CRISTIANO1234

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buongiorno,
le agenzie immobiliari inseriscono nel contratto la clausola per cui il venditore (Tizio) dovrà dare la percentuale all'agenzia qualora venda l'immobile ad una persona (Caio) che è stata messa in contatto con il venditore dall'agenzia... anche se la vendita viene effettuata dopo la scadenza del mandato.
Questo è corretto, altrimenti Tizio e Caio, che si sono incontrati tramite l'agenzia, potrebbero accordarsi per non pagare la provvigione sebbene siano stati fatti incontrare dall'agenzia...
CHIEDO però...
Se Tizio vendesse a Caio al termine del mandato, la percentuale aall'agenzia la evono versare entrambi oppure soltanto Tizio ha quella clausola nel contratto?


CHIEDO anche...

Tizio ha firmato mandato di esclusiva con un'agenzia per un anno ma dopo 10 mesi NON si è concretizzata nessuna vendita.
Tizio trova un conoscente (Caio) e parlando del più e del meno gli dice di aver messo in vendita il proprio appartamento.
Può mostrarglielo ... e se a Caio piacesse, venderglielo dopo la scadenza del mandato tra due mesi?
Io non ci vedo nulla di male; concordate?
Grazie
 

francesca63

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Privato Cittadino
Se Tizio vendesse a Caio al termine del mandato, la percentuale aall'agenzia la evono versare entrambi oppure soltanto Tizio ha quella clausola nel contratto?
Entrambi.
Può mostrarglielo ... e se a Caio piacesse, venderglielo dopo la scadenza del mandato tra due mesi?
Potere può.
Ma non si capisce perché dare esclusiva, e poi voler fare da soli , facendo un po’ i furbetti.
Se Caio è interessato, Tizio gli può dare il numero dell’agenzia.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Se Caio è interessato, Tizio gli può dare il numero dell’agenzia.

E' quello che ho sempre sostenuto. Se devo vendere do l'esclusiva a un'agenzia.
Poi, se la gente viene a chiedere a me proprietario, spiego chiaramente che ho affidato l'incarico ad un'agenzia. La maggioranza degli "interessati" si volatilizzerà perché, sapendo che le agenzie fanno sul serio, e loro hanno solo voglia di giocare a fare i rompiballe perditempo, messi alle strette cambiano strada. Quelli che resteranno sono coloro che alla fine faranno un'offerta.
Mettere un'agenzia significa anche porre fine a tante seccature. Viene pagata per questo. Loro riconoscono meglio di noi un rompiballe perditempo, e sanno come evitarlo accuratamente. Inoltre sanno intavolare una eventuale trattativa, sanno far firmare le persone al momento giusto, e da tanti dettagli capiscono (è il loro lavoro!) se una persona fa sul serio o è venuta lì solo per capire quante volte può dimezzare il prezzo senza però avanzare proposte scritte né lasciare assegni a garanzia.
 

CRISTIANO1234

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Come scritto sopra... le agenzie immobiliari inseriscono nel contratto la clausola per cui il venditore (Tizio) dovrà dare la percentuale all'agenzia qualora venda l'immobile ad una persona (Caio) che è stata messa in contatto con il venditore dall'agenzia... anche se la vendita viene effettuata dopo la scadenza del mandato.

Quanto sopra vale anche se è stato Tizio a mettere in contatto Caio con l'agenzia e la cosa è dimostrata dal fatto che Caio è fratello di Tizio e quindi chiaramente evidente che Caio era a conoscenza della vendita già prima di vedere l'annuncio dell'agenzia?

Grazie
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Quanto sopra vale anche se è stato Tizio a mettere in contatto Caio con l'agenzia e la cosa è dimostrata dal fatto che Caio è fratello di Tizio e quindi chiaramente evidente che Caio era a conoscenza della vendita già prima di vedere l'annuncio dell'agenzia?

Vale comunque anche se è stato Tizio a mettere in contatto Caio con l'agenzia.
Il fatto che Caio sia fratello di Tizio, infatti, legalmente non vuol dire nulla: le due persone, Tizio e Caio, possono anche non parlarsi da anni, e quindi l'una può non sapere nulla delle compravendite dell'altra, e viceversa.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Quanto sopra vale anche se è stato Tizio a mettere in contatto Caio con l'agenzia e la cosa è dimostrata dal fatto che Caio è fratello di Tizio e quindi chiaramente evidente che Caio era a conoscenza della vendita già prima di vedere l'annuncio dell'agenzia?
Sono ipotesi che fai per curiosità, o perché sono reali ?
Tizio non poteva contattare i suoi conoscenti e proporre loro la casa, prima di dare esclusiva e complicarsi la vita ? ;)
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Tizio non poteva contattare i suoi conoscenti e proporre loro la casa, prima di dare esclusiva e complicarsi la vita ?

