elitania1982

Nuovo Iscritto
Buongiorno,
mi chiamo Elisa e dal 1 luglio 2012 sono in affitto. Nel contratto di locazione l'agente immobiliare ha inserito la clausola di divieto di tenere animali. Quando l'ho vista non volevo firmare il contratto in quanto era mia intenzione in futuro averne uno. La proprietaria allora mi ha rassicurato che per lei non ci sarebbe stato alcun problema se i vicini erano d'accordo. Ad oggi, mi hanno regalato un cucciolo che doveva arrivarmi tra un mese. Ho parlato con i vicini che però non sono d'accordo. Gli ho spiegato della nuova riforma sul condominio che sta per essere approvata, ma nemmeno così li ho convinti. Perciò mi hanno proposto una riunione tutti assieme per decidere. Premetto che non esiste un regolamento condominiale in quanto non tenuti. (siamo 3 unità abitative) e che tale accordo è stato stipulato verbalmente tra di loro molti anni fa.
Così ho chiamato la proprietaria per fissare la riunione e indovinate un po'? Ha cambiato idea!!!!
Odio essere presa in giro, sapeva benissimo che non avrei mai firmato il contratto se non mi avesse lasciato avere un cane.
Ora chiedo a voi, la nuova riforma del condominio (so che non è ancora legge) quando lo diventerà potrà tutelarmi in qualche modo da questo inganno? Non ho nulla di scritto purtroppo sulle volontà della proprietaria prima che cambiasse idea. Non riesco a capire se la nuova riforma riguarderà solo i proprietari degli immobili e i regolamenti condominiali, o se renderà nulla anche la clausola che ho sottoscritto contrattualmente.

Grazie in anticipo per chiunque riuscirà a rispondermi.

Elisa
 
A

Abakab

Ospite
La legge credo sia al vaglio del Senato .per le tempistiche non ti sò dire ma una volta approvata in via definitiva saranno inefficaci regolamenti condominiale o assemblee che avessero previsto il divieto.
 

cristina0511

Membro Attivo
Privato Cittadino
Un consiglio, a prescindere dalle leggi: cambia casa. Non c'è niente di peggiore che dover litigare con dei vicini di casa che non sopportano gli animali. A me è capitato ed è stato un inferno fino a che non ho cambiato casa, oltre alle continue discussioni vivevo nel terrore che potessero far del male al mio cane tipo lasciare in giro bocconi avvelenati o altro. Perciò per il bene tuo e del tuo cane lascia perdere.
 
A

Abakab

Ospite
Lascia bocconi avvelenati per i vicini.

Cane1.jpg
 

elitania1982

Nuovo Iscritto
Sono d'accordo che l'idea migliore sarebbe cambiare casa ma purtroppo non è facile. E' già il secondo trasloco in un anno che sono stata costretta a fare, sono separata e ho una bimba di 6 anni! Non è così facile...
Per Abakab: dici che i regolamenti condominiali e di assemblea saranno nulli, ma vale anche per la clausola sottoscritta da me nel contratto di locazione?
 
A

Abakab

Ospite
Per Abakab: dici che i regolamenti condominiali e di assemblea saranno nulli, ma vale anche per la clausola sottoscritta da me nel contratto di locazione?
Ma direi di si, così come gli accordi condominiali credo anche gli accordi privati non potranno ribaltare una legge definita "vietato vietare" . .però . .vado per logica.
 

elitania1982

Nuovo Iscritto
Il mio dubbio è proprio questo... sarebbe davvero una riforma con i controfiocchi da un lato però dall'altro mi sembra un po' assurdo che un proprietario non possa decidere della sua casa se tenere animali o no...
Aspetterò la riforma e intanto mi guarderò in giro....
Certo che non capisco cosa mai potrebbe fare di male un animale in casa!!!! Nemmeno parlassimo di elefanti....
Grazie a tutti intanto.
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Non sono in grado di dirti, Elisa, se la riforma del condominio cambierà in futuro le carte in tavola. Quello che ti posso dire adesso è che la legge non pone divieti alla facoltà di detenere animali domestici all’interno di unità immobiliari concesse in locazione. Perché la limitazione di detenere animali domestici all’interno dei singoli appartamenti sia valida è necessario che:

a) sia imposta da un regolamento c.d. “contrattuale”, adottato dall’assemblea di tutti i condomini all’unanimità (Cass. 15 febbraio 2012, n°3705);

b) sia imposta da una norma contenuta in un Regolamento d’uso dell’immobile per gli inquilini appositamento predisposto e registrato (ad es. da una associazione di categoria) che il conduttore, sottoscrivendo il contratto, ha dichiarato di accettare;

c) sia contrattualmente accettata dal conduttore.

Su quest’ultimo aspetto è bene però chiarire che per determinare poi la risoluzione del contratto davanti ad un giudice, non basta una clausola a contratto che genericamente ed in maniera un po’ vaga, vieti in generale la detenzione tout court degli animali, ma il divieto deve essere contenuto in una singola specifica clausola risolutiva (un semplice divieto generale, di per sé, è inidoneo a produrre la risoluzione contrattuale).

Unicamente in tali fattispecie, infatti, è possibile, al momento, imporre in maniera legittima delle restrizioni in deroga all’esercizio del diritto del pieno godimento di un bene dato in locazione.

E’ da osservare poi che in vigenza di un regolamento condominiale contrattuale che contenga il divieto drastico di detenere animali, la responsabilità del conduttore non sarebbe idonea a eliminare quella del proprietario dell’appartamento, in quanto – come ha chiarito la Suprema Corte l’8 marzo 2006 al n°4920 – ricorrerebbe una sorta di litisconsorzio necessario, con la conseguenza che l’eventuale giudizio coinvolgerebbe non solo il conduttore, ma anche il condomino-locatore.
 

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