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Utente Cancellato 72152

Ospite
Sì, non ti fidare della mia risposta perché NON SONO un agente immobiliare, quindi la mia è una risposta dettata dall'istinto.

@Bagudi, tu cosa ne pensi?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Cioè il venditore prima che la banca deliberi il mutuo è svincolato e può decidere di vendere magari ad un migliore offerente senza essere inadempiente e senza quindi temere il versamento del doppio della caparra?
Il contratto, anche se sospeso in attesa di avere ok al mutuo, è perfettamente valido e (in teoria) vincolante. Le parti devono comportarsi, in pendenza della condizione, secondo buona fede.
Però è vero che , se il venditore volesse vendere ad altri, avresti poche armi per far valere i tuoi diritti.
Cioè sarebbe inadempiente neo tuoi confronti, ma non dovrebbe darti il doppio della caparra (perché non è caparra, ma solo somma in deposito).
Potresti solo chiedere i danni dimostrabili, me difficilmente si sceglie di fare una causa per pochi euro (spese perizia e pratica mutuo).

Dovendo inserire la condizione per il mutuo, è più difficile avere le normali tutele, ovviamente.
Sarebbe un po’ come pretendere botte piena e moglie ubriaca.
L’alternativa sarebbe informarsi bene in banca, e non mettere sospensiva.
Ma dipende anche da quanto chiedi di mutuo, e altre variabili.
 

kira.pe

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Privato Cittadino
ok! grazie a tutti per l'aiuto. Credo di lasciare l'assegno al costruttore non come deposito fiduciario ma come caparra confirmatoria poiché in entrambe le casistiche (deposito o caparra) se dovessi tentare il recupero della somma per sua inadempienza, dovrei adire le vie legali. Se disonesto o in deposito o come caparra incasserebbe comunque l'assegno, se invece il venditore fosse onesto e collaborativo recupererei il doppio senza ricorrere al legale. Grazie!!
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
L'assegno diventa caparra confirmatoria solo se la condizione si avvera.

Quindi se lui dovesse vendere prima che la tua condizione si avveri , non avrai diritto al doppio della caparra comunque.
 

kira.pe

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Privato Cittadino
se io gli rilascio l'assegno all'accettazione della proposta indicandolo nell'atto " €…….……………………. a mezzo assegno bancario non trasferibile n° ........... tratto sulla Banca ............., nelle mani della parte venditrice al momento e solo in caso di accettazione e sottoscrizione della presente proposta. La somma da far valere in conto caparra confirmatoria ai sensi dell’art. 1385 c.c., sarà computata in conto prezzo al rogito definitivo." In questa casistica non dovrei avere il doppio se lui si ritirasse?
grazie
 

kira.pe

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Naturalmente se il venditore si ritira e poi la banca mi comunica che il mutuo è stato accettato il contratto in essere dovrebbe essere pienamente efficace e pertanto l'assegno versato, se il venditore fosse inadempiente, non dovrebbe comportarsi come caparra confirmatoria producendo il doppio dell'importo? Grazie
 

Evi.3

Membro Junior
Privato Cittadino
Non cambia niente, fino al decadimento della sospensiva l assegno non diverrà caparra confirmatoria.
Dal momento in cui viene deliberato il mutuo (quindi ok reddito e ok perizia) diventa confirmatoria con le conseguenze del caso.
 

kira.pe

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti. Avrei nuovamente bisogno del vostro aiuto.
Ho fatto la proposta con la clausola sospensiva di mutuo, vincolando l'efficacia del contratto ad una delibera bancaria di almeno 190.000,00 entro una determinata data senza fare alcun cenno al valore di perizia.
Se la banca mi comunica che la delibera reddituale è ok (incrocio le dita), quindi che in base al mio reddito autorizzano l'erogazione della cifra richiesta, la clausola sospensiva decade? il contratto diviene efficace?
Io vorrei comunicare tramite pec l'ottenimento della delibera reddituale prima che il perito faccia la sua perizia.
Ora vi spiego meglio: la casa ha dei problemi e ora che ho firmato la proposta il venditore fa orecchie da mercante, dicendomi che non è necessario regolarizzare il tutto, (prima ha detto che avrebbe risolto ed io mi sono fidata) e che al massimo se vi è un abuso la perizia non passa.
Io vorrei poter far leva sull'eventuale doppio della caparra per spingerlo a regolarizzare qualora vi fossero abusi.
Mi seccherebbe che dopo tempo debba cercare un'altra casa... invece pagare il doppio lo spingerebbe a muoversi..
Naturalmente lui in proposta ha dichiarato che al rogito l'immobile godrà della conformità urbanistica, catastale... etc.
Come posso muovermi per spingerlo a fare quelle modifiche necessarie alla vendita?
Mille grazie
 

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