Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Cristian quando compri all' asta l unica cosa certa è che il giudice tramite la procedura ti cancella tutte le ipoteche e trascrizioni pregiudizievoli (forse) notizie di oggi in una procedura, nella perizia c'è scritto "limitazioni d'uso" ma guarda caso la limitazione d'uso è una trascrizione pregiudizievole (non ti spiego tutto se no diventiamo matti)
Quindi????

preciso Limitazione d'uso, un atto giudiziario trascritto
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Cristian quando compri all' asta l unica cosa certa è che il giudice tramite la procedura ti cancella tutte le ipoteche e trascrizioni pregiudizievoli (forse) notizie di oggi in una procedura, nella perizia c'è scritto "limitazioni d'uso" ma guarda caso la limitazione d'uso è una trascrizione pregiudizievole (non ti spiego tutto se no diventiamo matti)
Quindi????
quindi, chi compra rimane scottato senza poter farci niente.... giusto? o mi sbaglio?
Nel caso in questione se chi compra scrive, riscrive e sottoscrive che è conscio della possibilità di non poter usare l'immobile acquistato perché dovrebbe poter rivalersi su chi ha venduto, tanto più sottolineato nei contratti che rinuncia a qualsiasi pretesa?
 

francesca63

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Privato Cittadino
tanto più sottolineato nei contratti che rinuncia a qualsiasi pretesa?
Anche se firmi una cosa del genere, cioè che rinunci a qualsiasi pretesa, non ha alcun valore.
Se l’atto è scorretto perché l’immobile ha abusi, puoi anche aver giurato che ti va bene così, ma se vuoi chiedere i danni puoi sempre farlo.
E il venditore resta fregato, essendosi fidato.
Puoi farlo solo se ti fidi ciecamente dell’acquirente.
 
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cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Anche se firmi una cosa del genere, cioè che rinunci a qualsiasi pretesa, non ha alcun valore.
Se l’atto è scorretto perché l’immobile ha abusi, puoi anche aver giurato che ti va bene così, ma se vuoi chiedere i danni puoi sempre farlo.
È il venditore resta fregato, essendosi fidato.
Puoi farlo solo se ti fidi ciecamente dell’acquirente.
Ok, ma potrebbe anche chiederti comunque il doppio della caparra o altri danni; oppure il rischio massimo è quello di restituire i soldi incassati?
 
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francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Tra preliminare e rogito possono chiederti il doppio della caparra, o , in alternativa ,i danni .
Dopo il rogito restituzione soldi incassati, più le spese sostenuta per l’acquisto, più eventuali danni.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve,
ho ricevuto tramite l’agenzia immobiliare una proposta di acquisto per una palazzina di 2 piani risalente al 1967 che avevo messo in vendita; al di là del fatto che l’offerta è un po’ bassa rispetto alla richiesta (ho fatto una controproposta moderata, temo sia difficile trovare di meglio), l’acquirente, che è una cooperativa sociale che a prima vista mi pare seria e affidabile, ha fretta di concludere l’affare in tempi brevi – pena la rinuncia all’acquisto – e mi ha offerto per il preliminare una caparra insolitamente alta, pari al 50% dell’offerta complessiva. L’AI mi ha presentato questo fatto come una cosa positiva, essendo di fatto un impegno molto forte da parte del compratore.
Inoltre, siccome ci sono alcune difformità da sanare di cui il geometra interpellato da me aveva già fatto una stima di costo (contattando anche i tecnici del comune) intorno a 10000 euro, l’acquirente si è offerto (verbalmente) di accollarsi la sanatoria nel contesto del progetto di ristrutturazione che comunque ha già previsto, al fine di accelerare i tempi ed evitare di presentare due pratiche in sequenza al comune.
Cosa ne pensate di queste anomalie rispetto all’iter normale? Quali rischi possono nascondere? Il mio timore è che se il progetto/sanatoria non dovesse andare a buon fine per mancata approvazione da parte del comune, o anche solo ritardo, mi troverei a non poter rogitare per inadempienza a mio carico e quindi essere tenuto a rimborsare il doppio della caparra, cioè in questo caso l’intero valore dell’immobile! Cosa consigliate?
Grazie in anticipo.
Caparra alta garanzia alta. Prima di incassarla togliti tutti i dubbi, soprattutto quelli relativi a normative edilizie e che in qualsiasi modo potrebbero un domani farti risultare inadempiente. Oppure chiamatela acconto, in quel caso non garantisce nulla ma non va restituta doppia, ferme restando le possibilità di richiedere (o vedersi richiedere) eventuali danni dimostrabili dovuti ad eventuale inadempimento.
 

