studiopci

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Io che non sono del vostro mondo, penso che sia assolutamente legittimo che il proprietario visiti o controlli la sua proprietà (con preavviso naturalmente e non facendo improvvisate).
Dico altresì che il proprietario ha tutto il diritto di vendere il suo immobile e di farlo visitare a terzi, anche dopo aver messo precedentemente in cantiere una locazione.
Però non dopo 1 giorno dalla firma del contratto di locazione!
Ma non esiste, daiii.... è questo che contesto.
Dietro c'è una sorta di premeditazione, una disperazione latente (visto che non riesce a vendere) da parte del proprietario, come a dire "incasso l'affitto e intanto proseguo a cercare il compratore" (con tutto ciò che comporta questa cosa).

Come mi avete spiegato voi stessi, il proprietario lo può fare, non vi sono leggi che lo vietano, ma rifacendomi al "buonsenso" che citavo nei post precedenti... tu proprietario in questo caso "ME LO DEVI DIRE PRIMA". Questo aspetto avrebbe dovuto essere discusso in fase di contrattazione. Non ci sono santi che tengano.
E' controproducente per entrambe le parti omettere o cambiare la carte in tavola subito dopo aver firmato il contratto. Per mille ragioni, come ad esempio nel mio caso.

Scusa Kipsing, posso comprendere la contrarietà personale, non comprendo però la convinzione che facciamo squadra con i proprietari, sol perché molti ti riportano pareri contrastanti con il tuo. Un diritto non si esercita con il buon senso, o c'è oppure non c'e e se c'è è per sua definizione incontestabile... tu dici che il buon senso imporrebbe non mettere in vendita un immobile il giorno dopo la firma di un contratto di locazione, quindi mantenere la parola data, credo però che tu perda di vista il concetto che la parola data è quella di locarti l'immobile, di venderlo o meno non è tenuto a darla perché comunque nel momento in cui decide di farlo non lede nessun tuo diritto, non ti caccia fuori... non ti crea nessun danno ma al contrario sei tu che stai tentando di ledere un suo diritto che è quello di vendere, adducendo ( consentimi ) problemi ostativi alla vendita che credo non siano proprio di buon senso. A me sembra più una ripicca, un capriccio che altro... tu vendi? Io non posso far visitare l'immobile... me ne vado... quasi fosse un ricatto, che però alla fine si ritorce contro di te perché sei tu che dovrai pagare un altra agenzia, affrontare un trasloco ( questa sì è una piaga ) ed eventualmente anche piccoli lavori in una casa nuova. E ci tengo a precisare che non c'è nessuno spirito corporativo in quello che mi permetto di esprimere, ma solo la voglia di affermare che la giustizia non è buona solo se è " pro domo tua " la giustizia è far valere i propri diritti e questo comporta il soccombere di una parte rispetto ad un altra. Il buon senso è un altra cosa, il buon senso è comprendere ( in questo caso ) che è nata una esigenza, improvvisa? Imprevista ? Ma c'è... potrebbe essere venuta fuori da una premeditazione come da un improvviso cambiamento delle cose, non cambia la situazione né tanto meno annulla l'esercizio di un diritto e focalizzarsi su una vendetta o dispetto non risolve la situazione anzi ti si ripercuote contro per i motivi espressi prima. Personalmente risolverei la cosa con buon senso dando la disponibilità al proprietario chiederei, stante la situazione particolare delle tue apparecchiature costose, all'agenzia ed al locatore di evitare tour per problemi reali e chiuderei la situazione.
 

kipsing

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Privato Cittadino
Il buon senso è un altra cosa, il buon senso è comprendere ( in questo caso ) che è nata una esigenza, improvvisa? Imprevista ? Ma c'è... potrebbe essere venuta fuori da una premeditazione come da un improvviso cambiamento delle cose, non cambia la situazione...


