eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
la mia sede di lavoro è Cinisello Balsamo, ma seguo anche le zone da Cusano a Sesto SG, Nova, Muggiò, e altri comuni della bassa Brianza (Besana, Renate, Veduggio, Carate...)
grazie al piffero... cinisello, cologno, sesto sono zone che avevano un certo appeal una volta per chi lavorava a Milano: vicine e ben servite dai mezzi pubblici.
ora, con le fabbriche chiuse, i quartieri popolari pieni di africani... sono zone dove è spiacevole anche solo passarci in macchina.
basta guardare quell'abominio di caltacity; non riescono a rimpirla manco regalandola.
ormai chi può si sposta più fuori, purchè in zona discretamente servita.
per altro è una cosa comune ad altre città di media grandezza in lombardia.
la gente scappa anche da brescia (bella forza.. con la tangenziale si fa lago-centro in mezz'ora), ma anche da alcune zone di monza e bergamo.
 

Mariuz

Membro Junior
Agente Immobiliare
basta guardare quell'abominio di caltacity; non riescono a rimpirla manco regalandola.
beh, con l'idea di costruire un mega condominio a fianco del mega centro commerciale Vulcano il Gruppo Caltagirone sperava di fare capotto: vendere case col centro commerciale sotto casa. Peccato che attorno ci sia un deserto... e pure bruttino...
Del resto nella mentalità comune l'urbanistica è percepita come un insieme di lacciuoli e burocrazie inventati da quelli del Comune e da raggirare alla bell'e meglio, non come l'arte di costruire città a misura d'uomo
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
beh, con l'idea di costruire un mega condominio a fianco del mega centro commerciale Vulcano il Gruppo Caltagirone sperava di fare capotto: vendere case col centro commerciale sotto casa. Peccato che attorno ci sia un deserto... e pure bruttino...
Del resto nella mentalità comune l'urbanistica è percepita come un insieme di lacciuoli e burocrazie inventati da quelli del Comune e da raggirare alla bell'e meglio, non come l'arte di costruire città a misura d'uomo

beh, oddio... un alveare come quel coso probabilmente non l'avrebbero riempito manco nel periodo di vacche grasse.
però quella zona una volta aveva il suo perchè: vicina alla Falk, vicina alle metropolitana, un discreto polmone verde relativamente vicino (va beh, è san maurizio, ma è praticamente li)
non è mai stata uberfiga, beninteso, ma vivibile e tutto sommato accettabile.
ora come ora credo che chiunque possa ci scappi, figuriamoci andarla a cercare...
 

Mark94

Membro Junior
Professionista
E' da poco iniziato il 2019 ma forse sarebbe interessante analizzare il trend degli ultimi mesi e valutare le sensazioni dei colleghi sul campo. Prosegue il buon momento di mercato oppure iniziano a spirare segni di crisi causati dalla situazione congiunturale ?
A me sembra che ultimamente ci siano dei cali in questo settore, ma forse posso sbagliarmi, ci sono pochi incentivi almeno nella mia zona poi non so
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il problema è che l'edilizia risalente al 2000 2010 si è dimostrata molto più problematica di quella realizzata in epoca precedente . L'esperienza ci ha insegnato che lo sviluppo tecnologico , anche se indirizzato al benessere della collettività , finisce per assumere poco più di un connotato commerciale , legato all'attività di marketing dell'impresa , se posto all'interno di un contesto meramente speculativo . Un po' come la questione delle automobili a bassa emissione di CO2 . Come si può pretendere che il consumatore riponga fiducia nei modelli meno inquinanti quando ogni anno le case automobilistiche sono coinvolte negli scandali legati ai sotterfugi impiegati per truccare il dato reale sulle emissioni dei nuovi modelli?
D'altro canto se risulta vero che gli standard legati alla nuova edilizia sono nettamente migliori rispetto a quelli di soli 10 anni fa, risulta altrettanto vero che questo miglioramento è frutto della sola imposizione di norme più stringenti che non ad un diverso approccio all'acquisto da parte del cliente finale o alla vendita da parte del costruttore . Costruttore che ambirebbe invece a realizzare immobili di livello Inferiore più facilmente posizionabili nell'attuale mercato immobiliare
Nella mia realtà che è una realtà di provincia posta all'interno di una regione ritenuta all'avanguardia rispetto alle normative legate al mondo dell'edilizia , le vendite di nuove costruzioni , nonostante un mercato delle compravendite immobiliari decisamente più frizzante rispetto agli anni passati , hanno finito per rappresentare una parte veramente marginale a livello di numero di transazioni
 

