Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Io credo che mentire non paghi assolutamente.

Se un immobile è da mettere a posto, non puoi scrivere che è in ottimo stato, devi avvertire che è quantomeno da sistemare !
Se non ha realmente gli affaci sul verde, è inutile affermarlo perchè quando vanno a vederlo e si trovano davanti il muro, si incavolano !!!
E così via.

Sono anche d'accordo con Pensoperme sulle foto fatte col grandangolo:a parte che non si capisce niente, tutto sembra enorme e dilatato... le detesto...

Quello che trovo costruttivo, invece, è sottolineare le potenzialità dell'immobile, perche spesso gli acquirenti mancano totalmente di fantasia e non sanno immaginarsi come potrebbe diventare quell'appartamento che adesso gli appare squallidino...
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Beh, se l'appartamento non mi piace, non lo dico....;)
Ma il piacere, il bello, è personale :affermazione: Io dico esempio se nel condominio siamo a conoscenza di condomini poco corretti anzi deliquenti, lo diciamo :innocente: Se nella zona sappiamo che verrà costruito un inceneritore lo diciamo :innocente: Se nella zona ci sono scarichi di fumi lo diciamo :innocente: e così per tanti altri se.... e questo non dire tutta la verità e come dire una bugia :domanda:
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
MA guarda che, per paradosso, non è tuo compito dare codeste indicazioni, a meno che tu non dica al proprietario:"io mostrerò i difetti della zona ecc." restate tecnici.
Il mediatore è un tipo che cerca di far incontrare interessi. Essendo nel mezzo, se vuole esser coerente, mai dovrebbe fare più del richiesto, perché come fa di più, sfocia nel mandatario o nel "fiduciario" di parte.
In pratica una ammissione della scarsezza di fondatezza del valore del mediatore all'italiana. ;)
Se il mediatore per esser veramente superpartes si deve limitare a far incontrare le parti tutelandole nei limiti della legge, sentendo le riflessioni sopra, mi conviene averne DUE, uno per chi compra e uno per chi vende. Il primo mi farà le osservazioni citate da Troise, il secondo cercherà di aggirarle, con tutti i mezzi leciti. ;) Ah, l'esterofilia. Ognuno si paga il suo.
 

fantasiay

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Queste non sono bugie ma semplicemente "valorizzare cio' che si vuole vendere" intuendo e potenziando tutte le sfaccettature di un immobile, ben vengano, tanto la gente non è stupida, i meriti di una buona attività sono sempre da attribuire al suo gestore, ascoltare o leggere un bravo venditore è sempre appagante.
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
per completezza dell'informazione riporto il testo integrale dell'articolo
Ma gli annunci raccontano ancora troppe bugie

MILANO - Certo non si può chiedere a un venditore di parlare male della sua merce, ma troppo spesso gli annunci di vendita delle case presentano l’immobile in maniera troppo distante dalla realtà; poco male se l’agente immobiliare agisse come mandatario, cioè nell’esclusivo interesse di chi vuol vendere, la cosa è molto più discutibile quando l’agente è mediatore: prende la provvigione da entrambe le parti ma deve essere super partes e quindi presentare l’immobile per quello che è. Alcuni aspetti sono francamente incomprensibili: è il caso delle caratteristiche dell’immobile, che quando sono presentate in maniera falsa costituiscono un autogol.

Nell’analisi di annunci che abbiamo compiuto nelle pagine di Corriere per voi dedicate a Casa e condominio abbiamo, per fare solo alcuni esempi, anche trovato case che Donato Bramante avrebbe abbellito cento anni prima di nascere, bilocali in piazza Angilberto (periferia Sud di Milano) che si vantavano come «adiacenti» alla Bocconi e uno congrua quantità di open space fascinosi che a un esame appena approfondito si rivelavano seminterrati per cui è impossibile ottenere l’abitabilità. E’ chiaro che ben difficilmente case così presentate si riescono a vendere, se non con un congruo sacrificio di prezzo.
E a proposito di prezzi: il guaio vero degli annunci è che in molti casi presentano valori palesemente incredibili; negli ultimi anni sul Corriere abbiamo provato più volte a confrontare il prezzo richiesto da una serie di annunci, prendendo per buone (e quindi facendo professione di ottimismo) le caratteristiche vantate per l’alloggio e la superficie, e il prezzo che si ricaverebbe adottando i listini immobiliari che peraltro sono tutti realizzati con la consulenza delle agenzie. Abbiamo trovato differenze nell’ordine del 30% e più e soprattutto abbiamo visto dopo qualche mese gli stessi immobili ancora in vendita. Che cosa significa? Che pur di prendere l’incarico le agenzie stanno assecondando una quotazione irrealistica, sulla base delle aspettative del cliente. Un 5-10% di margine da riservare alla trattativa è fisiologico, se si parte da prezzi gonfiati oltremisura il mercato si blocca. Soprattutto se l’economia non aiuta.

Come si vede la bugia più grossa è ritenuta quella sul prezzo proposto in vendita e le conclusioni sono tratte in base alle informazioni imprecise fornite dalle stesse agenzie quando si "costruiscono" i famigerati listini immobiliari ...
Gli AI sono veramente i conoscitori del mercato immobiliare? :cauto:
Questo articolo li smentisce spudoratamente utilizzando gli stessi dati forniti proprio dagli AI ...
non ausiliari ma professionisti? :cauto:
cambiare/migliorare la percezione della categoria? :cauto:
"professionisti" che hanno il polso del mercato? :cauto:
Avete sentito AI che si sono lamentati di questo articolo?
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Anch'io sono dell'idea che gli annunci "abbelliti" a forza possono solo portare guai. Anche solo a pensare alla mia figura se il cliente si sentisse preso in giro. Semplice descrizione tecnica con evidenza dei lati positivi, questo dovrebbe bastare.
 

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