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Salve a tutti!

Se non impazzisco poco ci manca :D

Situazione realistica e senza troppi giri di parole.
Ho come "liquidi" circa 10.000 "gocce del mio sangue" (tradotto: €urini)
Il mio reddito dichiarato (appena potrò dichiararlo.... sto aspettando che l'AdE rilasci il softwareper la dichiarazione dell'unico 215) come autonomo con p.IVA per il 2014 è pari a 1.100€ mensili.

Ho due bivi davanti:
A) Cercare appartamento da "privato" (anche tramite agenzia) e il mercato nella città di mio interesse offre 3loc + servizi ad almeno 35.000 / 45.000€

B) Valutare casa all'asta... ho trovato due appartamenti di mio possibile interesse la cui asta (le precedenti erano deserti...) hanno una base di.... 10.500€ !

Problemi:
Ipotesi A: per il mutuo (la mia banca mi ha fatto degli esempi su una cifra attorno ai 30.000€ e non dovrei avere problemi, almeno così mi ha detto la direttrice della filiale!) devo aspettare di avere l'unico 2015 e devo calcolare bene il tutto perchè il mutuo copre l' 80% dell'immobile e non le spese notarili quindi potrei trovarmi un po' "nelle curve"

Ipotesi B: praticamente ho la base d'asta "in tasca" al massimo debbo chiedere un piccolo prestito personale per chiudere i costi.... quali sono???
Da quanto ho cercato di capire online ho trovato:
Oltre al prezzo di aggiudicazione si versano le normali imposte catastali e di registro, pari al 10% del valore denunciato nell'atto. Per l'acquisto di una prima casa tale percentuale è ridotta al 3% più 258,23 euro In compenso non esistono spese notarili (tranne quelle per un eventuale mutuo). Vanno messe in più in conto le spese di Cancelleria, difficili da quantificare, ma comunque non esagerate.

Ecco benissimo.... ma poi?

Intanto tengo a precisare che entrambi gli appartamenti che andrò a visitare a breve sono occupai dagli esecutati....

Poi c'è la "storia" delle spese condominiali arretrate (in una perizia non se ne fa presente nessuna mentre nella seconda ci sono quasi 9.000€ di arretrati)..... in caso di acquisto tramite tribunale da quanto capito ricadrebbero su di me.... :pollice_verso:


Ci dovrebbe essere una terza opzione.... cercare di "acquistare a stralcio" prima della prossima asta.... però a questo punto mi trovo in un "limbo"
Entrambe le case sono di privati e l'unica ipoteca è quella del mutuo che, non pagato, ha portato al pignoramento e messa all'asta.

Ma in questo caso devo mettermi prima d'accordo con il "proprietario" attuale e poi fare una offerta "conveniente" alla Banca, giusto?
Prima ho parlato di "limbo" perchè:
Se stai sotto i 30.000€ le banche non accolgono le richieste di mutuo
Se chiedo 20.000€ come prestito personale la rata sale troppo ed esco dal coefficiente rata/reddito ed inoltre voglio stare "tranquillo".....

Infine.... ma a quale professionista bisogna rivolgersi?
Notaio?
Avvocato?
AI ?

Quanto potrebbe costare la "parcella" per seguire tutta la procedura? :soldi:

Attendo consigli prima che la mia povera testa scoppi del tutto :disappunto: :risata:
 

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Dimenticavo... con l'acquisto tramite proposta a stralcio le spese condominiali insolute ricadrebbero su di me o no?
 

Miciogatto

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Al volo.

Non ti avventurare in aste e stralci se non sai quello che stai facendo. A prescindere dal titolo, fatti seguire solo da chi ha già esperienza reale.

Condominio. Se stralci tutti i creditori devono essere soddisfatti, condominio compreso. Se all'asta sei tenuto alle spese anno corrente e anno precedente.

Sicuro che indebitarsi a vita per acquistare sia la cosa giusta? Visti i prezzi irrisori dalle tue parti, immagino che gli affitti siano in proporzione.
 

WebEPc

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A vita?
Considerando il costo di acquisto indebitarmi (poco) ed al massimo per una decina di anni ;)

Purtroppo no... un affitto ci ballano almeno 350-400 € al mese ....
 

Tovrm

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Salve a tutti!

Se non impazzisco poco ci manca :D

Situazione realistica e senza troppi giri di parole.
Ho come "liquidi" circa 10.000 "gocce del mio sangue" (tradotto: €urini)
Il mio reddito dichiarato (appena potrò dichiararlo.... sto aspettando che l'AdE rilasci il softwareper la dichiarazione dell'unico 215) come autonomo con p.IVA per il 2014 è pari a 1.100€ mensili.

Ho due bivi davanti:
A) Cercare appartamento da "privato" (anche tramite agenzia) e il mercato nella città di mio interesse offre 3loc + servizi ad almeno 35.000 / 45.000€

B) Valutare casa all'asta... ho trovato due appartamenti di mio possibile interesse la cui asta (le precedenti erano deserti...) hanno una base di.... 10.500€ !

