buongiorno,
Sono un agente immobiliare, un mio cliente proprietario di un appartamento ricevuto in donazione, venendo a conoscenza della difficoltà a vendere il suo immobile vista la donazione, mi chiede quanto in percentuale deve abbassare il prezzo per riuscire a vendere, secondo voi??
Non esiste una risposta univoca. Deve semplicemente trovare un acquirente che abbia la DISPONIBILITA' IN CONTANTI dell'intera cifra richiesta, ossia un acquirente che NON ABBIA BISOGNO DI INGINOCCHIARSI DAVANTI AD UNA BANCA PER CHIEDERE L'EROGAZIONE DI UN MUTUO.
La provenienza donativa ostacola l'erogazione dei mutui, ma se uno ha il contante disponibile in banca, non ha alcun problema.
Unico rischio da tenere in considerazione, è se esistono LEGITTIMARI PRETERMESSI.
I "LEGITTIMARI PRETERMESSI" sono persone che AVREBBERO AVUTO DIRITTO AD UNA QUOTA dell'immobile donato, e che invece SONO STATI IGNORATI COMPLETAMENTE. Queste persone hanno diritto di esercitare la cosiddetta azione di riduzione, per rientrare in possesso della loro quota, entro 10 anni dalla morte del donante, se il donante è deceduto, OPPURE entro 20 anni dalla data della donazione, se il donante è in vita.
Ti faccio un esempio pratico.
Nel 2008 mio nonno ha donato il suo appartamento al 50% a me e al 50% a mio fratello, IGNORANDO COMPLETAMENTE mia madre, cioè sua figlia.
Mia mamma è una LEGITTIMARIA PRETERMESSA.
Mio nonno è deceduto nel 2010.
Mia mamma, se volesse, avrebbe tempo fino al 2010 + 10 anni = 2020, per chiamare un avvocato e chiedere, al 50% a me ed al 50% a mio fratello, l'erogazione in contanti della sua quota, facendo stimare il valore dell'immobile che ci è stato donato - al 50% ciascuno - nel 2008.