m_nicoletta

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nel condominio in cui risiedo, senza alcuna comunicazione nè telefonica, nè per e-mail, nè tramite affissione di comunicazioni negli spazi comuni da parte dell'amministratore o dei condomini che ne hanno fatto richiesta, è stato riacceso l'impianto di riscaldamento centralizzato per 3 ore al mattino e 3 al pomeriggio dall'11 di maggio.
Io sono stata via per lavoro (le termovalvole erano state già posizionate, secondo le indicazioni date dall'impresa che gestisce la centrale termica, in posizione 5 per il periodo di inattività) e al mio rientro dopo 6 giorni ho scoperto i radiatori caldi quasi come in inverno.
E' possibile accendere l'impianto centralizzato al di fuori del periodo 15/10-15/4 (vivo a Torino) senza almeno la maggioranza dei condomini favorevoli?
Non ci dovrebbe essere una consultazione o almeno una comunicazione prima della suddetta accensione, in modo che i non favorevoli possano chiudere le termovalvole?
L'impresa che ho contattato immediatamente, segnalando di non riconoscere i consumi di questo periodo, mi ha risposto che la richiesta è partita dall'amministratore e non vuole fornire i dati di consumo al 16/04/2016. Possono rifiutarsi? Chi ha torto?
 
S

smoker

Ospite
E' possibile accendere l'impianto centralizzato al di fuori del periodo 15/10-15/4 (vivo a Torino) senza almeno la maggioranza dei condomini favorevoli?

Se non erro, per accendere fuori periodo, ci vuole la deroga o come si chiama del sindaco del Comune del luogo in cui il condominio è ubicato....

Smoker
 

m_nicoletta

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se non erro, per accendere fuori periodo, ci vuole la deroga o come si chiama del sindaco del Comune del luogo in cui il condominio è ubicato....

Smoker
Anche io pensavo così, ma sembra che la presenza di termovalvole escluda di sottostare a tale obbligo ma non so dove trovare il riferimento alla normativa
 

m_nicoletta

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ho trovato su internet che le accensioni anticipate o posticipate non sono più competenza del Sindaco ed è necessario rivolgersi all'amministratore, il quale, contattato, ha detto che la richiesta è stata avanzata da un condomino che millantava lamentela "comune", ma si è rifiutato di dirmi chi ha fatto la richiesta a "presunto" mio nome (alemno un'altra persona era all'oscuro della riaccensione).
E in ogni caso non è giustificata la mancata informazione
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Che io sappia, se il Comune delibera la possibilità di riaccendere il riscaldamento, l'amministratore può farlo autonomamente, su richiesta anche di un solo condomino, che magari si faccia portavoce di altri.
Dubito molto che debba informare gli altri.
Immaginati un amministratore che ha 100 condominii...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
A parte la creanza, per cui una informativa non guastava, per il resto credo abbia ragione l'amministratore.

La legge nazionale che impone la contabilizzazione e termoregolazione individuale, si accompagna ad un codicillo che svincola dagli obblighi di accensione nei periodi programmati. (almeno mi pare di ricordare così)

E' un'altra perla di questa legge: che avrebbe senso solo se le termovalvole fossero del tipo programmabile (e programmato). Ma se lo sono dimenticato, nella presunzione che tutti gli abitanti non si assentino mai.
 

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