Problemi:
Ipotesi A: per il mutuo (la mia banca mi ha fatto degli esempi su una cifra attorno ai 30.000€ e non dovrei avere problemi, almeno così mi ha detto la direttrice della filiale!) devo aspettare di avere l'unico 2015 e devo calcolare bene il tutto perchè il mutuo copre l' 80% dell'immobile e non le spese notarili quindi potrei trovarmi un po' "nelle curve"

Ipotesi B: praticamente ho la base d'asta "in tasca" al massimo debbo chiedere un piccolo prestito personale per chiudere i costi.... quali sono???
Da quanto ho cercato di capire online ho trovato:
Oltre al prezzo di aggiudicazione si versano le normali imposte catastali e di registro, pari al 10% del valore denunciato nell'atto. Per l'acquisto di una prima casa tale percentuale è ridotta al 3% più 258,23 euro In compenso non esistono spese notarili (tranne quelle per un eventuale mutuo). Vanno messe in più in conto le spese di Cancelleria, difficili da quantificare, ma comunque non esagerate.

Ecco benissimo.... ma poi?

Allora, le imposte catastali e di registro vanno versate sul minore tra il valore catastale dell'immobile e il valore di aggiudicazione.
Poi ci sono alcune spese che possono essere molto diverse a seconda che l'asta venga gestita direttamente dal Tribunale oppure tramite un professionista delegato. In questo secondo caso, pagheresti il professionista come faresti dal il notaio e quindi ti conviene chiedere direttamente al professionista quale sarebbe il suo compenso in caso di aggiudicazione. Queste spese vanno liquidate negli stessi termini previsti per il versamento del saldo de prezzo.
Ulteriori spese che ricadono su di te sono quelle relative alla cancellazione di iscrizioni e trascrizioni. Il costo, singolarmente, è di qualche decina di Euro, ma bisogna vedere quante ce ne sono (trovi tutte le info nella perizia) e se nel tempo non ne sono state registrate altre. metti in conto qualche centinaio di Euro.

Intanto tengo a precisare che entrambi gli appartamenti che andrò a visitare a breve sono occupai dagli esecutati....

In questo caso gli appartamenti sono considerati liberi in quanto gli occupanti, dopo l'assegnazione, non hanno titolo per rimanere nell'appartamento. Il decreto di trasferimento emesso dal giudice vale sia come rogito che come titolo esecutivo per la liberazione dell'immobile, per cui non dovrai avviare procedure di sfratto. Alla liberazione dell'immobile, salvo tua espressa dispensa, provvede il custode a spese della procedura. Ove tu dessi dispensa, dovresti accollarti i costi della procedura di liberazione.
I tempi qui sono molto variabili. Se hai fortuna, trovi delle persone che ti lasciano libero l'appartamento da subito o quasi. Se ne hai meno, potresti dover attendere anche fino a 12-15 mesi. I tempi qui dipendono da tanti fattori, compresi i carichi di lavoro dell'Ufficiale Giudiziario competente per zona.
Quindi per questa fase non ci sono costi.

Poi c'è la "storia" delle spese condominiali arretrate (in una perizia non se ne fa presente nessuna mentre nella seconda ci sono quasi 9.000€ di arretrati)..... in caso di acquisto tramite tribunale da quanto capito ricadrebbero su di me.... :pollice_verso:

Per le spese condominiali, l'assegnatario è responsabile, salvo rivalsa sull'esecutato, per le spese condominiali dell'anno in corso e di quello precedente. I 9.000 Euro di arretrati a quale periodo si riferiscono? Se riesci, con discrezione, meglio sentire l'amministratore.

Ci dovrebbe essere una terza opzione.... cercare di "acquistare a stralcio" prima della prossima asta.... però a questo punto mi trovo in un "limbo"
Entrambe le case sono di privati e l'unica ipoteca è quella del mutuo che, non pagato, ha portato al pignoramento e messa all'asta.

Ma in questo caso devo mettermi prima d'accordo con il "proprietario" attuale e poi fare una offerta "conveniente" alla Banca, giusto?
Prima ho parlato di "limbo" perchè:
Se stai sotto i 30.000€ le banche non accolgono le richieste di mutuo
Se chiedo 20.000€ come prestito personale la rata sale troppo ed esco dal coefficiente rata/reddito ed inoltre voglio stare "tranquillo".....

Lascia stare l'acquisto a stralcio. Per importi così modesti ti metti in dei casini che la metà basta e avresti comunque bisogno dell'ausilio di un professionista (e quindi ulteriori spese).

Infine.... ma a quale professionista bisogna rivolgersi?
Notaio?
Avvocato?
AI ?

Quanto potrebbe costare la "parcella" per seguire tutta la procedura? :soldi:

Attendo consigli prima che la mia povera testa scoppi del tutto :disappunto: :risata:

Per l'asta, non serve nessun professionista. puoi partecipare liberamente. Prima di partecipare, leggiti bene perizia e ordinanza (e avviso se ci fosse un professionista delegato), fatti bene i tuoi conti per verificare, in caso vi fossero altri offerenti per lo stesso immobile, quale cifra potresti complessivamente spendere.
 

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