Picollo

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti , ultimo quesito sui vari tipi di balconi.
I balconi aggettanti sono quei balconi che vengono formati dal prolungamento della soletta dell’alloggio, sporgono rispetto la facciata dello stabile a sbalzo costituendo così un prolungamento della corrispondente unità immobiliare e sono proprietà privata.
I balconi di casa mia sono costruiti completamente in legno. Dalla parte del muro della facciata, immediatamente sotto la porta-finestra è stata fissata una trave, in legno, per tutta la lunghezza del condominio. Su questa trave sono stati appoggiate le traversine in legno, di circa 1,5 mt. che fanno da piano calpestio del balcone. Dalla parte opposta è stato costruito un telaio,in legno, composto da un montante sistemato all’inizio e uno alla fine della facciata, e altri montanti per ogni suddivisione degli alloggi. Tutti i montanti appoggiano sul piano cortile e finiscono collegandosi su una trave longitudinale fissata nella parte inferiore della soletta del tetto, per tutta la lunghezza. Questi montanti sono collegati trasversalmente fra loro e con la casa tramite travi avvitate. Le travi sono sistemate alla stessa altezza della prima trave fissata al muro di facciata , permettendo di appoggiare le traversine di calpestio perfettamente in piano. La suddivisione dei balconi è stata fatta inserendo delle pareti i legno alte due mt.
Domanda: come possono chiamarsi questi balconi? I balconi aggettanti sono di esclusiva proprietà dell’alloggio di cui fa il prolungamento. Mentre in questo caso come viene suddivisa la proprietà quando tutto il sostegno appoggia in parte su proprietà condominiale e in parte sul piano terra di proprietà degli appartamenti che non hanno balconi.
Ciao picollo
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Sicuro che esistano dal punto di vista urbanistico?
Mi sembra che abbiano la struttura di un pergolato su cui poi è stato fissato il piano di calpestio per il rpimo piano.
Controlla in Comune

Comunque sempre balconi sono
 

Picollo

Nuovo Iscritto
ciao roberto, nelle case di montagna viene molto utilizzato il legno per i balconi. Se risco ti mando in allegato una fotografia. ciao picollo
 

Procicchiani

Membro Attivo
Amm.re Condominio
non è il materiale di costruzione che cambia la natura del balcone

penso invece che si possa dire che essendo una caratteristica tipica della casa in montagna, sono esteticamente essenziali, quindi gli interventi necessari in buona parte condominiali

bisognerebbe però sentire con gli amministratori locali se ne danno abitualmente la mia stessa interpretazione che potrebbe essere erroneamente attribuita al mio non essere abituata ai balconi di legno

la tipologia dei lavori necessari per tali strutture mi è totalmente sconosciuta
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
secondo il nostro regolamento edilizio (comune in provincia di roma) i balconi sono quelli aggettanti senza alcun sostegno verticale sottostante;

le terrazze hanno i sostegni verticali sottostanti creando di fatto un portico
 

Picollo

Nuovo Iscritto
Ciao Roberto. La tua considerazione che hai fatto “che comunque sono sempre balconi” è giusta ma non risolve il problema di proprietà. Se la proprietà è del condomino che ne usufruisce, le spese di manutenzione di tutto il balcone , piano calpestio, parapetto montanti e traverse di sostegno, sarebbero a carico di quel proprietario. Inoltre se il condomino del piano inferiore volesse mettere una tenda nella parte inferiore deve chiedere solo al proprietario del balcone il permesso di metterla.
Mentre se la proprietà del balcone viene suddivisa in due parti distinte. La proprietà della prima parte viene assegnata al condomino che ne usufruisce e si compone del piano calpestio e del parapetto che usa solo lui . Mentre la seconda parte viene assegnata al condominio ed è composta dalle travi e dai montanti che sono fissati nelle parti comuni e nel piano terreno privato dei condomini e che non usufruiscono dei balconi. In questo modo le spese sarebbero divise secondo l’uso e la sistemazione dei vari elementi che compongono il balcone. Inoltre in il condomino che vuole mettere le tende ,e fissarle sulle travi di sostegno che sono parti comuni, non ha bisogno di chiedere il permesso al condomino che usufruisce il balcone,non essendo un balcone aggettante.
Quale è la soluzione più corretta?
Ciao picollo

La consapevolezza rende possibile l’osservazione profonda e fa si che riconosciamo meglio l’oggetto della nostra osservazione fuori e dentro di noi.
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
Mentre se la proprietà del balcone viene suddivisa in due parti distinte. La proprietà della prima parte viene assegnata al condomino che ne usufruisce e si compone del piano calpestio e del parapetto che usa solo lui . Mentre la seconda parte viene assegnata al condominio ed è composta dalle travi e dai montanti che sono fissati nelle parti comuni e nel piano terreno privato dei condomini e che non usufruiscono dei balconi. In questo modo le spese sarebbero divise secondo l’uso e la sistemazione dei vari elementi che compongono il balcone. Inoltre in il condomino che vuole mettere le tende ,e fissarle sulle travi di sostegno che sono parti comuni, non ha bisogno di chiedere il permesso al condomino che usufruisce il balcone,non essendo un balcone aggettante.

propendo per questa premettendo però che qualsiasi installazione successiva dovrà essere oggetto di delibera condominiale (foggia e colore dei tendaggi)
 

Picollo

Nuovo Iscritto
ciao federico. il colore e la foggia della tenda il codice civile dice che é l'assemblea a decidere. E come proprietà?
ciao picollo

anche da una finestra piccola si può vedere il mondo.
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
ti ho già risposto... propendo per la suddivisione delle proprietà tra piano superiore e piano inferiore (la seconda soluzione che avevi proposto tu nel precedente post)
 

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