archibaldi

Membro Attivo
Professionista
A mio parere il mercato immobiliare soffrirà ancora per almeno altri 10 anni e finchè i prezzi non scenderanno di almeno il 50% rispetto agli attuali . Non è facile convincere i proprietari che il loro appartamento non vale più quello che valeva 10/15 anni fa anche se è stato facile per le agenzie immobiliari convincere all'epoca i venditori di lauti , facili e impensabili guadagni . E' lo scotto di un mercato esageratamente falsato dal boom immobiliare.
 

sgaravagli

Membro Assiduo
cari colleghi il mio mercato di riferimento è la prima periferia ovest di Milano.... qui le cose non vanno male chi compra casa c'è.... è cambiato molto la tipologia di casa che cercano..... le abitazioni datate fanno fatica (i clienti che le cercano non vogliono spendere molto) ma al prezzo giusto si vendono, dal 25%al 30% in meno rispetto ai valori del 2008..... il nuovo invece se in costruzione se ben progettato e con tutte le caratteristiche tecniche moderne ha quasi recuperato le quotazioni pre crisi
 

Alessandro Bica

Membro Attivo
Agente Immobiliare
cari colleghi il mio mercato di riferimento è la prima periferia ovest di Milano.... qui le cose non vanno male chi compra casa c'è.... è cambiato molto la tipologia di casa che cercano..... le abitazioni datate fanno fatica (i clienti che le cercano non vogliono spendere molto) ma al prezzo giusto si vendono, dal 25%al 30% in meno rispetto ai valori del 2008..... il nuovo invece se in costruzione se ben progettato e con tutte le caratteristiche tecniche moderne ha quasi recuperato le quotazioni pre crisi
Stessa cosa a Roma, io lavoro quasi solo sul nuovo che se è fatto bene si vende subito, se poi la zona è centrale o semicentrale i prezzi sono alti e gli immobili volano proprio, quelli che hanno perso più di tutti sono gli immobili vecchi e di ampia metratura... Ho visto cali del 50%.
 

Mil

Membro Senior
A mio parere il mercato immobiliare soffrirà ancora per almeno altri 10 anni e finchè i prezzi non scenderanno di almeno il 50% rispetto agli attuali .

Il calo del 50% dovrebbe avvenire oggi, non tra dieci anni.
Tra dieci anni il calo sarà ancora più marcato (esattamente come sta avvenendo oggi rispetto alle quotazioni di dieci anni fa).
Tutto va di pari passo con economia, tassazione, salari etc. Situazioni che non miglioreranno. Avremo sempre più un Nord Italia in sopravvivenza/depressione economica e un Sud paragonabile alle nazioni dell'est Europa, popolate da anziani pensionati e dipendenti statali, con la popolazione attiva in età da lavoro sparsa più o meno per il mondo.
Le case essendo "immobili" non hanno nè potranno mai avere delle quotazioni irrealistiche che non tengano conto di tutto questo.
E ad oggi purtroppo (in misura più marcata al Nord) si crede di poter prescindere da questo, Efficienza energetica e buona disposizione degli spazi sul nuovo semplicemente dovrebbero essere l'abc della "vendibilità" , ma a prezzi dimezzati rispetto agli attuali.
I vecchi edifici semplicemente dovrebbero essere smaltiti a quotazioni di un terzo rispetto alle attuali, e non c'è riqualificazione che tenga!
 

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