In realtà non è così semplice come dici. I fratelli e le sorelle si aspettano tutto in regalo. Anche un appartamento. Se metti in vendita con agenzia, perlomeno fai capire a fratelli e sorelle qual è la cifra che ci vuoi fare. Senza agenzia e senza ufficializzare così l'intenzione di vendita al tale prezzo, fratelli e sorelle si propongono al massimo per accettare una donazione o, meglio ancora, una donazione mascherata da compravendita.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
In realtà non è così semplice come dici. I fratelli e le sorelle si aspettano tutto in regalo. Anche un appartamento. Se metti in vendita con agenzia, perlomeno fai capire a fratelli e sorelle qual è la cifra che ci vuoi fare.

..e..
Ma se non riescono neanche a mettersi d'accordo tra di loro sono loro ad essere degli emeriti zucconi.

Considerato che a rigor di logica, un parente, un fratello, un congiunto o un semplice conproproprietario di un "intero", come probabilmente e' questo il caso, dovrebbe essere disposto a pagare il "pezzo", perfino di più di quanto vale a livello nominale piuttosto che il contrario.

Quanto meno anche solo per scongiurare il rischio, che qualche "marameo", si inserisca in quel contesto, acquisendo e strappando per se' quei diritti, che da sempre sono stati saldamente nelle mani dello stesso ceppo familiare.
Probabilmente per via della saggezza dei vecchi ed originali proprietari ascendenti.

Ora, nel momento in cui sembra che il prezzo stia trovando una sua quadra, chiaramente per l'effetto di una buona azione intermediata, che procede tra ribassi centellinati e il via vai sempre più assiduo di potenziali acquirenti, ll contendente che prima era l'avversario, adesso si mostra più favorevole, ad esporsi su quella stessa scorta, seppur ancora presunta e che ora non appare più affatto, tanto fuori dal mondo come egli sosteneva.

La paura fa novanta recita un antico adagio.


@CRISTIANO1234 ,

Io non so' se tu in questa vicenda vesti i panni di Tizio, di Caio o di nessuno dei due.

Tuttavia, in questi contesti, una delle cose che maggiormente diverte noi vettori delle compravendite, e' vedere come gli attori di queste vicende perseverano ad essere tanto zucconi.
Prima. Durante e dopo l'azione della compravendita.

Prima non trovano l'intesa tra loro
Che pure ci starebbe.
Anche se personalmente, penso, che sopratutto tra parenti, azzuffarsi per i soldi, sia un comportamento più consono alle bestie.
Che si azzannano per qualche boccone in più.
Poi nemmeno prevedono un ravvedimento.
Bastava fn da subito imserire nel contratto l'esclusione di Tizio, di Caio e perfino di Sempronio , a rendere nulli i suoi effetti, nel caso in cui ciascuno di loro avesse poi deciso di concludere direttamente.
Circostanza, che manifesta il totale disaccordo tra le parti, evidentemente entrambi incagliati su posizioni distantissime.

Nel mentre, ora hanno la pretesa di voler trovare un'intesa fra tre, avendo messo di mezzo l'intermediario.
Se non riuscivate a trovare un'intesa in due, perfino tra stretti congiunti, figuriamoci in tre.
Con di mezzo uno che delle vostre beghe familiari non gliene puo' fregare di meno.
Da qui derivano gli argomenti acrobatici, che ci hai snocciolato a mo' di giustificazione, colorati di verde.

Nel dopo, con la frittata ormai fatta, la super genialata.
Il massimo dell"incoerenza.
L'ideaa di mettersi d'accordo, escludendo il mediatore, con una classica azione di frodo.
Che troverà il suo normale epilogo, nell'emissione di un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo, a gravare sul bene oggetto di compravendita.

In una compravendita, cosi' come nella vita in generale, bisogna scegliere una propria linea da perseguire.
Che sia giusta o sbagliata cio' resta relativo.
L'importante e' mantenerla senza "cambiare cavallo" di punto in bianco

Se tu, Tizio, Caio o Sempronio, avete scelto di incaricare un mediatore, e' con lui che dovete proseguire e concludere l'affare.

Che puo' essere concluso, per l'effetto del suo tramite, anche senza manifestarsi direttamente ne formalmente come il reale acquirente.

Un bello sconto sulla casa, ad occhio e croce, valgono tre volte le spese di mediazione da sostenere.

Te capì' Crapun ?
 

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