francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Per gli edifici è veramente complicato calcolarlo e viene valutato seriamente solo nelle operazioni immobiliari importanti destinate alla locazione.
Giustissimo; e purtroppo il concetto stesso di manutenzione degli edifici è piuttosto sconosciuto in Italia, direi.
Sembra che non sia facile comprendere l'importanza di possedere beni nel pieno della loro possibile efficienza , anche estetica.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Avere un appartamento in classe A o in classe G importa poco, basta che sia abitabile.
Così come avere un'auto euro 7 o euro 1 non interessa, basta che si possa circolare.
Questo pensa la maggior parte della gente, che ha altre priorità di spesa.
 

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Io credo invece che le persone si basino sulle proprie possibilità economiche. C'è la ricerca dell'acquisto di una casa ma se le proprie possibilità non arrivano ad acquistareuna nuova classe energetica A ovviamente acquistano una classe G questa è la verità. Ovvio è che tutti vorrebbero il massimo di efficenza ma bisogna poterselo permettere.
 

Mariuz

Membro Junior
Agente Immobiliare
finché un bel giorno non ti accorgi che con l'euro1 ti fanno storie a circolare... o fuori di metafora, ti accorgi che casa tua ha l'impianto idraulico che inizia a fare acqua da tutte le parti perché obsoleto. E' successo settimana scorsa ad una signora che è proprietaria di una palazzina anni 70 di 3 piani con 3 appartamenti affittati per piano e gli idraulici spaccando tutto hanno trovato una perdita da una parete dove il tubo proprio non doveva esserci... E allora che cosa fa? Va dal suo agente di fiducia e gli chiede di venderla, ma allo stesso prezzo di prima... Infatti le sue priorità di spesa non sono cambiate... e neanche il suo tenore di vita...
Del resto siamo in un mercato immobiliare in cui è radicata da decenni la mentalità casa = soldi messi più al sicuro che altrove; economia edilizia = cantieri in costruzione; ristrutturazione = aumento della volumetria; riqualificazione = vincoli delle belle arti, e via dicendo. Non c'è molto spazio per una nuova cultura della ristrutturazione/manutenzione/conservazione che sappia guardare più in là del proprio naso.
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Il sistema degli incentivi e della cessione del credito serve proprio per poter fare gli interventi necessari con poca spesa. Anzi, il ritorno economico può addirittura portare dei benefici.
Come ho già scritto le innovazioni nel settore immobiliare sono lente. Anche la mentalità e le idee preconcette nel settore. Ci vuole solo tempo. E tanta pazienza.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Per la prima volta, da quando, 40 anni fa, ho cominciato a fare l'agente immobiliare a questa parte, il mercato immobiliare non subisce più un aumento del suo valore.

Tutte le crisi precedenti, quella degli Anni '80 (con i mutui sopra il 20%) e quella degli Anni NOvanta (con l'immissione di tante nuove costruzioni sul mercato) si sono risolte con raddoppio o quasi del prezzo degli immobili.

Quest'ultima crisi, devastante, ha stravolto completamente tutto, sia l'orientamento dei potenziali acquirenti che il mercato stesso.

Gli immobili nuovi, a fronte delle nuove mirabolanti tecnologie, costano troppo per il mercato medio-basso ed è comprensibile che tutte le innovazioni hanno un prezzo.

Io sarei molto farevole alla riqualificazione dell'usato, se i proprietari capissero questo concetto...
Ma non c'è verso.
 

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il problema è anche che gli incentivi per le riqualificazioni dovrebbero aumentare considerevolmente, c'è troppo da ristrutturare, non possiamo andare avanti a costruire il nuovo se i nostri politici si mettessero in testa di fare veramente qualcosa per il mercato del vecchio il mattone tornerebbe ad essere un bene rifugio e gli investimenti anche dei piccoli e medi salirebbe, ma nella nostra situazione, la vedo magra
 

FRANCY80

Membro Attivo
Agente Immobiliare
non ho numeri esatti, ma guardandomi in giro nella mia zona (hinterland nord Milano) vedo soltanto stagnazione, e grande incertezza: chi ha estrema necessità di acquistare cerca di farlo al maggior ribasso possibile, chi ha estrema necessità di vendere fatica tantissimo a digerire il fatto di dover ribassare, chi non ha urgenza invece si mette alla finestra. Qua e là qualcuno riesce comunque a fare buoni affari, ma è una risicata minoranza. Le persone con cui parlo quotidianamente comunicano un senso di grande sfiducia nelle possibilità di un cambiamento

Che zona è esattamente ?
 

FRANCY80

Membro Attivo
Agente Immobiliare
la mia sede di lavoro è Cinisello Balsamo, ma seguo anche le zone da Cusano a Sesto SG, Nova, Muggiò, e altri comuni della bassa Brianza (Besana, Renate, Veduggio, Carate...)
la mia sede di lavoro è Cinisello Balsamo, ma seguo anche le zone da Cusano a Sesto SG, Nova, Muggiò, e altri comuni della bassa Brianza (Besana, Renate, Veduggio, Carate...)

Beh dai che va molto meglio rispetto al 2012-2015
Ti suggerirei di stare piuì vicino possibile a Milano, Sesto S.Giovanni è un buon mercato.
 

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