"Studiopci", secondo te, se avessi potuto non mi sarei reso disponibile e comprensivo persino di fronte a questa "premeditazione"? (...perchè ribadisco che, dopo 1 giorno dalla firma di un contratto, è insostenibile l'esigenza improvvisa o imprevista... siamo seri).
Certo che lo avrei fatto! Sarebbe stato nel mio interesse. Ma evidentemente, come tra l'altro ho più volte sottolineato, mi trovo nella particolare situazione per cui una cosa del genere non sia per me sostenibile.
E' poi scontato che dal mio punto di vista sia deleterio andar via da questa casa... nuova ricerca, nuovo trasloco, spese, ecc. Semplicemente sono però costretto a farlo, prendendo atto che da un giorno all'altro le condizioni sono cambiate e queste nuove non mi è possibile "in nessun modo" sostenerle.
Quindi nessun capriccio da parte mia, bensì una certa in****atura che col "buonsenso" e la trasparenza mi sarei volentieri evitato.

Ho altresì cercato di trovare una soluzione nei giorni scorsi maaa... ragazzi, voi avete mai cercato di tessere una discussione civile con un brianzolo che si esprime più che altro con gesti e suoni gutturali?? :riflessione: Ecco, non ve auguro :risata:

Innanzittutto grazie Avv. per il suo feedback.

Tornando alla domanda iniziale e dato per scontato che dovranno essere riconosciute alla prima agenzia le provvigioni

Il fatto che dopo l'incontro con quella agenzia, io abbia firmato un contratto di locazione (depositato) per un altro immobile (dove ora risiedo), non potrebbe in qualche modo far decadere la richiesta di provvigione?
A suo tempo avevo anche avvisato loro (via mail) che la mia ricerca si era conclusa con una scelta diversa da quella da loro proposta.
Non si può in qualche modo considerare chiusa la pratica?

avete pensato di redigere una scrittura privata con il proprietario del primo appartamento?
Un accordo (il legale che vi seguirà valuterà se inserire la clausola nel contratto di locazione oppure in una scrittura privata a latere) ove converrete che, qualora la prima agenzia richiederà il pagamento della provvigione al conduttore, questi potrà compensarla con le somme dovute al locatore a titolo di canoni.

Facendo un accordo del genere, sarebbe come chiedere al locatore di pagare lui la provvigione nel caso in cui l'agenzia si faccia viva?
 
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PyerSilvio

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Agente Immobiliare
"Studiopci", secondo te, se avessi potuto non mi sarei reso disponibile e comprensivo persino di fronte a questa "premeditazione"? (...perchè ribadisco che, dopo 1 giorno dalla firma di un contratto, è insostenibile l'esigenza improvvisa o imprevista... siamo seri).
Certo che lo avrei fatto! Sarebbe stato nel mio interesse. Ma evidentemente, come tra l'altro ho più volte sottolineato, mi trovo nella particolare situazione per cui una cosa del genere non sia per me sostenibile.
E' poi scontato che dal mio punto di vista sia deleterio andar via da questa casa... nuova ricerca, nuovo trasloco, spese, ecc. Semplicemente sono però costretto a farlo, prendendo atto che da un giorno all'altro le condizioni sono cambiate e queste nuove non mi è possibile "in nessun modo" sostenerle.
Quindi nessun capriccio da parte mia, bensì una certa in****atura che col "buonsenso" e la trasparenza mi sarei volentieri evitato.

Ho altresì cercato di trovare una soluzione nei giorni scorsi maaa... ragazzi, voi avete mai cercato di tessere una discussione civile con un brianzolo che si esprime più che altro con gesti e suoni gutturali?? :riflessione: Ecco, non ve auguro :risata:

Vabbe,

Adesso pero', sono passati un po di giorni e aldila' della trasparenza e del buonsenso, avrai compreso che la situazione non e' uno tsunami.

Di sicuro non si scatenera' l'inferno, del viavai di persone che vogliono vedere o o addirittura comperare, un appartamento occupato da un inquilino.

Per di piu cosi petulante.

Che pare vada cercandosi con la lanterna problematiche delle piu varie ed evenruali.

Pure che te ne volessi andare, mica per forza devi andando ad acquisire, quell'alloggio che hai visto con quell'altra agenzia.
 
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