Limpida

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Agente Immobiliare
La cedolare secca esenta dai bolli se il contratto non ha altre pattuizioni.

La garanzia forse introduce una ulteriore pattuizione: per questo è richiesto il deposito del contratto e conseguentemente il bollo


Limpida
Questa tua supposizione la comprenderei se l'atto venisse registrato in due tempi, perché la cedolare secca annulla ogni tipo di imposte e bolli tranne nel caso di cessazione del contratto. D'altro canto l'ADE si é sempre comportata così, ha fatto sempre pagare la tassa del registro del registro!
Un sorpruso a mio parere.:rabbia:
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Non è esattamente così: la cedolare non azzera sempre i bolli; difatti basta che uno dei comproprietari non opti per la cedolare, e diventa obbligatorio il bollo sul contratto, per intero, oltre alla quota parte di tassa di registro del comproprietario in regime standard.
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non è esattamente così: la cedolare non azzera sempre i bolli; difatti basta che uno dei comproprietari non opti per la cedolare, e diventa obbligatorio il bollo sul contratto, per intero, oltre alla quota parte di tassa di registro del comproprietario in regime standard.

Se preferisci, mettici la tua frase:
La cedolare secca esenta dai bolli se il contratto non ha altre pattuizioni.
 

Pennylove

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Privato Cittadino
La cedolare secca esenta dai bolli se il contratto non ha altre pattuizioni.

La garanzia forse introduce una ulteriore pattuizione: per questo è richiesto il deposito del contratto e conseguentemente il bollo


Riparto da qui per precisare alcune cose.

1. Confermo la tua tesi. La cedolare sostituisce le imposte di registro e di bollo dovute “sul contratto di locazione” (D.Lgs. 14 marzo 2011, n°23, comma 2). Dal momento che la norma esclude tali imposte dovute sul contratto, il tributo da pagare a Cesare relativo ad altre pattuizioni private o scritture integrative è sempre dovuto (si pensi solo, ad esempio, all’imposta di bollo sulle ricevute dei versamento dei canoni in cedolare).

2. Il riferimento normativo relativo al minimo da pagare in caso di garanzie prestate da terzi è il Testo unico dell’imposta di registro, 26 aprile 1986, n°131. L’art. 41Liquidazione dell’imposta (in vigore dal 29 novembre 2006) - rimanda alla Tariffa, Parte 1, art. 11Atti soggetti a registrazione in termine fisso. Atti pubblici e scritture private (in vigore dal 1 febbraio 2005) che recita: Atti pubblici e scritture private autenticate […] atti di ogni specie perr i quali è prevista l’applicazione dell’imposta in misura fissa ………….. euro 168,00.

3. Se il contratto di locazione - in cui sia presente una pattuizione di garanzia - invece, è in regime ordinario, occorre pagare due volte l’imposta di registro, una per la prima annualità (cod. trib. 115T) - con un minimo (solo per il primo anno) di 67,00 euro - l’altra per la garanzia (cod. trib. 109T) - con un minimo, come s'è visto, di 168,00 euro - + bolli. Se, però, l’imposta proporzionale dovuta per ciascuna disposizione è inferiore all’importo minimo di legge, ed è inferiore a detto valore anche la somma degli importi dovuti per ciascuna disposizione (ad esempio 50 euro), in questo caso, le cose cambiano, in quanto l’imposta di registro deve essere corrisposta in misura fissa una sola volta, in quanto la formalità della registrazione, alla quale va sottoposto il contratto contenente più disposizioni e per l’esecuzione della quale il legislatore ha previsto un importo minimo, è unica, vale a dire 168 euro. Pertanto, nel modello F23 occorre procedere in questo modo: il totale da pagare è 168 euro, così suddiviso:

* Registrazione contratto (prima annualità): 2% del canone annuo (cod. trib. 115T)
* Garanzia prestata da terzi: la differenza per arrivare a 168 euro (cod. trib. 109T)
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Penny mitica: e cosa mi dici al riguardo delle fidejussioni prestate da banche a nome di tizio o caio?.

Se ricordo bene alcuni qui sul forum , e anche qualche impiegato AdE, (magari proprio già in questo topic) sosterrebbero che in questi casi, essendo queste fidejussioni prestate dalle banche a favore di un cliente, di fatto la garanzia è fornita proprio perche questo ha un conto ed è solvibile: e come conclusione non verrebero considerate garanzie PRESTATE DA TERZI.

Non so se ho descritto la situazione in modo formalmente corretto, sta di fatto che questi non riterrebbero di dover pagare la imposta aggiuntiva quuando ci sia una fidejussione. Secondo me è una lettura alquanto distorta: cosa ne pensi?
 

Pennylove

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Privato Cittadino
Penny mitica: e cosa mi dici al riguardo delle fidejussioni prestate da banche a nome di tizio o caio?.

Se ricordo bene alcuni qui sul forum , e anche qualche impiegato AdE, (magari proprio già in questo topic) sosterrebbero che in questi casi, essendo queste fidejussioni prestate dalle banche a favore di un cliente, di fatto la garanzia è fornita proprio perche questo ha un conto ed è solvibile: e come conclusione non verrebero considerate garanzie PRESTATE DA TERZI.

Non so se ho descritto la situazione in modo formalmente corretto, sta di fatto che questi non riterrebbero di dover pagare la imposta aggiuntiva quuando ci sia una fidejussione. Secondo me è una lettura alquanto distorta: cosa ne pensi?


Condivido nel merito, anche se l’interpretazione delle Entrate, personalmente, non mi convince. L’imposta di registro – nello misura dell’ 0,50% - è dovuta soltanto quando la garanzia è versata da un soggetto privato estraneo al rapporto di locazione (art. 6, Tariffa, parte prima, DPR n°131/1986). Un istituto bancario che eroghi una fideiussione a garanzia del pagamento dei canoni è un soggetto passivo IVA e l’imposta di registro non si applica in tale fattispecie.
 

Pennylove

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Privato Cittadino
Riprendo l’interessante caso proposto da Basty per precisare meglio: non si paga l'imposta di registro sulla fideiussione bancaria non tanto perché la banca non è una persona fisica, bensì perché la banca non firma il contratto! In sostanza: se c’è la firma sul contratto da parte del garante (ad es. il genitore del conduttore), la tassa di registro è dovuta, in caso contrario – come avviene, di solito, con banche o assicurazioni – in cui sul contratto si specifica genericamente che, a garanzia delle obbligazioni assunte, verrà stipulata una polizza fideiussoria, se il rappresentante legale della banca non appone la firma sul contratto e non compare sul modello 69, nessuna imposta è dovuta.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Per Penny: non dubito della tua interpretazione. Ma hai anche conferme pratiche? Quelli dell'AdE non sono purtroppo altrettanto preparati...;)
 

Pennylove

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Privato Cittadino
Ci ho ragionato sopra e a me pare che se manca l’attore (garante), manca anche l’imposta: qui stiamo parlando di un semplice impegno a stipulare una polizza fideiussoria da parte di un soggetto che non firma neppure il contratto….:shock: Conferme pratiche dall’Ade: nessuna. Chiarimenti normativi: idem. Rilevo, invece, comportamenti difformi tenuti dagli uffici, anzi, dovrei dire, dagli sportellisti dello stesso ufficio.:disappunto:
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Come si può tutelare il locatore se nel contratto di locazione non viene riportato colui che garantisce la fidejussione?:shock:
 

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