In ogni caso ho fatto in quesito alla quale non mi ha saputo rispondere
Ci sta che non siamo in grado di fare una risposta precisa al tuo argomento, tra l’altro non all’ordine del giorno, aggiungo inoltre che pare tu abbia già le tue certezze in merito pertanto… puoi tranquillamente affidarti ad un commercialista/notaio/banca. E magari la morale te la fanno anche loro. Capirai che morale poi…
 
Ci sta che non siamo in grado di fare una risposta precisa al tuo argomento, tra l’altro non all’ordine del giorno, aggiungo inoltre che pare tu abbia già le tue certezze in merito pertanto… puoi tranquillamente affidarti ad un commercialista/notaio/banca. E magari la morale te la fanno anche loro. Capirai che morale poi…
Non sono certo al 100%, per questo chiedevo a voi esperti se sapeste fornirmi una risposta al mio quesito.
Ad ora mi è stata fatta solo la morale, come dicevo il prima possibile e parlerò con la banca ma nel mentre se qualcuno conoscesse la risposta all’argomento e potesse fornirmela ne sarei grato.
 
Non sono certo al 100%, per questo chiedevo a voi esperti se sapeste fornirmi una risposta al mio quesito.
Ad ora mi è stata fatta solo la morale, come dicevo il prima possibile e parlerò con la banca ma nel mentre se qualcuno conoscesse la risposta all’argomento e potesse fornirmela ne sarei grato.

Posto che il mutuo Consap in questione sia un mutuo per l’acquisto della “prima casa”, cioè il primo immobile che acquisti in Italia (“prima casa” ed abitazione principale non sono sinonimi!), e che tu non ne voglia più sapere di abitare nell’appartamento con mutuo (d’ora in poi, “A”), il bonus acquisto “prima casa” su “A” resta:

° anche se affitti “A” o lo dai in comodato a terzi: l’affitto di “A” non ferma i benefici "prima casa";

° hai stabilito la residenza anagrafica in un altro appartamento preso in affitto (d’ora in poi, “B”) nel territorio dello stesso Comune in cui si trova la “prima casa” (“A”).

In questo caso lo spostamento della residenza in “B” comporta, però, il pagamento dell’IMU come seconda casa sull’immobile (“A”) interamente affittato a terzi e non più adibito ad abitazione principale e la perdita degli interessi passivi sul mutuo Consap.

Per non perdere il diritto alla detrazione degli interessi e godere dell’esenzione IMU (la Corte di Giustizia Tributaria del Lazio, allineandosi ad alcune “vecchie” interpretazioni del MEF, ha recentemente confermato che l’esenzione IMU non decade se la “prima casa” è parzialmente locata,) dovresti affittare solo una o più parti (camere) della “prima casa”, senza fornire servizi accessori, adibendo una parte di “A” a tua abitazione principale (richiede dimora stabile e residenza anagrafica).

La norma vigente non impone il trasferimento della residenza nell’immobile agevolato e non esiste alcun obbligo di adibire l’immobile ad abitazione principale Tale ipotesi non è annoverata tra le causa di decadenza dalle agevolazioni: per perdere le agevolazioni tributarie “prima casa” devi trasferire la residenza in un altro Comune.
 
Posto che il mutuo Consap in questione sia un mutuo per l’acquisto della “prima casa”, cioè il primo immobile che acquisti in Italia (“prima casa” ed abitazione principale non sono sinonimi!), e che tu non ne voglia più sapere di abitare nell’appartamento con mutuo (d’ora in poi, “A”), il bonus acquisto “prima casa” su “A” resta:

° anche se affitti “A” o lo dai in comodato a terzi: l’affitto di “A” non ferma i benefici prima casa;

° hai stabilito la residenza anagrafica in un altro appartamento preso in affitto (d’ora in poi, “B”) nel territorio dello stesso Comune in cui si trova la “prima casa” (“A”).

In questo caso lo spostamento della residenza in “B” comporta, però, il pagamento dell’IMU come seconda casa sull’immobile (“A”) interamente affittato a terzi e non più adibito ad abitazione principale e la perdita degli interessi passivi sul mutuo Consap.

Per non perdere il diritto alla detrazione degli interessi e godere dell’esenzione IMU (la Corte di Giustizia Tributaria del Lazio, allineandosi ad alcune “vecchie” interpretazioni del MEF, ha recentemente confermato che l’esenzione IMU non decade se la “prima casa” è parzialmente locata,) dovresti affittare solo una o più parti (camere) della “prima casa”, senza fornire servizi accessori, adibendo una parte di “A” a tua abitazione principale (richiede dimora stabile e residenza anagrafica).

La norma vigente non impone il trasferimento della residenza nell’immobile agevolato e non esiste alcun obbligo di adibire l’immobile ad abitazione principale Tale ipotesi non è annoverata tra le causa di reca dalle agevolazioni: per perdere le agevolazioni tributarie “prima casa” devi trasferire la residenza in un altro Comune
Buon pomeriggio, gentilissimo, é quello che avevo inteso io.
Grazie per una risposta coerente.
Anche il notaio mi ha confermato quanto pensavo e quanto tu hai detto.
 
Posto che il mutuo Consap in questione sia un mutuo per l’acquisto della “prima casa”
Non proprio.
E’ una garanzia pubblica (il mutuo lo eroga comunque la banca, non consap) per acquisto prima casa, che deve anche essere abitazione principale.
Da sito Consap :
“L'immobile per il quale si chiede il finanziamento deve essere adibito ad abitazione principale”.

Non risultano indicazioni, nemmeno sul sito Consap suddetto, se esiste un periodo minimo nel quale deve rimanere adibito ad abitazione principale: mentre per i benefici prima casa e’ sufficiente aver avuto la residenza nel Comune entro 18 mesi dall’acquisto, e anche spostarla dopo poco.
 
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