marcodur

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Grazie mille dei consigli.
Preciso che nessuno ha mai ipotizzato di fare la sanatoria dopo l'atto, lo so anch'io che non è ammesso, ma bensì dopo il preliminare con caparra alta, da cui il rischio di non poter poi fare l'atto.
Va anche detto che il geometra da me incaricato ha verificato con il comune e mi ha fatto il preventivo dicendomi che la sanatoria è possibile ad eccezione di due finestre in soffitta non abitabile, non ammesse nel mio comune, che devono essere chiuse, cosa fattibile senza particolari problemi.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Tra preliminare e rogito possono chiederti il doppio della caparra, o , in alternativa ,i danni .
Dopo il rogito restituzione soldi incassati, più le spese sostenuta per l’acquisto, più eventuali danni.

ma non devi andare contro la legge. La vendita di un immobile senza la conformità non è consentita dalla legge a meno che le parti non tacciano davanti al notaio e dichiarino il falso.

Pheega ragazze ma se partite per la tangente.

Facendo pure del becero terrorismo immobiliare che non aiuta nessuno.

Nel rogito, che forse giova ricordarvelo e’ un contratto, si inseriscono le dichiarazioni VERE delle parti.
Senza scomodare la falsita’, almeno quella, lasciatela riposare tranquilla.

Il venditore si assume l’onere della cura e della spesa e le conformita’ arriveranno post rogito.

Nel caso di specie, la pratica e’ gia’ stata esaminata ed e’ possibile sanare e riconformare e ci mancherebbe altro.

Diversamente l’immobile sarebbe da buttare via.
Circostanza mai accaduta sulla faccia della terra.

Ovvero non e’ MAI accaduto, che un titolo edilizio rilasciato e realizzato, sia stato annullato.
Nemmeno in quegli edifici realizzati con parziali difformita’ dai Permessi e che anzi al contrario, sono stati concessionati e dichiarati abitabili agibili.

Cio’ perche’ non esiste un provvedimento normativo specifico su questo aspetto.
Poiche’ e’ impensabile, che progettazioni realizzate nel passato, possano rispettare tecniche, norme e dettami, che in quel tempo non erano neppure state concepite.

Di fatto l’unico provvedimento “attenuante” all’inevitabile caos che altrimenti si scatenerebbe, resta quello famigerato, dettato dalla soglia temporale del 1967.

Detto cio’ Pensiamo a comuni come quello di Roma.
Intasattissimo e ingarbugliato di pratiche da espletare.
Cosi’ Come lo sono pure tantissimi comuni piccoli o grandi del nord Italia.

Se il comune ci impiega tre anni a rilasciare il certificati che fate..?
La proposta sospesa per quattro anni..?

Oppure non rogitate per paura di dichiarare un falso mai dichiarato..?

Maperfavore.
 
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Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Grazie mille dei consigli.
Preciso che nessuno ha mai ipotizzato di fare la sanatoria dopo l'atto, lo so anch'io che non è ammesso, ma bensì dopo il preliminare con caparra alta, da cui il rischio di non poter poi fare l'atto.
Va anche detto che il geometra da me incaricato ha verificato con il comune e mi ha fatto il preventivo dicendomi che la sanatoria è possibile ad eccezione di due finestre in soffitta non abitabile, non ammesse nel mio comune, che devono essere chiuse, cosa fattibile senza particolari problemi.
bisogna capire se quelle due finestrelle in soffitta servono all'ipotesi del loro progetto. Fare un ragionamento con loro i loro tecnici e il tuo per capire e decidere come procedere.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ovvero non e’ MAI accaduto, che un titolo edilizio rilasciato e realizzato, sia stato annullato.
Nemmeno in quegli edifici realizzati con parziali difformita’ dai Permessi e che anzi al contrario, sono stati concessionati e dichiarati abitabili agibili.
Pyer se si entra nel campo delle ristrutturazioni e ampliamento le norme tecniche sono abbastanza severe. Vogliamo parlare dell'ultima sui cementi armati? Io onestamente non ho mai trovato accordi dove nel rogito c'è l'impegno a sanare dopo a spese del venditore. Il costrutto del contratto deve avere dei paracaduti soprattutto dove c'è la generosità di caparre alte, che non sempre sono convenienti.
 

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