Bagudi

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Mah, mi sembra molto generalista parlare di un 15% secco sul prezzo di vendita... non è assolutamente detto !
Ed è uno degli aspetti più aleatori di una compravendita...

L'importante è non rimanerci male se si propone un 15% in meno e non viene accettato...
 

gmp

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poi dipende da mille fattori (es. età della costruzione, zona, metratura, condizioni personali del venditore, ecc...ecc...)
e se uno sconta zero, un altro sconta 30 :fico:

Mah, mi sembra molto generalista parlare di un 15% secco sul prezzo di vendita... non è assolutamente detto !
Ed è uno degli aspetti più aleatori di una compravendita...

L'importante è non rimanerci male se si propone un 15% in meno e non viene accettato...
infatti essendo una media si possono ottenere anche sconti maggiori del 15 :fico:
 
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leolaz

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Ed è uno degli aspetti più aleatori di una compravendita...
Pienamente d'accordo. E a mio modesto parere la componente psicologica del venditore gioca un ruolo infinitamente più importante di qualsiasi altro criterio/metodo estimativo.
Se uno deve vendere perchè ha già acquistato, oppure per motivi affettivi, per trasferirsi vicino a genitori o figli, perchè si sta separando, o perchè (come confermerebbe sicuramente @Pyer :risata:) è moto il nonno o lo zio, è sicuramente più propenso ad accettare le cosiddette "proposte indecenti".....

moto = passato a miglior vita :cauto:
 
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PyerSilvio

Membro Storico
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come da indagine trimestrale bankitalia, lo sconto medio sul prezzo di vetrina è del 15%

Urca come sei stato parsimonioso.

Pienamente d'accordo. E a mio modesto parere la componente psicologica del venditore gioca un ruolo infinitamente più importante di qualsiasi altro criterio/metodo estimativo.
Se uno deve vendere perchè ha già acquistato, oppure per motivi affettivi, per trasferirsi vicino a genitori o figli, perchè si sta separando, o perchè (come confermerebbe sicuramente @Pyer :risata:) è moto il nonno o lo zio, è sicuramente più propenso ad accettare le cosiddette "proposte indecenti".....

Infatti.

..é l'interlocutore trattabile non il prodotto.

Non saprei dire quanto sia più o meno etico nel territorio della compravendita avere a che fare con un soggetto che DEVE vendere perchè ha già comprato e quindi si trova costretto a vendere, piuttosto che vendere agli eredi di chi è passato a miglior vita.

Per fortuna sia nell'uno che nell'altro caso la responsabilità non è mia.

Io ad un cliente che come diciamo noi "ha il virus", cioè deve vendere per comprare, che si ostina a voler "prima trovare" lo dico sempre:
"Te lo dico contro il mio interesse. Se non vendi non comprare nulla!"
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
e soprattutto tieni sempre d'occhio il cammello :risata::risata::risata:

:D:D... Sopratutto e Sempre verificare la "bontà" del cammello..

Sai... stò procedendo all'accettazione di una proposta di acquisto per un tre locali "acquisito da epigrafe".
Cinque eredi.
Domenica mi tocca andare a Bergamo per far firmare un'erede che non può muoversi.
Tra di loro c'è zizzania e quindi tocca lavorare pure la Domenica.

Mi spiace pure averlo venduto.

L'ho ceduto ad un "operatore" che lo ristruttura e lo rimette in vendita.
3 locali 60K....

Ma che ci vuoi fare, a maggio mi scade il contratto ed era già un mesetto, che la concorrenza mi insidiava il pezzo...

Pensa che avevo inserito un bigliettino nella posta ancora quando era presente il paramento funebre sul cancello dell'edificio.

Vi era con me un mio giovane collaboratore.
Al quale propongo:
Scriviamo due bigliettini, scrivici quello che vuoi, uno col tuo numero e il tuo nome e l'altro lo scrivo io col mio numero e il mio nome.

Alcuni giorni dopo un erede mi contattò e fissammo l'acquisizione.

Dopo l'appuntamento il giovane collaboratore mi chiese:
Non capisco perchè a te ti ha chiamato e a me invece no.

..Amico mio è come con le donne... Ci vuole il tocco gli rispondo.:D
 

Mil

Membro Senior
Mah, mi sembra molto generalista parlare di un 15% secco sul prezzo di vendita... non è assolutamente detto !
Ed è uno degli aspetti più aleatori di una compravendita...

L'importante è non rimanerci male se si propone un 15% in meno e non viene accettato...

Qua non avete capito che chi ci rimane male è il proprietario e non l'acquirente e continuate a dare dei messaggi assolutamente deleteri.
Dobbiamo iniziare a parlare seriamente di zone che hanno subito la BOLLA e zone che invece ne sono state esenti o quasi.
Se vendi un appartamento a 50K in una provincia del sud (e mi perdonino i meridionali per la franchezza) parlare di scontistica non ha senso, nemmeno dell'1%. La zona era già depressa prima e la bolla non l'ha sfiorata, quindi i prezzi sono a grandi linee sensati. Gli immobili li vendi, a uno straniero, a qualche pensionato del nord che sceglie di vivere in qualche posto dove il costo della vita è il 122% in meno che al centro nord, a uno statale...insomma un po' te la cavi perchè erroneamente si pensa che ci sia la dicotomia assoluta deserto al sud eldorato al centro nord.
Se parliamo invece di zone dove ogni possibile criterio di estimo è stato assolutamente sballato da una bolla speculativa di proporzioni abnormi allora non ha alcun senso parlare di un -15% quando l'aumento nel decennio precedente è stato del +300%.
Ergo: a Milano e provincia continuano a NON vendersi immobili strapagati dodici anni fa e scontati del -30% oggi. La spiegazione è che NON si avvicinano purtroppo ancora alla realtà perchè le cifre erano già lunari all'epoca e la propensione ad indebitarsi è scesa moltissimo. E questo vale per le zone turistiche in iperbolla come la Liguria etc. Purtroppo non vanno illusi i proprietari e i costruttori.
Quindi: il problema non è quanto sia incline o meno incline a vendere il proprietario. Il problema è che se l'immobile ce l'hai a Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Milano e non guardi la Madonnina negli occhi o "er cuppolone" dal terrazzo devi sapere che ha subito la bolla più tremenda della storia e che il -15% molto probabilmente non ti procura purtroppo mezza telefonata in più.
E se hai la seconda casa a peso d'oro in zone che alla fin fine non offrono granchè (quando non sono apertamente brutte e immotivatamente costose) e la gente lo ha capito te ne devi fare una ragione.
Se non facciamo capire ai proprietari che purtroppo qualcuno ha ampiamente lucrato sull'edilizia e sui mutui si reinnesterà un percorso negativo. L'unico modo è prendere atto delle perdite, consapevoli che i nuovi acquirenti hanno capito che comprare case in bolla è il medesimo rischio dei famosi bond argentini. Ci si può perdere, se non si fanno i conti con la realtà in cui ti trovi e pensando che "tanto un immobile non si svaluta mai". Questo valeva quando il ricorso al credito malsano e diffuso NON ESISTEVA e quando i margini si mantenevano nel limite del giusto. Quando si rasenta lo speculativo puro i rischi bisogna metterli in conto.
 

liquify

Membro Attivo
Privato Cittadino
Oggi pomeriggio andrò a vedere il primo appartamento,guardando le foto dell'interno non sembra male ed è stato da poco ristrutturato,ma l'esterno della palazzina sembra davvero messo male...
 

leolaz

Membro Assiduo
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Sopratutto e Sempre verificare la "bontà" del cammello..
cam.jpg
 

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