreno non superava il 30% del costo totale). In certi casi è consigliabile la 3° soluzione: disfarsi del terreno, perdita limitata quantificabile, senza ulteriori rischi.
Diventa inaccettabile perchè spesso non sistema il debito, e quindi la perdita non risolve il problema, e se devi fallire, meglio fallire per 5 milioni che per 200k. ;)
Ecco: con un pò di pelo sullo stomaco, questa potrebbe essere una soluzione più verosimile.
Anzi: i queste situazioni a voite invece di farti fallire, ti vengono incontro...
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non so se acquistare un immobile in Italia per investimento sia positivo o negativo.
Secondo il mio punto di vista gli immobili in Italia NON sono particolarmente tassati.

Ma va di moda dire il contrario e continuiamo pure a farlo.

Io, come impresa, sul mio guadagno (e lavorando 12 ore al giorno), pago più tasse di quante non ne paghi il proprietario di un immobile che riceva il proprio bonifico sul conto corrente, standosene comodamente a casa, tutti i mesi.

E non è che i miei rischi di impresa siano inferiori a quelli di un locatore.... anch' io corro il rischio di non essere pagato, di ricevere sanzioni, di dover ristrutturare l'azienda... ma non mi pare che l'aliquota IRES (IRPEG) sia inferiore a quella IRE prevista per la cedolare secca. Senza contare l'amata IRAP, attualmente solo ridotta ma ancora viva e vegeta e tutti gli altri balzelli.

Sento parlare degli investimenti all'estero.
Comprare casa in un paese straniero....
Certo. Ricordando però che l'IVIE va versata come l'IMU
e che i redditi derivati dalla locazione devono essere tassati in Italia se faccio la dichiarazione nel mio paese.
Ci sono alcuni escamotage, al riguardo, ma visto che potrebbero avvicinarsi a quelli utilizzati in patria per non pagare le tasse, mi permetterete di soprassedere.

L'acquisto di un immobile all'estero è spesso conveniente per una questione di redditività maggiore di quella presente nel nostro paese. Questo vuol dire che il rapporto tra canoni percepiti e costo dell'immobile risulta più vantaggioso.

Di contro, l'investimento immobiliare lontano dalla propria residenza abituale è più difficile da tenere sotto controllo e certamente più rischioso.

Negli ultimi anni ho visto le tasse sugli immobili prevalentemente scendere e non salire.

Ho assistito all'introduzione del pagamento delle imposte sul valore catastale nelle vendite tra privati. La riduzione dell'imposta di registro prima dal 4 al 3 e poi dal 3 al 2. Per l'acquisto della prima casa. L'imposizione globale scendere dal 10 al 9 per l'acquisto della seconda casa non soggetta ad IVA.

Ho assistito all'introduzione delle detrazioni fiscali al 36%, ora salite al 50% e 65% per un massimale che da 48.000 euro è ora di 96.000. Detrazioni che possono allargarsi anche all'acquisto dei mobili e che si applicano anche all'intestazione di garage di nuova costruzioni ed immobili acquistati in funzione di interventi di ristrutturazione conservativa.

Ho visto l'introduzione della cedolare secca per le locazioni. Forse per alcuni poca cosa ma per chi pagava aliquote sopra il 33%, uno sconto di tutto rispetto.
Da poco l'aliquota del 10% per i canoni 3+2.
A Riccione un appartamento di 100 mq arredato, per gli accordi territoriali può essere affittato secondo le tabelle i a 850,00 euro al mese, mentre per il mercato a 800,00 euro... quindi, ad esempio, dalle mie parti, se si escludono i mini-appartamenti che già di loro dispongono di redditività elevate, è facilmente utilizzabile la cedolare al 10%.

Resta l'IMU che è un'imposta sicuramente cresciuta nel tempo. Dal 93 ad oggi del +5% prima e di un +60% ora... ma, riflettete, sulle rendite del 93!!... Ed il valore degli immobile dal 93 ad oggi non può certo dirsi cresciuto del 65%... siete d'accordo?

Va di moda scaricare sull'immobile tutte le nostre frustrazioni di supertassati...
Mentre quelle centinaia di euro dovute all'IMU, le pagheremmo tutti volentieri se, al posto di versare una montagna di tasse sui redditi da lavoro, di contributi previdenziali, di imposte tra le più disparate, riuscissimo ad avere una riduzione delle altre tasse che sottraggono ben più ampie risorse alle nostre disponibilità.
 
Ultima modifica:

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non pensavo di far man bassa di mi piace , in questa discussione. Ringrazio, ma non vorrei passare per quello che tira l'acqua al mulino degli AI....

Girerei invece la domanda: quali investimenti oggi sarebbero più consigliabili?
Sugli immobili all'estero ha già commentato @CheCasa!
 

Mil

Membro Senior
A Riccione un appartamento di 100 mq arredato, per gli accordi territoriali può essere affittato secondo le tabelle i a 850,00 euro al mese, mentre per il mercato a 800,00 euro... quindi, ad esempio, dalle mie parti, se si escludono i mini-appartamenti che già di loro dispongono di redditività elevate, è facilmente utilizzabile la cedolare al 10%.
A Riccione dovete solo ringraziare il quadro geopolitico internazionale molto complicato. Esattamente come alcune altre zone basate esclusivamente su un'economia di tipo turistico.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
L'aritmetica è corretta: il ragionamento discutibile: Perchè è certo che così facendo ti esponi per ulteriori 1000, che nella realtà sono ben più di mille. (Una volta si diceva che il terreno non superava il 30% del costo totale). In certi casi è consigliabile la 3° soluzione: disfarsi del terreno, perdita limitata quantificabile, senza ulteriori rischi.

sono d'accordo che sia discutibile, tuttavia è quello che sta sta succedendo; e ti posso assicurare che non stanno costruendo partendo da un x% di venduto.
se devo essere onesto non nemmeno da quando hanno in canna il terreno...
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
La riduzione dell'imposta di registro prima dal 4 al 3 e poi dal 3 al 2.
riflessione alterata
prima del 2006 non esisteva la norma prezzo valore
Io, come impresa, sul mio guadagno (e lavorando 12 ore al giorno), pago più tasse di quante non ne paghi il proprietario di un immobile che riceva il proprio bonifico sul conto corrente, standosene comodamente a casa, tutti i mesi.
e vedi un pò !!! ci mancherebbe

da dire che, tolti i fortunati che se li sono ritrovati, esistevano pure quei poveri illusi che col frutto dei loro sacrifici investivano in immobili (uno o magari due piccoli mica castelli) per crearsi un reddito sostitutivo di una pensione che non percepiranno mai ;)
pensa che sti poveri illusi credono che l'accanimento fiscale sulla casa sia esagerato

si dovrebbero vergognare :D
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
riflessione alterata
prima del 2006 non esisteva la norma prezzo valore

Ingelman... non hai letto bene quello che ho scritto...

(o non mi sono spiegato come avrei voluto)

Riporto quanto scritto:

"Ho assistito all'introduzione del pagamento delle imposte sul valore catastale nelle vendite tra privati. La riduzione dell'imposta di registro prima dal 4 al 3 e poi dal 3 al 2."

La riflessione è rafforzata... con il passaggio dal pagamento sul valore venale a quello sul valore catastale (o prezzo valore)... la tassazione è ulteriormente scesa...
 

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